(Minghui.org)

Nome: Jiang DejinNome cinese: 蒋德金Sesso: MaschileEtà: 51Città: DashiqiaoProvincia: LiaoningOccupazione: Impiegato del comitato residenzialeData di morte: 4 dicembre 2004Data dell’ultimo arresto: Maggio 2002Luogo di detenzione più recente: Centro di detenzione della città di Dashiqiao

È stato recentemente confermato dal sito web Minghui che il 4 dicembre 2004 un praticante della città di Dashiqiao, nella provincia del Liaoning, è deceduto per le ferite riportate in seguito alle torture subite durante la detenzione per aver praticato il Falun Gong. Aveva 51 anni.

Oltre alle sofferenze di Jiang Dejin, sua moglie, Li Yazhen, è stata condannata a due periodi in un campo di lavoro forzato per la loro fede comune. Nel 2002 il loro figlio, allora quindicenne, è stato arrestato tre volte e nello stesso anno costretto ad abbandonare la scuola.

Sig. Jiang Dejin

Intraprendere il Falun Gong

Il signor Jiang Dejin, ex dipendente del Comitato di via Fenshui, aveva problemi a quasi tutti gli organi interni, compresi reni, stomaco e cuore. Inoltre, soffriva di ipoglicemia e di una vasculopatia cerebrale, quindi era sempre debole e privo di energia.

La moglie soffriva di epatite B, gastrite, disturbi cardiaci, ernia del disco, emicrania, pressione bassa e artrite al ginocchio. Il figlio Jiang Weili soffriva spesso di tonsillite, raffreddore e febbre.

Nell’estate del 1998 Jiang si interessò al Falun Gong, molto popolare per il suo miracoloso potere di guarigione. Imparò gli esercizi in un luogo di pratica presso una scuola elementare locale e comprò una copia dello Zhuan Falun, il libro principale del Falun Gong. Poco dopo, la sua salute migliorò notevolmente e ritornò a sorridere.

La signora Li, impressionata dal suo cambiamento, iniziò a praticare il Falun Gong e in breve tempo riuscì a leggere lo Zhuan Falun, trovando risposta a molte delle sue domande sulla vita, e poco dopo recuperò anche lei la salute. In seguito il figlio si è unito a loro nella pratica e anche lui ha migliorato la sua salute.

Morire a causa della tortura

Un anno dopo, il regime comunista ordinò la persecuzione del Falun Gong. Zhan Wei, il capo della stazione di polizia di Fenshui che supervisionava la residenza di Jiang, passò dall’essere un praticante diligente a partecipare attivamente alla persecuzione. Egli è stato riconosciuto anche da Zhou Yongkang, l’ex ministro della Pubblica Sicurezza responsabile della persecuzione, e ha esposto alla stazione di polizia una sua foto con Zhou.

Zhan, sapendo che i familiari di Jiang praticavano il Falun Gong, li ha sorvegliati attentamente e ha ripetutamente ordinato loro di consegnare i libri del Falun Gong.

Nel 2001 Gao Junwei, un funzionario del governo locale di Guantun, arrestò Jiang e lo portò al centro per il lavaggio del cervello della città di Dashiqiao. Jiang subì un attacco di cuore e si ritrovò in condizioni critiche, per cui le autorità lo rilasciarono.

Nel maggio 2002, le autorità della città di Dashiqiao hanno pubblicato una taglia di 2.000 yuan (circa 257 euro) per l’arresto di un praticante del Falun Gong. Il capo della polizia Zhan e Han Dan, il direttore del comitato urbano, hanno arrestato Jiang. Lo hanno prima rinchiuso nel carcere locale e poi trasferito al centro di detenzione di Dashiqiao.

I detenuti della cella di Jiang lo hanno frustato con fili metallici morbidi dicendo che, usando quei fili, le sue ferite sarebbero state prevalentemente interne e non visibili all’esterno.

Jiang continuava a vomitare sangue e in breve tempo è svenuto. Quando lo hanno trasportato in ospedale, il medico non è riuscito nemmeno a prelevargli il sangue dal braccio, perché ne aveva perso tantissimo. Dopo molti sforzi è riuscito a prelevarne un po’ dalla gamba per analizzarlo.

Jiang è rimasto in coma per una settimana e ai suoi familiari in quel periodo non è stato permesso di fargli visita. Li, il direttore del centro di detenzione, voleva rilasciarlo, ma il capo della polizia Zhan si è opposto finché Li non è andato a trovarlo per tre volte.

Jiang è rimasto a letto per oltre un mese e, quando finalmente ha potuto alzarsi e camminare, un problema al fegato gli ha provocato un edema sistemico. A quel tempo sua moglie era detenuta nel campo di lavoro forzato di Masanjia, quindi non poteva permettersi di andare in ospedale o di assumere qualcuno che si occupasse di lui. Inoltre, la polizia sorvegliava la sua abitazione con degli agenti che lo tenevano sotto controllo. Il 4 dicembre 2004, dopo circa un anno e mezzo, Jiang è deceduto.

La scomparsa di Jiang ha traumatizzato il figlio, che non riusciva a parlarne con nessuno.

I due periodi del campo di lavoro della moglie

Il 25 marzo 2002, un mese prima dell’arresto di Jiang, Li è stata denunciata per aver fatto visita a un altro praticante e gli agenti della stazione di polizia di Jinqiao l’hanno arrestata. La donna, nella prigione della città di Dashiqiao è stata sottoposta ad alimentazione forzata. In seguito, le autorità le hanno imposto un periodo di due anni nel campo di lavoro forzato di Masanjia, nella città di Shenyang, dove veniva torturata ogni giorno e non le era permesso di dormire fino a mezzanotte.

Il 12 luglio 2005 Li è stata nuovamente arrestata alla stazione ferroviaria della città di Harbin, nella provincia dell’Heilongjiang, perché gli agenti di sicurezza hanno trovato del materiale del Falun Gong nella sua borsa. Alla donna è stata inflitta un’altra condanna a due anni nel campo di lavoro, ma a causa delle sue cattive condizioni di salute le è stata concesso di scontare la pena ai domiciliari: non aveva infatti i requisiti per essere ammessa al campo di lavoro.

Nel 2007 due agenti della stazione di polizia di Fenshui hanno molestato nuovamente la praticante e le hanno scattato due foto contro la sua volontà, probabilmente per usarle come mezzo di controllo.

Figlio quindicenne arrestato tre volte in un anno

Il 25 marzo 2002 il figlio della coppia, Jiang Weili, è stato arrestato con la madre e recluso per 15 giorni. Nel maggio dello stesso anno il ragazzo, allora quindicenne, è stato nuovamente arrestato insieme al padre e nuovamente detenuto per 15 giorni.

A fine settembre 2002, per aver aiutato un praticante locale a raccogliere il mais, è stato arrestato una terza volta dagli agenti della stazione di polizia di Guantun e recluso per 35 giorni. Dopo il suo rilascio è stato costretto ad abbandonare la scuola.