(Minghui.org) Il 22 aprile scorso, i praticanti della Falun Dafa nell’area di Filadelfia si sono riuniti sotto l’arco di Chinatown per commemorare il 24° anniversario dell’Appello del 25 aprile.

Hanno tenuto discorsi, distribuito informazioni sulla Falun Dafa e raccolto firme, chiedendo alla gente di aiutare a fermare la persecuzione del PCC (Partito Comunista Cinese).

Era una giornata di sole e molte persone mentre si godevano il clima primaverile, hanno firmato la petizione per esprimere il loro sostegno. Durante l’evento, 17 cinesi hanno abbandonato il PCC o le sue organizzazioni minori.

I praticanti dell’area di Filadelfia hanno tenuto una manifestazione a Chinatown il 22 aprile scorso, per commemorare il 24° anniversario dell’Appello del 25 aprile

Un partecipante all’appello del 25 aprile ricorda la giornata storica

Huang Kui, 24 anni fa studiava dottorato all’Università Tsinghua di Pechino. Ha raccontato: “Ho preso un autobus con i miei compagni di classe per andare all’Ufficio Appelli, che si trova vicino all’edificio del governo centrale. Lungo la strada Wenjin e Fuyou ho visto molti praticanti in piedi sui marciapiedi, non bloccavano il traffico e c’erano alcuni agenti di polizia”.

“Stavamo in piedi in silenzio, nessuno gridava slogan. Aspettavamo di incontrare i funzionari dell’Ufficio ricorsi. In seguito, il portavoce dei praticanti ha chiesto di incontrare i rappresentanti del governo per chiedere il rilascio immediato dei praticanti arrestati a Tianjin, permettere la pubblicazione di libri sulla Falun Dafa e dare ai praticanti un ambiente legale per praticare”.

Huang Kui ha continuato: “Abbiamo atteso in silenzio il risultato. Quando ci sentivamo stanchi, ci spostavamo sul retro per sederci. Quando avevamo fame o sete, compravamo a turno qualcosa da mangiare. La scena era ordinata e rifletteva pienamente il comportamento dei praticanti”.

“Solo verso le otto o le nove di sera ho saputo che il governo aveva promesso di rilasciare immediatamente coloro che erano stati arrestati illegalmente a Tianjin. Così siamo partiti subito, ma prima di andarcene abbiamo raccolto tutti i rifiuti a terra, anche i mozziconi di sigaretta degli agenti di polizia. Tutto si è risolto in modo pacifico e razionale”.

Le persone firmano la petizione per esprimere il loro sostegno

“La persecuzione non dovrebbe esistere”

Dawson Chen, un imprenditore immobiliare e fedele lettore di NTD, conoscendo la persecuzione della Falun Dafa da parte del PCC non ha esitato a firmare la petizione.

Chen ammira i praticanti per la loro perseveranza nel chiarire la verità. Ha detto: “La libertà è molto importante, dovremmo avere il diritto di esprimere il nostro credo religioso, ma il PCC cerca di controllare la vita delle persone. Non voglio che questo avvenga anche negli Stati Uniti”.

Ha affermato di aver sentito parlare del reato di prelievo di organi da parte della PCC e spera di saperne di più.

Jeffrey Boyer, un ingegnere informatico del Delaware, passava per caso da Chinatown. Dopo aver appreso del prelievo di organi dei praticanti da parte della PCC, ha firmato la petizione per contribuire a fermare la persecuzione.

Ha commentato: “Il prelievo di organi dei praticanti della Falun Dafa da parte del PCC è così tragico, disumanizzante e orribile. Penso che tutti abbiano la responsabilità di sentirsi coinvolti e di cercare di aiutare a fermare questo crimine immediatamente. Il prelievo di organi è un male. Non riesco a immaginare che questo accada oggi, non dovrebbe esistere, deve finire!”.

Natali Martinez, insegnante di scuola primaria, dopo aver parlato con i praticanti ha firmato la petizione. Ha detto di essere a conoscenza di alcune delle azioni malvagie del PCC in materia di persecuzione religiosa: “Il PCC non dà diritti alle persone. La gente viene mandata nei campi di concentramento, dove non c’è libertà. Mi risulta che lì ci siano persecuzioni religiose. Sono disposta a offrire il mio aiuto”.