(Minghui.org) Lo scorso mese di novembre Zhong Qilan, di 68 anni residente a Tianjin, è stata condannata a tre anni di prigione e multata di 12.000 yuan (circa 1.530 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Non è la prima volta che Zhong viene presa di mira per la sua fede. In precedenza, dopo il suo arresto alla fine del 2000, le erano stati inflitti due anni di lavori forzati.

Presa di mira per aver scritto alla polizia

Nell'aprile dell’anno scorso Zhong è stata denunciata per aver distribuito le lettere da lei scritte che denunciavano la persecuzione del Falun Gong. La stazione di polizia della borgata di Gaocun non l'ha arrestata immediatamente, quando ha ricevuto la segnalazione, ma ha iniziato a costruire un caso contro di lei. La donna era già stata arrestata nel 2000 ed era stata condannata a due anni di lavori forzati.

Nel mese di maggio dell’anno scorso la stazione di polizia ha inviato diversi agenti a fare irruzione nell'abitazione di Zhong, senza però presentare alcun mandato di perquisizione. La donna aveva più di 10 copie delle sue lettere scritte a mano, che denunciavano la persecuzione, e le ha consegnate alla polizia sperando che fossero lette in modo da comprendere l'illegalità della persecuzione. La donna è stata portata alla stazione di polizia e l'agente Liang Chuan (+86-13612123452) l'ha interrogata.

Alla fine dell'interrogatorio Liang ha detto che Zhong poteva chiamarlo in qualsiasi momento se avesse avuto domande. Più tardi l'ha lasciata andare. La donna è tornata alla stazione di polizia qualche giorno dopo, sperando di poter parlare ancora con lui del Falun Gong. Liang le ha detto che doveva chiedere il permesso ai superiori prima di poterle parlare. Le ha detto di tornare a casa e di aspettare la sua chiamata. Dopo qualche giorno, non avendo ricevuto sue notizie, gli ha scritto una lunga lettera, esortando lui e i suoi colleghi ufficiali a non seguire il regime comunista nel perseguitare i praticanti del Falun Gong rispettosi della legge come lei. Zhong gli ha consegnato la lettera a mano.

Convocata alla stazione di polizia nel giugno 2022

Nel giugno dello scorso anno, la donna è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza mentre distribuiva materiale informativo del Falun Gong in un complesso residenziale della borgata di Gaocun. L'agente Liang l'ha subito convocata e le ha chiesto se fosse lei la donna del filmato. La donna lo ha riconosciuto e lo ha nuovamente esortato a non prendere parte alla persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Dopo l'interrogatorio, Liang l'ha lasciata andare.

Arrestata nell'agosto dell’anno scorso e, poche ore dopo, rilasciata su cauzione

Il 1° agosto dell’anno scorso alcuni agenti hanno prelevato Zhong dalla sua abitazione e l'hanno portata alla stazione di polizia della borgata Gaocun. La sera stessa è stata rilasciata, dopo che la figlia è stata costretta a pagare una cauzione di 5.000 yuan (circa 640 euro) per lei.

Portata di nuovo alla stazione di polizia nello scorso mese di maggio

Il 23 maggio scorso cinque agenti della stazione di polizia della borgata di Gaocun, guidati da Chen Weiguo, direttore della sicurezza del villaggio di Jianchang, hanno fatto irruzione nell’abitazione di Zhong. Le hanno mostrato per pochi attimi un mandato di perquisizione, ma non le hanno permesso di leggerlo.

Dopo l'irruzione, gli agenti hanno portato Zhong alla stazione di polizia. Quando le è stato ordinato di sedersi su una sedia di ferro, la donna si è rifiutata di farlo, affermando di non essere una criminale.

L'ufficiale che l'ha interrogata l'ha accusata di "servirsi di un'organizzazione di culto per minare l’applicazione della legge ", un pretesto standard usato per incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong. La donna ha smentito le sue affermazioni e ha detto che nessuna legge criminalizza il Falun Gong o lo definisce una setta.

L'ufficiale le ha chiesto se, dall'agosto dell’anno scorso, avesse distribuito ancora materiale informativo del Falun Gong. Più tardi le ha ordinato di firmare i verbali dell'interrogatorio. Al suo rifiuto, le ha detto che poteva scrivere "Mi rifiuto di firmare". Lei non ha obbedito. Le ha ordinato di firmare un avviso di convocazione e un avviso di rilascio su cauzione. Anche in questo caso la donna si è rifiutata di firmare. Ha firmato lui stesso tutti i documenti prima di farla accompagnare a casa da un altro agente.

Richiesta di non incriminazione dopo la presentazione del caso alla procura nello scorso mese di giugno

Intorno allo scorso 9 giugno gli agenti della Stazione di polizia della borgata Gaocun hanno portato Zhong alla Procura del distretto di Wuqing per firmare il suo fascicolo. Il 18 giugno la donna ha presentato una richiesta al procuratore capo e al procuratore assegnato al suo caso, invitandoli a ritirarlo e a non incriminarla.

Ripresa in custodia nel mese di giugno e condannata mesi dopo

Il 21 giugno scorso la polizia ha arrestato Zhong e l'ha portata al centro di detenzione del distretto di Wuqing. Nel mese di novembre il tribunale distrettuale l'ha condannata a tre anni di pena detentiva. I dettagli dell'incriminazione, del processo e della sentenza sono ancora da indagare.

Due anni di lavori forzati

Nella sua richiesta di archiviazione al procuratore distrettuale di Wuqing, Zhong ha anche raccontato la sua passata persecuzione per aver praticato il Falun Gong. Ha scritto di essere stata arrestata, intorno al novembre 2000, dall'allora capo Wang e dall'ufficiale Zheng Zhifang della stazione di polizia della borgata Gaocun, per aver infilato, sotto le porte dei residenti, foglietti contenenti informazioni sul Falun Gong (un modo creativo per informare la gente della persecuzione).

Durante l'interrogatorio, Wang ha dato a Zhong uno schiaffo così forte da farle saltare cinque denti e allentare gli altri. Il suo volto era così gonfio che non riusciva ad aprire gli occhi. L'ha anche colpita con calci e pugni su tutto il corpo e le ha dato la scossa con gli aghi elettrici.

Quando il giorno dopo si è lavata il viso, non riusciva a riconoscersi allo specchio. Aveva lividi sulla fronte e un occhio gonfio.

Per legge, la polizia può tenere in custodia un sospetto per un massimo di 48 ore, ma il capo Wang ha trattenuto Zhong nella stazione di polizia per 10 giorni prima di trasferirla in un centro di detenzione. Dopo un periodo di tempo imprecisato, le sono stati inflitti due anni di lavori forzati.

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