(Minghui.org) Nel novembre 2004, il giornale Epoch Times ha pubblicato il libro intitolato Nove Commentari sul Partito Comunista, che ha rivelato in profondità la vera natura del Partito Comunista Cinese (PCC) e che nel 2005 è stato insignito del Premio giornalistico nazionale nella categoria Asian American Issues-Online da parte della Asian American Journalists Association. Dopo aver letto i Nove Commentari, che è poi stato tradotto in 27 lingue, molti cinesi, sia all’interno che all’esterno della Cina, si sono dimessi dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate.

Anche quest'anno, in cui ricorre il 19° anniversario della pubblicazione del libro, i praticanti della Falun Dafa continuano a presentarlo e a incoraggiare i cinesi a lasciare il Partito e le sue organizzazioni giovanili, cosa ad oggi fatta da oltre 420 milioni di persone. Molti praticanti lavorano instancabilmente per raccontare alla gente le cattive azioni commesse dal PCC e spiegare l'importanza di ritirare la propria adesione a esso.

La signora Guo di Taipei, Taiwan, pratica la Falun Dafa da più di due decenni. Prima di intraprendere la disciplina spirituale soffriva di cattive condizioni di salute e si sentiva spesso stanca, nondimeno dopo aver iniziato a praticarla, la sua salute è migliorata e si è sentita persino più energica di quando era giovane. La sua carnagione è divenuta chiara e rosea e la sua voce dolce e gentile. Le è stato inoltre offerto un posto di lavoro migliore.

Tuttavia, una pratica così meravigliosa è stata repressa in Cina, dove ancora oggi il PCC continua a diffondere menzogne che la diffamano e a perseguitare i praticanti. Il Partito è anche responsabile del crimine del prelievo forzato di organi da praticanti in vita detenuti, attuato per alimentare l'industria dei trapianti, una forma di malvagità senza precedenti sulla Terra. Otto anni fa la signora Guo ha iniziato a fare volontariato per aiutare le persone a dimettersi dal PCC, da allora nel tempo libero telefona alla gente in Cina per denunciare le menzogne del Partito.

Parlare alla gente del prelievo forzato di organi

A causa della decennale campagna di menzogne e propaganda del Partito, inizialmente molte persone in Cina che sono state contattate dai volontari del Centro per le dimissioni dal PCC si sono mostrate ostili.

Una volta, un uomo contattato dalla signora Guo ha iniziato a gridare: “Cosa c’è di male nel PCC? È fantastico e luminoso!”.

La signora Guo gli ha detto che quelle erano tattiche del PCC per fare il lavaggio del cervello alle persone. Ad oggi nemmeno i membri del Partito credono più nel Partito! Ha spiegato: “Il PCC critica sempre l’America, tuttavia i funzionari comunisti cinesi portano le loro famiglie e inviano denaro negli Stati Uniti. Perché non portano le loro famiglie e inviano denaro nei Paesi alleati del Partito, come Cuba e la Corea del Nord? Alcune persone dicono: 'Rimproverare l’America è il mio lavoro'. I funzionari non credono nell’ideologia comunista e progettano di scappare non appena il Partito crollerà!”.

L’uomo ha chiesto: “Il PCC non ha forse affermato di indicare la strada all’umanità? Cosa c’è di male?” La signora Guo ha spiegato: “La Cina ha 5.000 anni di storia e di cultura e il PCC non è la Cina. I cinesi sono i discendenti dell’Imperatore Giallo, non del Marxismo. Karl Marx, fondatore del comunismo, è divenuto satanista in giovane età. Nel suo Manifesto del Partito Comunista ha scritto che il comunismo è uno spettro!”.

Quando la signora Guo ha parlato all'uomo del prelievo forzato di organi attuato dal Partito, questi ha avvertito un rimorso di coscienza e ha accettato di lasciarlo, affermando che le buone azioni vengono premiate e le cattive punite. Ha detto: “Nessuna tirannia può durare per sempre... il Cielo punirà il Partito per la sua malvagità e lo eliminerà sicuramente!”.

