(Minghui.org) Mi chiamo Mei Lian e ho 71 anni. Ero una buddista laica e ho frequentato le attività del tempio per 20 anni. Ho smesso di andarci dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa nel 1994.

Prima che il Partito Comunista Cinese (PCC) iniziasse a perseguitare la Dafa, ho ospitato un gruppo di pratica a casa mia. Dopo l'inizio della repressione nel 1999, ho trasformato la mia casa in un sito di produzione di materiali della Falun Dafa. Ho vissuto molti alti e bassi negli ultimi 24 anni, ma nulla ha potuto cambiare la mia fede.

1. "Questa è la vera coltivazione"

Sono nata in un capoluogo di contea, ma la mia famiglia è sempre stata povera. Sono la quarta di cinque figli e fin dall'infanzia non ho avuto abbastanza cibo da mangiare o abbastanza vestiti per tenermi al caldo. La mia vita è sempre stata misera e non vedevo l'ora di coltivare il Buddismo per evitare le sofferenze.

Negli anni Settanta ho iniziato a cercare un maestro. Ho incontrato una monaca con i 12 precetti. Avendo un vago istinto che il mio maestro dovesse essere molto giovane, la rispettavo molto e volevo prenderla come mia guida, avendo scoperto che era più giovane di me. Lei mi raccomandava di trovare qualcuno più anziano di lei, e alla fine ho scelto il maestro defunto della monaca, e con lei facevo i riti buddisti.

Non sapevo leggere, ma volevo ricopiare a mano le scritture, così ho copiato i caratteri tratto per tratto. La monaca mi trattava molto bene. Facendo una vita parsimoniosa, ho donato al tempio l'olio vegetale e il riso che avevo. Oltre a lavorare, crescere mia figlia e comprare le necessità quotidiane, non andavo da nessun'altra parte e mi concentravo solo sullo studio delle scritture buddiste.

Ma dopo 20 anni avevo ancora problemi di salute. Nel 1990 ho divorziato e mi sono presa cura di mia figlia di nove anni. La vita è diventata particolarmente difficile nel 1994 dopo il licenziamento dal lavoro. Nel maggio di quell'anno ho vomitato e avuto diarrea, e per sette giorni non ho potuto mangiare né bere. Vedendomi a letto mia figlia mi chiedeva di andare dal medico. Le dicevo di aver già comprato le medicine ma in realtà, non avevamo nemmeno i soldi per il cibo, figuriamoci per le medicine.

Dopo qualche giorno, un collega è venuto a farmi visita e mi ha detto: "Dovresti provare la Falun Dafa. È molto buona ed è una pratica della scuola di Budda". Anche se non avevo provato altri sistemi spirituali, a parte la visita al tempio, in qualche modo l'ho seguito fino al luogo di pratica e dopo aver ascoltato la musica degli esercizi mi sono sentita molto bene. "La Falun Dafa è grande e questa è la vera coltivazione", ho pensato tra me e me.

Ho iniziato a fare la meditazione seduta e ho cominciato a sudare. La mia camicia era bagnata e il sudore scendeva da entrambi i palmi delle mani. Il mio collega era un po' spaventato, tanto da chiedermi di fermarmi, ma io mi sentivo molto bene e ho continuato. Solo più tardi ho saputo che il Maestro stava purificando il mio corpo.

Dopo essere tornata a casa, ho ascoltato l’audio delle conferenze del Maestro. Gli insegnamenti affondavano nella mia mente frase per frase.

Quando è stato pubblicato lo Zhuan Falun (il testo principale della Dafa), sono stata una dei primi praticanti della mia zona a comprarlo. Non sapevo leggere, ma tenevo il libro davanti a me quando ascoltavo le conferenze del Maestro. Ho imparato a leggere parola per parola, e a poco a poco, sono riuscita a leggere lo Zhuan Falun. Ma se vedevo i caratteri altrove, non riuscivo a riconoscerli.

Un giorno, mentre ero seduta sul divano a leggere lo Zhuan Falun, ho messo le gambe nella posizione del loto completo e le ho coperte con una coperta. Mentre leggevo, ho sentito come se i miei piedi fossero spariti. Ho pizzicato un punto e non ho sentito nulla. Mi sono spaventata e ho sollevato la coperta: i miei piedi erano ancora lì. Ho pensato che fosse la situazione che il Maestro descrive nel libro: "...voi continuate a rimanere seduti per lungo tempo e poi scoprite che le gambe non ci sono più, e non riuscite a capire dove sono andate a finire". (Ottava Lezione, Zhuan Falun).

