(Minghui.org) Due sorelle nella città di Huangshi, nella provincia dell’Hubei, sono state prese di mira per aver sostenuto la loro fede nel Falun Gong. Hanno resistito fermamente alla persecuzione illegale e il 27 febbraio scorso la procura locale ha deciso di non incriminarle e di revocare anche il loro rilascio su cauzione.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 20 agosto 2021 la polizia ha fatto irruzione nelle rispettive abitazioni delle signore Cao Chunmei e Cao Meiying e dopo averle saccheggiate ha portato le sorelle a una sessione di lavaggio del cervello situata in un hotel locale. Poiché sono state irremovibili nella loro fede nel Falun Gong e si sono rifiutati di firmare delle dichiarazioni di rinuncia, il 26 agosto la polizia le ha condotte al centro di detenzione n. 1 della città di Huangshi, dove le ha trattenute fino al 1 ottobre 2021.

Il 1° aprile dello scorso anno la polizia ha nuovamente arrestato le sorelle e le ha interrogate. Poiché si sono rifiutate di firmare i documenti del caso, nel pomeriggio la polizia le ha condotte alla Procura del Distretto di Huangshigang. Un assistente procuratore soprannominato Huang ha detto alle sorelle di aver ricevuto i loro casi dalla polizia e di essere in procinto di incriminarle.

Al ritorno a casa, le sorelle hanno sporto denuncia contro gli ufficiali Gao Weibing e Li Chengsheng della stazione di polizia di Huahu, spedendo le denunce alla procura, al dipartimento di polizia del distretto di Huangshigang e all'ufficio di supervisione della città di Huangshi. Nel frattempo hanno scritto al procuratore Fu Juan del dipartimento d'accusa chiedendo l'archiviazione dei loro casi.

Il procuratore ha chiamato la figlia e il marito di Cao Chunmei il 27 settembre dello scorso anno e li ha spinti a firmare il documento del caso a suo nome. Le sorelle hanno scritto di nuovo alla procura due giorni dopo e il sistema di monitoraggio della posta ha indicato che i pubblici ministeri Fu e Hu Shi hanno ricevuto le loro lettere il 30 settembre.

Lo stesso giorno il procuratore Hu ha chiamato le due sorelle e ha chiesto di poterle incontrare di persona e così loro vi si sono recate. Arrivate sul posto hanno visto le firme della figlia e del marito di Cao Chunmei sulla sua richiesta di cauzione. Il pubblico ministero ha inoltre ordinato a Cao Meiying di firmare il suo documento sulle condizioni per la libertà su cauzione, ma lei si è rifiutata di obbedire.

Grazie ai persistenti sforzi delle due sorelle per contrastare la persecuzione, nel febbraio scorso il procuratore ha deciso di archiviare i loro casi.

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