(Minghui.org) Sono una nuova praticante che non ha avuto la possibilità di andare a Pechino per fare appello per la Falun Dafa e non ha fatto causa a Jiang Zemin, l’ex presidente cinese che ha iniziato la persecuzione della Falun Dafa. Ho visto che altri praticanti hanno fatto bene a convalidare la Fa e che nulla li ha fatti vacillare. Li ho ammirati e ho deciso di chiarire la verità agli agenti di polizia e di fare bene le tre cose.

La mattina del 16 giugno 2021 stavo incoraggiando due persone a lasciare il Partito Comunista Cinese (PCC) e le sue organizzazioni affiliate. L’uomo era un membro del PCC e stava per abbandonare il PCC, ma sua moglie mi ha denunciata alla polizia. Sono stata arrestata e portata in un commissariato. Un agente mi ha ordinato di non cercare di scappare.

Ho detto: “Non sono qui per permettervi di arrestare i praticanti della Falun Dafa. Sono qui per chiarirvi la verità. La Falun Dafa è la Fa di Budda. Non siamo persone cattive, né dissidenti controrivoluzionari. Avete notato che molte persone che hanno perseguitato la Falun Dafa hanno ricevuto una punizione. Non voglio vedervi soffrire le conseguenze; invece, vi auguro buona fortuna. Vedete che la pandemia è molto grave. Spero che abbiate cura di voi stessi”.

Hanno compilato un rapporto e mi hanno chiesto di firmarlo, ma ho rifiutato. Ogni volta che veniva un ufficiale di polizia gli dicevo: “Ricorda che ‘la Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone’, così starai al sicuro durante la pandemia. La pandemia è qui per eliminare le persone cattive”.

In seguito hanno chiamato un agente di nome Tang per perquisire la mia borsa e hanno detto che sarebbero anche andati a casa mia per approfondire le indagini. Ho pensato: “Il Maestro mi proteggerà e non avrò paura”. Tuttavia, per salvarli, sapevo che avrei dovuto avere compassione per loro. Lungo la strada, ho chiesto al Maestro di rafforzarmi. Ho inviato pensieri retti, ho chiarito la verità e ho eliminato i fattori maligni che cercavano di perseguitarmi. Quando sono arrivata a casa, Tang mi ha lasciato la foto del Maestro dicendo: “Ti lascio questa foto. Porterò via questi libri. Poi te li restituirò. Non ho toccato nessun altro materiale”. Sapevo che il Maestro mi stava proteggendo.

Quando sono tornata alla stazione di polizia mi hanno fatto fare un controllo medico e mi hanno portata in un centro di detenzione. Un giovane agente, l’autista, sorridendo mi ha detto: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”. Ho risposto: “Bene giovane agente! Va bene recitarla ogni giorno”. Lui di rimando ha detto OK!

Quando sono arrivata al centro di detenzione erano le 23:00, e contemporaneamente sono arrivati anche una cinquantina di agenti di polizia che indossavano tute protettive e maschere. Ho saputo che erano appena tornati dal tribunale. Il giovane ufficiale mi ha detto: “Chiariscigli la verità”. Ho pensato: “Il Maestro non sta organizzando tutto questo per me?”. Ero molto felice perché volevo chiarire la verità agli agenti di polizia, così ho detto ad alta voce: “È inutile indossare indumenti e maschere protettive. Non funzionerà. Ricordate invece: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone, e sarete al sicuro. La Falun Dafa è la Fa di Budda. Le persone che coltivano la Fa di Budda sono persone buone”.

Circa 10 giorni dopo hanno emesso un mandato di arresto, ma in qualsiasi circostanza non ero disposta a firmare. Invece ho memorizzato la Fa, inviato pensieri retti e convinto le persone ad abbandonare il PCC e le organizzazioni affiliate.

Circa due mesi dopo è venuta una procuratrice a chiedermi quale religione praticassi. Ho risposto: “Coltivo me stessa per essere una brava persona, basandomi sui principi di Verità, Compassione, Tolleranza. Non appartengo a nessuna religione”. Ci sono 14 culti malvagi elencati, e la Falun Dafa non è uno di questi. Potete controllare. Tutte le leggi dovrebbero essere scritte. Qualsiasi cosa verbale non conta. Se c’è una condanna ingiusta, qualcuno dovrebbe essere chiamato a risponderne. Le è chiaro questo?”.