Dopo aver detto alla monaca che volevo praticare la Falun Dafa, ha cercato di fermarmi. Vedendo che non ero disposta a cambiare idea, ha invitato altre monache e buddisti laici a parlare con me. Alcuni di loro mi hanno minacciato, ma io non ho ceduto e determinata ho continuato a coltivare la Falun Dafa.

Un giorno ascoltando le conferenze, il Maestro ha detto:

"Sakyamuni predisse che, nel periodo di Fine Fa, perfino i monaci dei templi avrebbero avuto difficoltà a salvarsi, per non parlare dei Buddisti laici, di cui nessuno si sarebbe preso cura. Benché voi abbiate preso qualcuno come maestro, anche questo cosiddetto maestro è a sua volta un praticante. Se non coltiva sinceramente, per voi sarà una perdita di tempo. Quando una persona non coltiva il proprio cuore, non potrà mai elevarsi, non importa chi sia. La conversione è una cosa per gente comune. Pensate di essere diventati Buddisti, solo perché vi siete convertiti? E che, allora, Budda si prenderà cura di voi? Le cose non stanno così. Anche se vi prosternaste tutti i giorni, fino al punto di far sanguinare la vostra fronte, o anche se bruciaste interi cesti d’incenso, non servirebbe a nulla. Funziona solo quando coltivate realmente il vostro cuore". (Terza Lezione, Zhuan Falun)

Da questo avevo capito l'importanza di "una sola via di coltivazione". Così ho rimandato a un tempio locale le tre statue di Bodhisattva che avevo. Ho anche restituito alla suora il rosario e le scritture buddiste. Dopo aver cercato per molti anni, sapevo di aver finalmente trovato il mio vero Maestro: il fondatore della Falun Dafa, Li Hongzhi.

Dopo che il PCC aveva iniziato la repressione della Dafa, sono andata a Pechino per chiedere il diritto di praticare la Dafa. Sono stata arrestata e detenuta in un centro di detenzione locale. La monaca ha chiesto a un buddista laico di pagarmi la cauzione, in modo che potessi unirmi a lei nel tempio. "È determinata e non vale la pena di provare", ha detto il buddista laico alla monaca.

Sono stata poi condannata a sette anni di prigione. Quando sono tornata a casa, mia figlia si era sposata, l'erbaccia era in tutto il cortile e all'interno della casa tutto era coperto di polvere. La monaca mi ha chiesto nuovamente di tornare al tempio, ma sapendo il significato della Falun Dafa che aveva per me ho rifiutato.

2. La mia casa come luogo di pratica di gruppo

Dopo aver perso il lavoro nel 1994, ho fatto lavori di cucito part-time per guadagnarmi da vivere. La mia casa si trovava nel centro della città ed era grande. Sebbene potevo affittarne una parte per guadagnare qualcosa, ho deciso comunque di usarla per la pratica di gruppo, dato che sempre più persone avevano iniziato a praticare. Ho collegato due grandi stanze al secondo piano dato che dai 50 ai 60 praticanti venivano a casa mia ogni mattina e sera per fare gli esercizi e studiare gli insegnamenti della Dafa.

Vedendomi in difficoltà economiche, l'assistente del gruppo voleva aiutarmi a coprire alcune spese, ma io e mia figlia abbiamo rifiutato.

Una notte ho fatto un sogno in cui qualcuno mi diceva "98". Ho chiesto cosa significasse e mi ha risposto: "Lo saprai quando andrai a fare la spesa domani". Il giorno dopo, il lettore musicale che usavamo per gli esercizi di gruppo si è rotto. Io e mia figlia ci siamo precipitate a comprarne uno nuovo. Il nuovo lettore musicale è costato esattamente 98 yuan (circa 13 euro) e i miei soldi sono stati sufficienti per pagarlo.

Anche la mia seconda sorella veniva a casa mia per praticare. Spesso vedeva il Falun colorato che ruotava sia al primo che al secondo piano della mia casa. Vedeva anche i fiori di loto che crescevano nel cortile. Ma dopo che sono stata imprigionata per la mia fede, ha avuto paura e ha smesso di praticare. Quando sono stata rilasciata, le era stata diagnosticata una grave malattia cardiaca. Ho cercato di convincerla a tornare alla Dafa, ma aveva ancora paura e in seguito è morta.

Nella stanza dove facevo gli esercizi c'era un grande ritratto del Maestro. Rispettavo molto il Maestro e mi prendevo cura dei libri della Dafa. Ogni volta che li leggevo, mi sedevo nella posizione del loto e tenevo il libro con entrambe le mani: "La Falun Dafa è la vera via".

3. Parlare per la Dafa

Dopo che il PCC ha iniziato la repressione della Falun Dafa nel luglio 1999, assieme a mia figlia ci siamo unite ad altri praticanti per andare a Pechino a fare appello per la Dafa. Abbiamo preso il treno il 15 agosto 1999. Arrivati lì, siamo rimasti in un campo di grano per una notte. Avendo poche entrate, ho dovuto chiedere un prestito per pagare i biglietti del treno.

