(Minghui.org) La mattina del 22 aprile scorso i praticanti del Falun Gong hanno commemorato il 24° anniversario dell’appello del 25 aprile davanti all’ambasciata cinese di Stoccolma, in Svezia. Hanno protestato contro la persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC), chiedendone la fine.

Lo scorso 22 aprile i praticanti eseguono gli esercizi fuori dall’ambasciata cinese a Stoccolma, in occasione del 24° anniversario dell’appello del 25 aprile

Il praticante Daniel invita il personale dell’ambasciata a lasciare le organizzazioni del PCC per avere un futuro sicuro

Daniel, un giovane praticante del Falun Gong, ha consigliato a coloro che lavorano all’ambasciata cinese di svegliarsi, e ritirarsi il prima possibile dal PCC e dalle sue organizzazioni giovanili.

Ha detto: “Il PCC ha annunciato che avrebbe eliminato il Falun Gong in tre mesi. Ora il Partito sta solo lottando per sopravvivere mentre si sta disintegrando. Più di 400 milioni di persone hanno abbandonato il PCC e le sue organizzazioni giovanili. La sua fine è imminente”.

Il giovane spera che i funzionari dell’ambasciata abbiano il coraggio di riconoscere la persecuzione, di ritirarsi il prima possibile dalle organizzazioni del PCC e di smettere di partecipare alla persecuzione del Falun Gong. “Quando eseguite gli ordini del PCC per favore cercate di seguire la vostra coscienza, lasciate una via d’uscita per voi e la vostra famiglia, scegliendo un futuro migliore!”.

La gente sostiene gli sforzi dei praticanti per protestare contro la persecuzione

Il giorno dell’evento ha coinciso con la maratona di Stoccolma, che come tutti gli anni passa davanti all’ambasciata cinese. Accompagnati dalla musica armoniosa, i praticanti hanno mostrato i delicati esercizi della Falun Dafa (chiamata anche Falun Gong). L’evento, ordinato e pacifico, ha attirato l’attenzione dei passanti e degli automobilisti. La maggior parte dei veicoli ha rallentato al loro passaggio. Alcuni automobilisti hanno suonato il clacson per mostrare il loro sostegno, mentre alcuni passanti si sono fermati a parlare con i praticanti per saperne di più.

Parlare della persecuzione con i passanti

Sara si è fermata a osservare e ha parlato a lungo con i praticanti. Quando ha saputo che il PCC perseguita i praticanti del Falun Gong che seguono i principi di Verità-Compassione-Tolleranza prelevando persino gli organi da persone ancora in vita, è rimasta profondamente turbata, affermando che ciò andava al di là della sua comprensione.

Dopo che i praticanti le hanno parlato della pratica spirituale, Sara ha firmato la petizione e si è detta disposta a sostenere la fine della persecuzione del Falun Gong. Ha detto: “Ora so quanto il PCC sia ipocrita, malvagio e incline alla violenza. Posso capire quello che state facendo. Il PCC non può tollerare i principi di Verità-Compassione-Tolleranza del Falun Gong. Grazie per aver preso posizione e per aver informato le persone”.

Un uomo svedese, che ama viaggiare in tutto il mondo, ha detto di non essersi sorpreso quando ha saputo che il PCC esegue il prelievo forzato di organi da praticanti del Falun Gong ancora in vita. “Qualche anno fa, navigando su internet, ho appreso molte cose a riguardo. Da allora, ho deciso che non viaggerò mai più in quei Paesi comunisti (compresa la Cina controllata dal PCC)”. Ha dichiarato di essere molto favorevole agli sforzi dei praticanti del Falun Gong per porre fine alla persecuzione.

Negli ultimi 24 anni coloro che vivono vicino all’ambasciata cinese di Stoccolma hanno assistito alle proteste dei praticanti del Falun Gong. Molte persone hanno imparato a conoscere la pratica e hanno espresso la loro ammirazione per la lunga perseveranza dei praticanti nel sensibilizzare in modo pacifico e razionale, l’opporsi alla persecuzione.

Due anziani passanti hanno detto ai praticanti che molto tempo fa si erano recati in Cina. Avevano una migliore comprensione dell’attuale situazione all’interno del PCC e sapevano che ha commesso molti crimini terribili. Uno di loro ha detto: “I praticanti del Falun Gong stanno facendo molto bene. Cercate di perseverare”.