(Minghui.org) Una sera mi ero messa d’accordo con una praticante di incontrarci per parlare, ma per qualche ragione, mentre stavo pranzando con i parenti verso mezzogiorno, sono stata scossa da un improvviso senso di urgenza di arrivare prima. Ho finito in fretta il mio pasto e sono corsa a casa di questa praticante.
Con mia sorpresa l’ho trovata seduta sul letto paralizzata, con la bocca storta che biascicava. Fortunatamente, era ancora cosciente. Mi sono resa subito conto del motivo della mia sensazione di ansia durante il pranzo. Il Maestro aveva predisposto questo suggerimento: “La tua amica praticante è nei guai! Affrettati e aiutala!”.
Ho inviato pensieri retti insieme ad un’altra praticante, che si era anche lei precipitata. “Siamo discepoli di Li Hongzhi. Il nostro percorso di coltivazione è organizzato dal Maestro e solo Lui ha l’ultima parola. Chiunque interferisca con questo accordo sta commettendo un crimine. Non riconosciamo il ‘karma di malattia’ imposto agli amici praticanti dalle vecchie forze. Crediamo fermamente nel Maestro ed elimineremo i nostri attaccamenti basandoci sugli insegnamenti della Falun Dafa”.
Dopo aver inviato pensieri retti, la praticante afflitta da paralisi ha potuto tenere in mano lo Zhuan Falun e leggere la Fa del Maestro con noi.
Dopo aver finito di studiare la Fa la praticante ci ha descritto l’esperienza miracolosa che aveva avuto. “Poco prima dell’inizio di questo ‘karma di malattia’, sono caduta in uno stato di stordimento mentre mi trovavo da sola alla stazione ferroviaria. All’improvviso non riuscivo a ricordare la strada di casa, quale treno salire e dove scendere. Mentre ero smarrita, un giovane si è avvicinato improvvisamente e mi ha detto: ‘Dovresti salire su questo treno’. Ho seguito il suo consiglio e sono salita a bordo. Quando il treno ha raggiunto una stazione ho sentito qualcuno dire: ‘È ora di scendere’. Ho seguito le indicazioni e sono scesa. Uscendo dalla stazione ho riconosciuto il percorso abituale che facevo per tornare a casa e, con molta difficoltà, sono rientrata. Poco dopo sono comparsi i sintomi di un ictus”.
Siamo state sopraffatte dall’emozione. Se la praticante fosse collassata in pubblico con questi sintomi, le conseguenze sarebbero state inimmaginabili. Il compassionevole Maestro l’ha accompagnata a casa dandole dei suggerimenti. Non importa in quale situazione ci troviamo, come praticanti dobbiamo avere fede nel Maestro e nella Fa, al fine di seguirLo fino alla nostra vera casa.
Il secondo giorno, io e un’altra praticante abbiamo studiato la Fa con questa praticante. Abbiamo condiviso le nostre comprensioni e lei ha cercato dentro di sé, trovando di conseguenza molti attaccamenti: il dipendere dagli altri, i desideri umani, la paura della solitudine, l’amore per i suoi figli, l’aver ucciso del bestiame in passato non aderendo strettamente ai principi insegnati dal Maestro e non credendo completamente nel Maestro e nella Fa. Le vecchie forze avevano approfittato delle sue mancanze. Questa praticante ci ha detto: “Tutti i fenomeni anormali che si manifestano in me devono essere falsi, non li riconoscerò. Credo fermamente nel Maestro e nella Dafa e correggerò tutti i miei attaccamenti”.
Eppure il terzo giorno, i sintomi dell’ictus sono peggiorati. Non era più in grado di muovere la mano e la gamba destra, e non poteva alzarsi dal letto o girarsi. I suoi occhi sembravano senza vita e la sua bocca era inclinata così malamente che sbavava in modo incontrollabile. Nella parte della mascella inferiore aveva iniziato ad apparire un’ulcera e il suo discorso era diventato così confuso che non riuscivo a capire cosa stesse cercando di dire. Le sue gambe penzolavano su un lato del letto, mentre la parte superiore del corpo era sdraiata. Dopo aver visto le sue condizioni ho chiamato in fretta i suoi parenti e l’abbiamo messa a sedere di nuovo nel letto.
Le ho detto: “Ieri abbiamo cercato dentro di noi e abbiamo trovato molti attaccamenti. Ora che li hai trovati, devi prendere l’iniziativa di eliminarli. Sdraiarsi a letto aspettando che gli amici praticanti ti aiutino, è solo una forma di affidamento ad un aiuto esterno. Devi prendere l’iniziativa di ascoltare e assimilarti alla Fa ogni giorno”.