Il PCC non è la Cina

Un uomo anziano non era convinto che il Partito fosse malvagio perché era stato ingannato dalle sue bugie. La signora Guo gli ha pazientemente parlato del prelievo forzato di organi sottolineando che il PCC non è la Cina. Ha spiegato che durante i 5.000 anni di civiltà, la Cina è stata governata da diverse dinastie, tra cui Tang, Song, Yuan e Qing, che si sono alternate al potere, e che nonostante ciò la Cina è sempre rimasta la Cina. Perciò non dovremmo preoccuparci se un giorno il PCC cadrà, perché la Cina e il suo popolo prevarranno.

Ha spiegato con calma che i cinesi hanno lavorato duramente per provvedere a se stessi, mentre il PCC vuole solo avere ma non dare. Le persone sostengono il Partito ed esso perseguita i praticanti della Falun Dafa che si sforzano di essere buoni e gentili. “Diciamo la verità alle persone in modo che smettano di sostenere il Partito”, ha detto.

L'uomo ha poi cominciato a capire cosa la praticante stava cercando di dirgli. Ha detto: “Ci sono così tanti funzionari corrotti al giorno d’oggi che non è possibile arrestarli tutti! Se la Cina non cambierà, sarà la fine. Nessuna dinastia può governare per migliaia di anni. Quando il tempo sarà scaduto, annunceremo una nuova era”.

Quando la signora Guo ha incoraggiato l'uomo a leggere i Nove Commentari, lui ha ripetutamente detto che l'avrebbe fatto. Ha anche accettato di recitare le frasi: “La Falun Dafa è buona” e “Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”, e di dire ai suoi familiari le cose terribili che il Partito ha fatto.

Uomo accetta di lasciare il Partito dopo la sfortuna di un parente

Quando un uomo della provincia del Jiangxi ha risposto alla telefonata della signora Guo, le ha detto che sapeva da molto tempo che tutto ciò che dice il PCC sono menzogne, ma che aveva scelto di non dire nulla per evitare l'arresto.

Quando la praticante gli ha parlato del prelievo forzato degli organi, l'uomo ha detto che dopo che una sua parente ventenne, una donna sana, era andata in ospedale per partorire, alla sua famiglia era stato detto che era entrata in coma. Dopo che il medico aveva detto che era cerebralmente morta e che non poteva essere rianimata, era stato chiesto alla famiglia di accettare di vendere i suoi organi. E anche se la famiglia aveva dei sospetti, non ha potuto fare nulla perché non aveva prove.

Ha detto convinto: “Sì, il prelievo forzato di organi esiste davvero!”, poi ha immediatamente accettato di ritirare la sua adesione alla Lega della Gioventù Comunista.

Donna accetta di ritirarsi dal PCC

Una donna in Cina aveva due preoccupazioni: la prima era che, secondo lei, dire alla gente che le buone azioni vengono ricompensate e le cattive azioni punite suonava come una maledizione; l'altra era che riteneva che dire alla gente “La Falun Dafa è buona” significasse impegnarsi in politica.

La signora Guo ha spiegato che molte persone capiscono che il bene viene ricompensato con il bene, e che quello è un principio celeste. Per decenni, il PCC ha promosso l’ateismo e non ha permesso alle persone di credere nei principi celesti o che le persone accettassero l'idea che dovrebbero compiere buone azioni.

Riguardo alla questione del coinvolgimento in politica, la signora Guo ha detto: “A partire dalla scuola elementare, ai bambini in Cina viene insegnato che criticare il PCC significa impegnarsi in politica. Se sei perseguitato dal regime e racconti ad altri del trattamento ingiusto che ti ha riservato, la gente in Cina dice immediatamente che stai facendo politica”.

Ha continuato: “Hai un buon cuore, quindi dovresti sforzarti di riconoscere la verità! Le persone conoscono la differenza tra il bene e il male. Ciò non significa che quando diciamo che il PCC è cattivo, ci sbagliamo automaticamente. Denunciare i crimini del Partito non significa impegnarsi in politica. I praticanti della Falun Dafa non hanno motivazioni politiche!”.

Dopo aver accettato ciò che le ha detto la praticante, l'interlocutrice ha condiviso un'esperienza personale in cui aveva assistito alle intimidazioni dei funzionari del Partito nei confronti di una donna arrivata in città da un villaggio. Arrabbiata per ciò che aveva visto, ha detto: “Tutti dovrebbero schierarsi dalla parte della giustizia!”.

Dopo che la signora Guo ha risposto alle sue domande, la donna non ha esitato a disdire la sua adesione ai Giovani Pionieri.