(Minghui.org) È stato recentemente confermato che due pensionate della città di Kunming, nella provincia dello Yunnan, sono state condannate alla prigione per la loro fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Ji Wei, di 56 anni, è stata condannata a tre anni di prigione e Zhou Ying, di 64 anni, a un anno. Ji sta ancora scontando la pena nel secondo carcere femminile della provincia dello Yunnan. Lo scorso mese di novembre, invece, sarebbe dovuto scadere il mandato Zhou, ma non è chiaro se sia stata rilasciata come previsto o se sia ancora detenuta nello stesso carcere di Ji.
Arresti e sentenze segrete
Alle 16:00 del 3 ottobre dell’anno scorso Ji e Zhou sono state arrestate, mentre parlavano del Falun Gong a un incrocio. L'arresto di Ji è avvenuto non molto tempo dopo aver scontato una precedente pena detentiva di un anno, per aver praticato il Falun Gong.
I due agenti che hanno effettuato l'arresto, uno dei quali di nome Sun, appartenevano alla stazione di polizia di Taijiahe, che ne ha inviati altri 14 per fare irruzione nelle abitazioni di entrambe le donne, confiscando i libri del Falun Gong, il lettore musicale e il telefono cellulare di Ji. Non è chiaro quali oggetti siano stati confiscati a Zhou.
Alla stazione di polizia Ji e Zhou sono state interrogate e trattenute per tutta la notte nel seminterrato. Al momento dell'arresto indossavano solo magliette a maniche corte, ma non hanno ricevuto coperte per riscaldarsi.
La mattina dopo la polizia le ha sottoposte a esami fisici, riscontrando che entrambe le donne avevano la pressione alta. Nonostante ciò, la polizia ha fatto ammettere Ji presso il Centro di detenzione femminile della città di Kunming, mentre ha concesso a Zhou 12 giorni di detenzione amministrativa. Poco dopo, per ragioni sconosciute, la polizia ha cambiato la detenzione amministrativa di quest’ultima in arresti domiciliari e, alle 21:00 del 4 ottobre dell’anno scorso, la donna è stata consegnata alla stazione di polizia di Shuguang, che supervisiona il suo quartiere.
Mentre Zhou era agli arresti domiciliari, la stazione di polizia di Shuguang e il locale comitato di strada l'hanno molestata diverse volte, di persona e al telefono, intimandole di non uscire di casa. Il 17 novembre dell’anno scorso è stata ripresa in custodia. É stata messa in quarantena per 10 giorni in un hotel, prima di essere condotta al Centro di detenzione femminile della città di Kunming.
Recentemente si è appreso che il tribunale distrettuale di Xishan ha condannato Ji a una pena detentiva di tre anni e Zhou a un anno di prigione. Entrambe sono state portate nella seconda prigione femminile della provincia dello Yunnan. Lo scorso mese di novembre sarebbe dovuto scadere il mandato di Zhou, ma non è chiaro se, al momento in cui scriviamo, la donna sia stata rilasciata.
Ji è attualmente detenuta in una cella a gestione rigorosa nel padiglione 9 e sottoposta a varie forme di abuso.
Praticanti del Falun Gong maltrattate in prigione
Nella seconda metà del 2019 la seconda prigione femminile della provincia dello Yunnan ha istituito la cella di gestione rigorosa, nel tentativo di costringere le praticanti del Falun Gong più risolute a rinunciare alla loro fede. Secondo gli addetti ai lavori, c'erano due livelli di gestione rigorosa.
Le praticanti collocate al primo livello di gestione rigorosa sono state costrette a rimanere sedute su un piccolo sgabello, dalle 5:40 del mattino fino alla mezzanotte, senza potersi lavare i denti o il viso. Potevano solo prendere velocemente una mezza bacinella d'acqua dal bagno e correre in cella per pulirsi.
Quelle del secondo livello erano costrette a sedersi su un piccolo sgabello, ogni giorno dalle 5:40 fino alle 21:30, ma potevano lavarsi i denti e il viso.
Le praticanti assegnate a entrambi i livelli potevano fare solo quattro pause al giorno e una doccia di sette minuti alla settimana. Non c'era tempo aggiuntivo per lavare i vestiti. Potevano essere lavati solo durante la doccia settimanale.
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