Ho continuato: “Una volta mi hai detto che prima di iniziare a coltivare la Dafa, un indovino ha predetto che avresti vissuto fino a 80 anni. Ora hai 86 anni, la durata della tua vita è stata estesa grazie alla pratica della Falun Dafa”.
Il Maestro ha detto:
“Quel tempo della vostra vita che è stato prolungato oltre quello predestinato, deve essere completamente dedicato alla pratica. Se il vostro pensiero devia anche di poco, la vostra vita sarà in pericolo, perché il percorso della vostra vita si sarebbe dovuto concludere già da tempo”. (Prima Lezione, Zhuan Falun)
Le ho detto che doveva lasciare andare la vita e la morte. Tutto è soggetto alle disposizioni del Maestro, quindi avrebbe dovuto credere fermamente nel Maestro e nella Dafa.
Dopo molti sforzi sono riuscita a capire cosa stava dicendo la praticante in risposta. “Lascerò andare tutto e seguirò il Maestro con risolutezza. Non andrò in ospedale”.
In quel momento critico questa praticante ha scelto ancora fermamente di credere nel Maestro! Con grande sollievo, mi sono affrettata a rispondere: “Recitiamo subito ‘La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione e Tolleranza sono buone’”. Mi ha suggerito di aggiungere la frase “Il Maestro è buono” e ho accettato. Seguendo il mio esempio, abbiamo ripetutamente recitato ad alta voce: “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione e Tolleranza sono buone! Il Maestro è buono!”. Mentre recitavamo, la sua pronuncia è diventata più chiara.
Dopo che il suo modo di parlare è migliorato, le ho messo gli auricolari nelle orecchie e ho lasciato che ascoltasse le registrazioni audio delle lezioni del Maestro a Guangzhou. Ho anche cercato aiuto dai suoi familiari, in modo che potesse ascoltare le lezioni del Maestro ininterrottamente durante il giorno.
Il quarto giorno i sintomi dell’ictus hanno mostrato segni di ulteriore miglioramento. Questa praticante ci ha detto che, mentre era sdraiata a letto, ha sentito ripetutamente la voce di un uomo dire: “Una buona qualità innata! Una buona qualità innata! Una buona qualità innata!”. Abbiamo immediatamente aperto lo Zhuan Falun e riletto il rispettivo capitolo. Da questo ci siamo rese conto che il Maestro stava incoraggiando questa praticante. Maggiore è la tribolazione, maggiore è la qualità innata del praticante. Abbiamo anche capito che non dovremmo sottovalutarci, dal momento che ogni praticante della Dafa durante il periodo di rettifica della Fa ha fondamenta profonde; dovremmo comportarci secondo le nobili qualità che ognuno di noi possiede, basate sulla grande qualità innata e coltivare saldamente fino al compimento. L’incoraggiamento compassionevole del Maestro ci ha dato la fiducia necessaria per aiutare la nostra amica praticante a superare con successo questa tribolazione.
Dopo aver studiato la Fa l’abbiamo aiutata ad appoggiarsi ad un muro per fare gli esercizi. Poiché non era in grado di controllare la mano e la gamba destra, le ho sostenuto il braccio e corretto i suoi movimenti. L’abbiamo incoraggiata ad alta voce: “Il Maestro è al tuo fianco, il Maestro ti sta guardando. ‘È difficile da sopportare, ma tu puoi sopportarlo. È difficile da fare, ma tu puoi farlo’, (Nona Lezione, Zhuan Falun), puoi farcela!”.
Nonostante la difficoltà questa praticante è rimasta determinata, praticando al meglio delle sue possibilità. Poi ha fatto il quarto ed il quinto esercizio da seduta.
Dopo che la praticante è stata in grado di sedersi su una sedia per fare gli esercizi, ha sentito una voce che la chiamava alle tre del mattino ogni giorno: “Svegliati! Svegliati!”. Dopo essersi resa conto che il Fashen del Maestro la chiamava perché si alzasse a praticare gli esercizi, la sua sonnolenza è svanita, e ha fatto gli esercizi da seduta.
La sua salute è migliorata giorno dopo giorno. Ben presto la sua bocca storta e l’articolazione sono tornate alla normalità. L’ulcera sulla sua mascella è guarita e ha ripreso il controllo e la forza del braccio e della gamba destra. Abbiamo smesso di aiutarla a sostenere il braccio, poiché poteva fare gli esercizi da sola. Quando ha iniziato a muoversi con l’aiuto di un deambulatore, l’abbiamo incoraggiata a camminare di più.
Circa 10 giorni dopo poteva raccogliere oggetti con la mano destra. L’abbiamo incoraggiata a usare la mano destra per mangiare e, dopo diversi tentativi, è stata in grado di tenere un cucchiaio abbastanza bene da mangiare da sola.
