(Minghui.org) È stato recentemente confermato che una donna di 73 anni della città di Luzhou, nella provincia del Sichuan, è stata condannata a quattro anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Alla fine dello scorso mese di marzo (data esatta sconosciuta, verosimilmente tra il 27 e il 30 marzo) Wu Derong è stata arrestata e portata in un centro di detenzione locale (nome e luogo esatti sconosciuti). Fino a poco tempo fa, quando è stata informata della condanna da parte del tribunale distrettuale di Naxi, la sua famiglia non è mai stata aggiornata sullo stato del suo caso. I suoi cari non sanno ancora quando è stata incriminata, processata o condannata. Dopo la sentenza hanno potuto farle visita nel centro di detenzione e hanno saputo che presto sarebbe stata trasferita in carcere. Probabilmente si tratta della prigione femminile della provincia del Sichuan, il principale carcere femminile provinciale, nella capitale Chengdu.

Non è la prima volta che Wu viene presa di mira per la sua fede nel Falun Gong. Essendo guarita dal cancro al naso e da molte altre malattie grazie alla pratica del Falun Gong, la donna non ha mai vacillato nella sua fede, anche di fronte alla persecuzione. Prima del suo ultimo arresto, era stata incarcerata per 10 anni e cinque mesi per aver praticato il Falun Gong, tra cui due anni e otto mesi in un centro per il lavaggio del cervello, 15 mesi in un campo di lavoro forzato e due periodi di detenzione per un totale di sei anni e mezzo.

Oltre un decennio di incarcerazioni e torture

Il 30 dicembre 2000 Wu è stata arrestata, mentre gli agenti cercavano di impedirle di recarsi a Pechino per appellarsi in favore del Falun Gong. La polizia ha fatto pressione sui datori di lavoro di lei e del marito per licenziarli, lasciando la famiglia in gravi difficoltà economiche.

Il 3 gennaio 2001, quattro giorni dopo l'arresto di Wu, la polizia ha messo a soqquadro la sua abitazione, quando non c'era nessuno. Le sono stati confiscati i libri del Falun Gong, un mp3, un altoparlante e 1.500 yuan (circa 190 euro) in contanti.

Nel mese di gennaio 2001 Wu è stata trasferita in un centro per il lavaggio del cervello, dove è stata trattenuta per due anni e otto mesi. Il centro per il lavaggio del cervello ha cambiato sede sei volte e le autorità non hanno mai comunicato alla sua famiglia le nuove informazioni di contatto. La donna è stata rilasciata solo quando il centro per il lavaggio del cervello è stato chiuso.

Il 7 marzo 2004 Wu è stata nuovamente arrestata, solo sei mesi dopo essere stata rilasciata dal centro per il lavaggio del cervello. Le è stata inflitta una pena di 15 mesi, trascorsi nel campo di lavoro forzato femminile di Nanmusi. Dopo che le guardie del campo di lavoro si erano rifiutate di ammetterla a causa della sua pressione alta, la polizia le ha ingannate promettendo di tornare presto a riprenderla dopo aver terminato un compito nella vicina città di Chengdu. Gli agenti, tuttavia, non sono mai tornati.

Mentre stava scontando la pena nel campo di lavoro, Wu è stata costretta a stare in posizione eretta o seduta, dalle 6:00 del mattino alle 2:00/3:00 del giorno successivo. Spesso la donna sveniva per la stanchezza. Ogni volta, invece di prestarle assistenza medica, le guardie la svegliavano e continuavano a maltrattarla. Di conseguenza, le sue gambe si sono gonfiate. Inoltre, è stata anche privata del sonno.

Oltre alle torture fisiche, Wu è stata costretta a lavorare per lunghe ore senza retribuzione. Il lavoro di separazione delle setole nere da quelle bianche, svolto sotto una luce fioca, ha rapidamente indebolito la sua vista. Quando ce n’era bisogno le veniva anche ordinato di trasportare oggetti pesanti e aveva a malapena il tempo di riposare. Non le venivano concesse pause per il bagno. A volte le guardie la costringevano a fare dei giri di corsa. Quando non riusciva più a muoversi, le guardie istigavano altre detenute a trascinarla, per costringerla a non smettere di correre.

Il 10 settembre 2008 Wu è stata nuovamente arrestata, insieme ad altri cinque praticanti, per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. Nel centro di detenzione di Hejiang, è stata tenuta per 48 giorni in cella d’isolamento, immobilizzata nella posizione dell’aquila aperta. Il letto era macchiato di sangue e, per tutto il tempo, non le è stato permesso di fare la doccia.

Il 25 marzo 2009 i sei praticanti sono stati incriminati dalla procura della contea di Hejiang e, il 15 giugno 2009, sono stati condannati dal tribunale locale. A Wu sono stati inflitti tre anni e mezzo di prigione.

Nel pomeriggio del 16 dicembre 2015 Wu è stata nuovamente arrestata. La sua abitazione è stata messa a soqquadro e la donna è stata trattenuta alla stazione di polizia fino alle 20:00.

Il 18 settembre 2017, mentre stava guardando la TV a casa con il marito, è saltata improvvisamente la corrente. Wu ha aperto la porta per controllare la situazione, ma ha visto entrare un gruppo di agenti, che hanno perquisito l’appartamento. La sera stessa hanno portato Wu al Centro di detenzione Naxi. Il 4 dicembre 2018 il tribunale distrettuale di Naxi l'ha condannata a tre anni e multata di 5.000 yuan (circa 640 euro), con l’accusa di aver affisso volantini del Falun Gong. All'inizio del 2019 è stata portata nel carcere femminile della provincia del Sichuan. Il 17 settembre 2021 è stata rilasciata, per essere nuovamente arrestata un anno e mezzo dopo.

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