(Minghui.org) Il 21 novembre scorso tre donne della città di Nanchang, nella provincia dello Jiangxi, sono state processate per la loro fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. La seconda udienza era prevista per il 7 dicembre.

Il processo a Hu Shuiying, di 71 anni, Xiao Xinjin, di 75 anni, e Wang Dongya, di 79 anni, è originato dal loro arresto avvenuto la mattina del 2 agosto dell’anno scorso. Le tre donne stavano parlando tra loro alla fermata dell'autobus di Laofushan, quando gli agenti del dipartimento di polizia distrettuale di Xihu le hanno fermate e sottoposte a perquisizione corporale. Hanno confiscato loro 500 yuan (circa 65 euro) in contanti e alcuni volantini del Falun Gong che Xin aveva con sé.

Più tardi gli agenti hanno fatto irruzione nelle abitazioni delle tre praticanti e confiscato i libri del Falun Gong, la radio e altri oggetti di valore di Xiao. Non è chiaro quali oggetti siano stati confiscati alle altre due donne.

Xiao, Hu e Wang sono state trattenute per circa 15 ore presso il Dipartimento di polizia distrettuale di Xihu, prima di essere rilasciate su cauzione.

All'inizio dello scorso mese di marzo il dipartimento di polizia del distretto di Xihu ha chiamato la famiglia di Hu, ordinando alla praticante di presentarsi il 14 marzo, per firmare una dichiarazione in cui avrebbe promesso di rinunciare al Falun Gong. La donna si è rifiutata di farlo e ha chiesto alla polizia di smettere di perseguitare i praticanti rispettosi della legge come lei. Gli agenti l’hanno minacciata di inoltrare il suo caso alla procura del distretto di Xihu. Il 3 agosto scorso la donna è stata ripresa in custodia e trattenuta nel primo centro di detenzione della città di Nanchang. Anche Xiao è stata ripresa in custodia (in data sconosciuta) e trattenuta nello stesso centro di detenzione. Wang è rimasta in libertà provvisoria.

Il 21 novembre scorso si è tenuta un'udienza virtuale presso il tribunale del distretto di Xihu, alla quale hanno partecipato Hu e Xiao dal centro di detenzione. Non è chiaro se Wang abbia partecipato all'udienza in tribunale o nel centro di detenzione.

L'avvocato di Hu l'ha difesa in tribunale. Non è chiaro se Xiao e Wang abbiano avuto un rappresentante legale.

Prima dell'udienza, l'avvocato di Hu ha chiesto di chiamare il testimone dell'accusa al banco dei testimoni per accettare il controinterrogatorio e di escludere dal processo il rapporto di autenticazione fornito dalla polizia. L'avvocato ha sostenuto che per legge solo agenzie forensi indipendenti e terze sono autorizzate a esaminare e autenticare le prove dell'accusa, ma il Dipartimento di polizia distrettuale di Xihu ha presentato il rapporto di autenticazione, sostenendo che gli oggetti confiscati a casa di Hu erano la prova che lei aveva violato la legge.

Il tribunale ha ignorato le richieste dell'avvocato, che durante l'udienza ha difeso l'innocenza di Hu, sottolineando ancora una volta il conflitto di interessi della polizia nell'arrestare la sua cliente e nell'autenticare le prove contro di lei.

Il pubblico ministero ha accusato Hu, Xiao e Wang di aver organizzato un raduno illegale alla fermata dell'autobus, per promuovere il Falun Gong. L'avvocato di Hu ha sostenuto che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong e che era assolutamente legale che la sua cliente si incontrasse con gli altri due praticanti alla fermata dell'autobus. Qualsiasi cosa abbiano discusso, sia essa legata al Falun Gong o meno, non ha causato alcun danno a nessun individuo o alla società in generale.

Il tribunale ha rifiutato di rilasciare la donna, come richiesto dal suo avvocato, e ha fissato una seconda udienza per il 7 dicembre, presso il tribunale distrettuale di Xihu.

Hu era già stata incarcerata due volte per aver praticato il Falun Gong. Nel mese di dicembre 2012 le era stata inflitta una pena ignota dopo il suo arresto e anche una pena di due anni, in seguito a un altro arresto nel mese di luglio 2019.

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