Dopo altri due giorni, è riuscita a sostenersi al deambulatore con entrambe le mani e a camminare verso il tavolo da pranzo per i pasti. Poteva persino rimuovere il guscio da un uovo sodo con la mano destra. Dopo altri due o tre giorni, è stata in grado di camminare lentamente senza il supporto del deambulatore.
Tuttavia le vecchie forze si rifiutavano di arrendersi e hanno continuato a interferire nei suoi progressi. Un giorno hanno organizzato che cadesse mentre camminava. Questo incidente ha innescato nella praticante la paura di camminare in modo indipendente.
Dopo aver appreso della sua battuta d’arresto altre due praticanti sono arrivate a casa sua, precipitandosi dai distretti esterni per discutere e condividere le loro comprensioni. Questa praticante si è finalmente resa conto del suo attaccamento fondamentale. Aveva coltivato la Dafa con l’obiettivo di “aiutare a curare la malattia di suo figlio”! Dopo averlo trovato lo ha immediatamente eliminato. Allo stesso tempo l’abbiamo incoraggiata ad eliminare i suoi attaccamenti, come la dipendenza dagli altri, la paura di cadere, i desideri umani e la paura della solitudine. L’abbiamo incoraggiata a gran voce: “Cosa c’è da temere? La tua caduta non è stata organizzata dal Maestro. Anche se cadi, rialzati e cammina. Il Maestro è sempre al tuo fianco, prendendosi cura di te”. Con maggiore fiducia, la praticante ha ricominciato a camminare senza supporto.
Tuttavia dopo pochi giorni è caduta di nuovo. A causa di questa paura psicologica residua, si è rifiutata di camminare senza il deambulatore, nonostante il nostro continuo incoraggiamento.
Pochi giorni dopo il deambulatore era sparito da casa. Non riusciva a trovarlo, dovunque cercasse. Alla fine si è resa conto che il Maestro stava cercando di illuminarla: “Non aver paura! Puoi camminare in modo indipendente”. Alla fine ha deciso di lasciare perdere il deambulatore e camminare in modo indipendente. Dopo aver superato questa barriera, il deambulatore è riapparso miracolosamente.
Un giorno un’amica praticante è andata a trovarla. Mentre camminava e parlava felicemente con lei a casa è caduta di nuovo e la sua paura di camminare in modo indipendente è apparsa ancora una volta.
Durante la nostra discussione allo studio della Fa mi ha parlato di questo argomento. Ho risposto: “Sei rimasta illesa dopo essere caduta così tante volte. Questo non dimostra che non sei malata? Un malato colpito da ictus non sarebbe caduto così tante volte senza lesioni. Devi respingere fermamente questo pensiero e uscire dall’ombra di questa paura. Credi nel Maestro e nella Dafa, e di non avere malattie. Queste cadute sono interferenze da parte delle vecchie forze, che non vogliono che tu abbia successo nella coltivazione. Anche se cadi di nuovo, alzati e vai avanti. Con il Maestro al tuo fianco, non devi avere paura”.
Attraverso lo studio della Fa e le condivisioni, si è finalmente resa conto che la sua ultima caduta è stata causata dal suo attaccamento alle emozioni umane, dal mettersi in mostra e da qualche paura residua. Ha anche capito della necessità di coltivare i suoi attaccamenti residui, come l’eccessiva dipendenza dagli altri. Questa praticante ha espresso la sua determinazione a continuare a praticare diligentemente secondo i requisiti della Fa.
Dopo aver superato l’ultimo ostacolo ha riacquistato la sua capacità di camminare con sicurezza e ha superato l’ultimo sintomo illusorio dell’ictus.
Un giorno la praticante ha tenuto una riunione di famiglia. In mezzo all’atmosfera festosa suo fratello minore ha commentato: “Le ho sentite recitare le parole, ‘È difficile da sopportare, ma tu puoi sopportarlo. È difficile da fare, ma tu puoi farlo’, (Nona Lezione, Zhuan Falun). A queste parole è stata in grado di camminare. È fantastico!”. Dopo aver assistito alla guarigione di sua nonna, senza farmaci o cure ospedaliere, anche sua nipote è stata d’accordo e ha detto con tutto il cuore: “È incredibile!”. Suo figlio ha aggiunto: “La chiave è credere fermamente nel Maestro!”.
Poco dopo suo figlio l’ha portata a visitare la sua città natale. Dopo aver sentito che il suo ictus era guarito rapidamente senza cure mediche, i suoi parenti si sono meravigliati del miracolo prodotto dalla Dafa.
Durante il suo calvario siamo state testimoni di come il misericordioso Maestro sia rimasto al suo fianco, illuminandola, vegliando su di lei e proteggendola in ogni momento di difficoltà. Siamo grate al Maestro per la sua grande benevolenza!
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