La polizia ci ha portato in un centro di detenzione e abbiamo iniziato uno sciopero della fame. Ci siamo rifiutati di rivelare i nostri nomi e quando sono stata costretta a farmi scattare una foto, ho capito che era importante mostrare la dignità dei praticanti della Dafa. Così ho unito entrambe le mani davanti a me in posizione jie-yin, facendo un sorriso. All'inizio, c'erano molti praticanti ma gradualmente tutti sono stati portati via, e alla fine siamo rimasti solo in tre. Siccome parlavamo tutti mandarino senza accento dialettale, la polizia non riusciva a capire da dove venissimo.

Un ufficiale di polizia si è arrabbiato e ha chiesto: "Cosa volete esattamente?"

"Vogliamo solo dire al governo che la Falun Dafa è buona", ho risposto "Vogliamo la libertà di praticare la Dafa, nient'altro".

L'ufficiale mi ha poi chiesto della mia famiglia. Gli ho raccontato la mia situazione e dopo aver saputo che avevo perso il lavoro e che avevo dovuto chiedere un prestito per arrivare a Pechino con mia figlia, l'ufficiale ha sospirato: "Come sei sciocca! Come può una persona come te fare la differenza?"

"La Falun Dafa è grande! Per me, il Maestro Li è come fosse i miei genitori che hanno subito un torto", ho detto "Devo parlare a favore della Dafa e del Maestro Li".

Sapendo che dire cose cattive sulla Dafa avrebbe fatto accumulare karma, speravo che l'ufficiale non lo facesse. Mi ha chiesto di accovacciarmi accanto alla finestra e non ha detto altro.

La polizia in seguito ha scoperto da dove venivo e mi ha portato all’ufficio di collegamento della mia regione a Pechino. Vedendo molti praticanti locali, li ho salutati con un sorriso e ho detto: "Ciao amici praticanti, come state?" Gli agenti di polizia sono rimasti sorpresi dal mio atteggiamento.

Dopo qualche tempo, siamo stati portati al centro di detenzione della nostra zona. Ogni giorno recitavamo i libri della Dafa e facevamo gli esercizi. Abbiamo chiesto una copia dello Zhuan Falun, ma le guardie non ce l'hanno data. Abbiamo fatto uno sciopero della fame, e dopo abbiamo ricevuto una copia del libro. Una sera ho fatto la meditazione seduta per oltre sette ore. La mia mente era calma e mi sentivo molto bene.

Una buddista laica che conoscevo è venuta a trovarmi. Suo marito era un alto funzionario e hanno chiesto al centro di detenzione di non maltrattarmi. Quando un ufficiale mi ha chiesto se avessi qualche richiesta, ho risposto: "Chiediamo di rilasciare immediatamente e senza condizioni tutti i praticanti detenuti. Abbiamo anche bisogno di poter studiare gli insegnamenti della Dafa e fare gli esercizi pubblicamente". Sentendo queste parole, i funzionari hanno pensato che fossi un organizzatore e mi hanno messo in isolamento. In realtà, tutti i praticanti stavano pensando alla stessa cosa e non avevamo organizzatori.

A una praticante del centro di detenzione, erano state messe le catene ai piedi e le rimaneva difficile cambiarsi.

"Toglile", le ho detto.

"Sì, anch'io voglio togliermele", ha risposto impotente.

"Un agente ha detto che se riesce a togliersi una catena, le toglieranno l'altra metà", ha riferito un altro praticante.

"Puoi toglierle", l'ho incoraggiata.

Ci ha provato e una delle catene si è tolta.

Abbiamo chiamato le guardie e dopo aver controllato più volte, non hanno capito il motivo e le hanno tolto anche l'altra metà.

Dopo essere stata rilasciata ho imparato a stampare materiali della Falun Dafa. Avevo un computer e due stampanti per stampare i settimanali e i materiali di Minghui. Avevo anche un masterizzatore DVD per i video informativi. Ho lavorato giorno e notte per produrre i materiali, con pochissimo tempo per mangiare e dormire.

Poco dopo, la polizia ha trovato il sito e mi ha arrestata. Sono stata portata in un centro provinciale per il lavaggio del cervello ma a causa della mia pressione sanguigna pericolosamente alta e di un problema cardiaco, si sono rifiutati di accettarmi.

