(Minghui.org) Lo scorso 7 dicembre, per celebrare la Giornata internazionale dei diritti umani (10 dicembre), i praticanti della Falun Dafa hanno svolto attività in Piazza La Défense a Parigi, in Francia. Hanno sensibilizzato le persone sulla persecuzione perpetrata dal Partito Comunista Cinese (PCC) contro la disciplina spirituale in Cina e raccolto firme in favore di una petizione mirata a chiedere di fermare il genocidio.

La Défense è il centro finanziario di Parigi. Verso mezzogiorno, molte persone sono uscite dagli uffici circostanti per pranzare. Quando hanno visto i praticanti che mostravano gli esercizi della Falun Dafa, molti si sono incuriositi e hanno parlato con loro. Sono rimasti sconvolti nell’apprendere che i praticanti in Cina vengono perseguitati dal PCC, per aver meditato pacificamente e seguito i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Molte persone hanno firmato la petizione per chiedere la fine della persecuzione.

Il 7 dicembre scorso i praticanti hanno effettuato una dimostrazione in piazza La Défense a Parigi

Le persone firmano la petizione per chiedere la fine della persecuzione

Cedra Niaina, architetto, ha firmato la petizione dopo essere venuta a conoscenza del prelievo forzato di organi dai praticanti della Falun Dafa ancora in vita, da parte del PCC in Cina. Ha dichiarato: “La persecuzione è contro l’umanità. Loro (il PCC) non rispettano la vita, e questo è veramente triste”. Ha detto che gli esseri umani non dovrebbero arrivare a questo punto e che si deve trovare il modo di fermare questa persecuzione, che non può continuare.

Laure Goyart, che lavora nella gestione immobiliare, ha sottolineato: “Il prelievo di organi da persone ancora in vita, da parte del Partito Comunista Cinese, è troppo crudele. È un atto terroristico! Deve essere fermato, assolutamente!” Ha detto che la situazione in cui stiamo vivendo continua a peggiorare. I praticanti della Falun Dafa compiono solo buone azioni e non disturbano gli altri. Profondamente indignata, Laure ha affermato: “L’uccisione cruenta dei praticanti della Falun Dafa da parte del PCC è terrificante, e anche a livello internazionale, si continua a evitare la questione. I media non ne parlano e la gente in Francia non ne sa nulla!”, ha ribadito: “Ho firmato la petizione. Ogni francese dovrebbe firmare; le persone di tutto il mondo dovrebbero firmare per opporsi a questa persecuzione”.

Béatrice, pensionata, ha spiegato di aver viaggiato in Cina per tre settimane e di aver visto ovunque telecamere di sorveglianza. Ha detto che i cinesi sono costantemente monitorati, il che l’ha resa davvero triste. Ha detto che sapeva che la Cina è governata da una dittatura e che era terribile per un dittatore avere il potere esclusivo. Spera che i praticanti della Falun Dafa perseverino e che un giorno questa situazione cambierà.

Lily (alias) ha circa 80 anni ed è originaria di Shanghai. Un praticante le ha detto che più di 400 milioni di cinesi si sono già dimessi dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate, e ha spiegato questo come un risveglio spirituale per la Cina. Decenni fa Lily si è unita alla Lega della Gioventù Comunista e ai Giovani Pionieri, ma pensava che la sua iscrizione fosse stata automaticamente annullata dopo aver compiuto 25 anni. Il praticante le ha ricordato che tutti coloro che si uniscono a qualsiasi organizzazione del Partito alzano il pugno e giurano di sostenere il PCC. Pertanto, per rimuovere il giuramento, è necessario dichiarare il proprio ritiro sul sito web di Epoch Times. Lily ha immediatamente chiesto al praticante di aiutarla a dimettersi dal PCC. Ha elogiato i praticanti per aver offerto speranza al popolo cinese, e ha detto che è stato grandioso.