(Minghui.org) Il 22 aprile scorso i praticanti del Falun Gong della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania, hanno tenuto delle attività davanti alla Cattedrale di Colonia, per commemorare il 24° anniversario dell’Appello pacifico del 25 aprile. La gente ha espresso il proprio sostegno agli sforzi dei praticanti nel sensibilizzare le persone e chiedere la fine della persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) nei confronti della pratica spirituale.

La Cattedrale di Colonia si trova in una strada pedonale del centro città, accanto alla stazione ferroviaria, uno dei nodi più trafficati in Europa. Molti passanti e turisti attraversano la piazza di fronte alla chiesa. Lo scorso sabato 22 aprile i praticanti hanno allestito tavoli, srotolato grandi striscioni, mostrato gli esercizi e raccolto firme.

Hanno anche chiesto alle persone di tenere in mano un cartello con su scritto: “Stop alla persecuzione del Falun Gong in Cina” e “Commemorare il 25 Aprile” per fare delle foto. Quando le persone hanno saputo che le fotografie sarebbero apparse sui social media per aiutare i praticanti del Falun Gong a diffondere la notizia, molti hanno tenuto volentieri i cartelli e si sono fatti fotografare.

Il 22 aprile, davanti alla Cattedrale di Colonia, i praticanti eseguono una dimostrazione degli esercizi

Le persone leggono i tabelloni informativi

Le persone ascoltano le spiegazioni dei praticanti

I praticanti hanno anche preparato un tabellone per le firme, allo scopo di commemorare l’appello del 25 aprile. Dopo aver firmato la petizione, le persone potevano usare penne colorate per scrivere sul tabellone, attirando così l'attenzione di molti passanti. Alcuni hanno chiesto maggiori informazioni sul Falun Gong.

Le persone firmano il tabellone in occasione dell'anniversario dell’Appello del 25 aprile

Le persone firmano il tabellone

Aslan con la bacheca delle firme dopo averla firmata

Quando Aslan ha visto l’evento, ha firmato la petizione. Ha detto: “Vedo spesso le attività del Falun Gong, come a Dortmund, Bochum e Francoforte. Li ho visti meditare e conosco il Falun Gong e la persecuzione”.

Gudrun si è fermata in bicicletta e ha appeso al manubrio tre piccoli fiori di loto con le parole “Verità-Compassione-Tolleranza”. Quando un praticante le ha chiesto se avrebbe scattato una foto con un cartello con la scritta “Fermate la persecuzione del Falun Gong”, ha prontamente accettato. Un praticante ha spiegato che i praticanti vivono secondo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza e Gudrun ha detto: “Penso che questi principi siano molto buoni. Spero di poterli praticare anch’io”.

Dopo aver appreso della persecuzione del Falun Gong da parte del PCC, tre giovani donne di Duisburg, in visita a Colonia, hanno esposto un cartello e scattato delle foto. Una di loro ha detto: “Sapendo che sta accadendo una cosa così crudele, ovviamente faremo la nostra parte”.

Timo tiene il cartello con la scritta “Fermate la persecuzione del Falun Gong”

Quando Timo è arrivato, stava piovendo, così i praticanti gli hanno chiesto di entrare nella tenda mentre gli parlavano della persecuzione. Lui ha detto: “Mi ha sorpreso vedere che fate ancora gli esercizi con tanta calma anche quando sta piovendo, così sono venuto a vedere”. Dopo aver saputo della persecuzione del PCC, ha detto: “Quello che sta accadendo in Cina è terribile. Se posso fare qualcosa per aiutare, ovviamente lo farò”.

Firma sul tabellone per sostenere il Falun Gong

Una donna ha disegnato un grande cuore al centro del pannello per gli autografi che commemora l’Appello del 25 aprile e ha detto: “Quando ho sentito che i praticanti perseguitati sono brave persone che seguono i principi di Verità-Compassione-Tolleranza, mi sono veramente rattristita. Ho pensato: quale modo migliore di esprimere la mia solidarietà a queste persone se non disegnando un cuore sulla bacheca? Anche se siamo lontani, i nostri cuori sono collegati”.

Un cinese del Vietnam ha firmato il pannello con il suo nome cinese Ming e ha detto: “Ho sentito parlare di molte tragedie sotto il governo del PCC e anche se so parlare cantonese, vado raramente in Cina. Penso che abbiate fatto un buon lavoro e spero che la mia firma possa aiutarvi”.

Una giovane madre che spingeva un passeggino ha detto a un praticante: “Mi rattrista pensare alla persecuzione del PCC, ai tanti genitori che hanno perso i loro figli e alle tante famiglie felici che sono state distrutte. Più persone dovrebbero venire a firmare”.

Più persone dovrebbero conoscere la persecuzione

Michel fotografa l’evento

Michel è rimasto all’evento per più di mezz’ora e ha scattato molte foto da diverse angolazioni.

Ha raccontato a un praticante che il suo sogno è diventare fotoreporter: “Voglio specializzarmi in questo campo in un’università di Colonia e oggi sono venuto a vedere la scuola. Dopo aver visitato l’istituto, volevo fermarmi alla Cattedrale di Colonia. Attratto dalla piacevole musica degli esercizi, sono venuto a dare un’occhiata”.

Ha detto al praticante che, sebbene non avesse mai sentito parlare di qigong, riusciva a percepire la tranquillità quando i praticanti eseguivano gli esercizi, così ha scattato molte foto.

Michel ha spiegato perché ha firmato la petizione: “Ho sentito parlare di questo tipo di abusi dei diritti umani e penso che dovrei firmare per esprimere la mia opinione”. Prima di andarsene, ha detto: “Costruirò il mio sito web e metterò le foto di oggi sul sito, per far conoscere la situazione a più persone”.

“So com’è la vita sotto un regime autoritario”

Llona con il cartello

Dopo aver appreso un po’ di cose sul Falun Gong e sulla persecuzione, Llona, che ha vissuto nell’ex Germania dell’Est, ha espresso immediatamente la volontà di tenere un cartello e di scattare una foto. Ha detto: “Ho dei parenti a Taiwan, quindi sono preoccupata per ciò che sta accadendo in Cina. Ho visto informazioni sul Falun Gong e sulla persecuzione in internet”.

Quando ha saputo che l’evento era per commemorare l’Appello pacifico del 25 aprile, ha detto: “Vengo dall’ex Germania dell’Est e so com’è la vita sotto un regime totalitario”.

Ha detto che è importante parlare per coloro che sono perseguitati: “Alcune persone chiudono gli occhi di fronte alle sofferenze degli altri e pensano di stare bene, ma un giorno anche loro potrebbero diventare vittime”.

Llona ha espresso la sua ammirazione per il modo in cui i praticanti del Falun Gong in Cina hanno protestato pacificamente contro la persecuzione e hanno cercato di chiarire la verità per 24 anni: “So quanto coraggio ci vuole per resistere a un governo totalitario. Quando abbiamo partecipato a una marcia, nell’ex Germania dell’Est, non ho nemmeno osato dirlo ai nostri parenti, per paura che venissero coinvolti. Spero che la mia foto possa aiutare a porre fine alla persecuzione. Sono disposta a farmi fotografare per sostenervi”.

I praticanti si sono detti incoraggiati dalla gentilezza con cui le persone collaborano attivamente alla sensibilizzazione sulla persecuzione e sperano che sempre più persone possano scoprire il potere di Verità-Compassione-Tolleranza sulle piattaforme dei social media.