L’Ufficio 610 e il Comitato per gli Affari Politici e Legali (PLAC) non volevano rilasciarmi così facilmente e mi hanno mandato all’ospedale provinciale per un altro esame fisico. Dopo che il medico mi ha legata a una macchina per un esame color doppler, la macchina ha iniziato a tremare e ha smesso di funzionare. "Non era mai successo prima, il mio strumento si è quasi rotto", ha esclamato. Il medico mi ha poi collegato a una macchina per l'ECG e le linee erano ovunque. "È in pericolo di vita!", ha urlato il medico.

Nonostante le mie condizioni, gli agenti dell'Ufficio 610 hanno fatto pressione a un centro di detenzione locale per accettarmi e sono stata tenuta lì per oltre un anno prima di essere condannata a sette anni.

4. "Non posso rinunciare alla mia coscienza per un lavoro"

Dopo l’arresto per aver fatto ricorso a Pechino, mia figlia è stata rilasciata prima di me. Una volta tornata a casa, si è laureata e ha iniziato a cercare lavoro. Suo padre ha usato le sue conoscenze per trovarle due posti di lavoro, uno presso l'ufficio delle imposte e l'altro presso l'ufficio delle finanze della città. Entrambi gli enti avevano accettato di assumerla, ma un vicesindaco che lavorava anche nel PLAC non aveva approvato. Ha insistito che dovevo firmare le dichiarazioni di rinuncia alla Dafa, prima di poter firmare il contratto di lavoro di mia figlia. Ho rifiutato e gli ho chiesto di non fare cattive azioni come quella richiesta.

Il vicesindaco si è poi avvicinato a mia figlia e le ha chiesto di firmare un documento in cui si impegnava a impedirmi di praticare la Falun Dafa. Nonostante la giovane età, mia figlia aveva le idee chiare e si è rifiutata di firmare.

"Mia madre ha sofferto per tutta la vita. Ora vuole solo sostenere la sua fede per essere una brava persona", ha affermato. "Non posso rinunciare alla mia coscienza per un lavoro. Se dovessi firmare il documento e ottenere un lavoro d'ufficio con una paga elevata, non sarei felice", ha continuato.

Per questo, mia figlia non ha ottenuto nessuno dei due lavori.

Quando sono stata arrestata, le autorità volevano condannare anche mia figlia. Ma grazie alla protezione del Maestro è riuscita a sfuggire all’arresto. Durante i miei sette anni di carcere ha dovuto chiedere soldi in prestito ad altri e fare dei lavori temporanei per guadagnarsi da vivere. Persino suo zio la umiliava mostrandole del denaro, ma non prestandoglielo.

A prescindere da ciò che è successo, non ho provato risentimento nei confronti dei colpevoli, sapendo che erano nel mezzo della battaglia tra il bene e il male. Dopo essere stata rilasciata, ho continuato a trattarli bene, e, ho convinto lo zio a rinunciare alla sua appartenenza alle organizzazioni del PCC.

5. Fiore di loto setoso di 20 anni con nuovi pistilli

Una volta, mentre bruciavo l’incenso davanti al ritratto del Maestro, ho notato improvvisamente che a un fiore di loto di seta erano cresciuti molti nuovi pistilli.

Ho comprato due fiori di loto nel 1995. Ognuno aveva tre petali di loto rosa, un baccello di loto e diverse foglie verdi. All'interno del fiore di loto c’erano bellissimi pistilli gialli e sottili e li ho posizionati in due piccoli vasi ai lati del ritratto del Maestro.

Quando sono stata arrestata, i fiori di loto sono rimasti intatti all'irruzione della polizia. Dopo essere tornata a casa, mi hanno dato un altro ritratto del Maestro e l'ho messo nello stesso posto. Ho pulito i due fiori di loto e li ho conservati nei vasi. Ogni anno, prima del Capodanno cinese, pulisco i fiori. È così che ho scoperto che due petali del fiore di sinistra erano speciali. Erano spuntati diversi pistilli di colore giallo chiaro con una forma ovale, ognuno di essi era bello e turgido. Alla fine dell'anno erano cresciuti ancora di più.

Nell'aprile 2015, un praticante ha scattato una foto del fiore e l'ha inviata a Minghui per celebrare la Giornata Mondiale della Falun Dafa. Sembrava che i pistilli durante la notte fossero cresciuti ulteriormente. Io e altri praticanti eravamo sbalorditi e commossi: non pensavamo che un fiore di loto setoso di 20 anni potesse far crescere nuovi pistilli. So che questo è stato un incoraggiamento da parte del Maestro Li.

Ora, dopo aver fatto gli esercizi mando mia nipote a scuola. Poi parlo alla gente della Falun Dafa e della propaganda diffamatoria del PCC. Molte persone sono grate quando apprendono i fatti e anch'io sono felice che abbiano un buon futuro.

I fiori di loto

I nuovi pistilli dei fiori di loto

Il fiore senza nuovi pistilli