Lei ha risposto di sì e ha chiesto: “Lei crede in Verità, Compassione, Tolleranza, quindi mi dirà la verità. Può dirmi dove ha preso questi materiali?”. Ho risposto: “Mi sta chiedendo di tradire i miei amici praticanti? Se li tradisco, come potrei dire di seguire Verità, Compassione, Tolleranza?”. È rimasta senza parole.

Ho continuato: “I praticanti della Falun Dafa non fanno nulla per danneggiare il Paese o la gente. Facciamo solo cose buone basate sui principi di Verità, Compassione, Tolleranza. Per favore, usate la legge per proteggere le persone buone. Che peccato è non permettere alla gente di ammalarsi, di andare dal medico. Fanno esercizi e vogliono avere un corpo sano ed essere brave persone. Non c’è nessuna perdita economica, eppure ci viene proibito. In tutti gli altri Paesi del mondo alle persone è permesso praticare la Falun Dafa. Allora perché in Cina non possiamo? Coltivare non è un crimine. Vedo che è molto gentile, quindi le faccio conoscere la verità. Per favore, dica ai suoi genitori e ai parenti: ‘La Falun Dafa è buona’; ‘Verità, Compassione, Tolleranza sono buone’, così potrete sopravvivere tutti al disastro”. Mi ha chiesto di firmare il documento, ma ho rifiutato. Ogni giorno, inviavo pensieri retti verso il procuratore per dissolvere i fattori e le vite malvagie che la controllavano.

Il tribunale si stava riunendo e la procuratrice è ritornata. Mi ha informata che non c’erano grossi problemi e che sperava di poter tornare a casa prima. Mi ha richiesto di firmare un documento per ammettere il mio reato e accettare di pagare una condizionale, in questo modo avrei potuto ottenere la sospensione della pena. Ho rifiutato la sua proposta e lei mi ha chiesto: “Non vuoi essere liberata? È la cosa più importante”.

Ho risposto: “Non è rilevante quanto la libertà sia importante, la cosa più importante è convalidare la Fa. Sono venuta qui per dirvi che è legale praticare la Falun Dafa, ma voi mi chiedete ancora di firmare un documento che dice che ho commesso un crimine? Se lo facessi commetterei davvero un crimine. Me ne andrò con dignità. Non rovinerò la reputazione della Dafa solo per la mia libertà”.

Ho aggiunto: “Per favore, rilasciatemi immediatamente. Quello che sta facendo è un crimine nei confronti degli esseri divini”.

Non riusciva a trovare una ragione per cui dovessi rimanere imprigionata, e alla fine ha detto che era perché avevo troppe copie dei Nove Commentari sul Partito Comunista, e ogni copia diceva che il Cielo vuole che il PCC perisca. Ha detto che avevo attaccato il PCC, quindi non poteva rilasciarmi. Ho risposto: “Sono materiali per chiarire la verità per salvare gli esseri senzienti. Per quanto tempo pensa di trattenermi?”. Mi ha detto che non avevo firmato nessuno dei loro documenti fin dall’inizio e che il caso sarebbe stato deciso dal giudice.

Quando sono tornata nel reparto di custodia ho detto al Maestro: “Maestro, voglio solo chiarire la verità. Non voglio stare in prigione. Voglio tornare a casa per salvare gli esseri senzienti. Non posso restare qui”.

Mi chiedevo quanto tempo mi avrebbero trattenuta. Non era perché avevo troppo materiale informativo, ma perché i miei attaccamenti erano troppo forti: attaccamenti al fare cose, a fare soldi, alla lussuria, non concentrarsi quando si studia la Fa, non rispettare la Dafa, e così via. Ecco perché le vecchie forze ne hanno approfittato. I materiali di chiarimento della verità sono molto preziosi e possono salvare gli esseri senzienti. Non sono prove di un crimine. Una praticante è stata condannata a quattro anni di prigione perché hanno saccheggiato la sua casa e hanno sequestrato 400 copie dei materiali informativi di chiarimento della verità. Un’amica praticante mi ha chiesto di essere preparata, perché avevo più di 500 copie. Ho risposto: “Non credo nel giudice, credo nel Maestro. Quando il Maestro vorrà che io torni, tornerò a casa. Il Maestro è con me e si prende cura di me”.

Alcuni praticanti hanno strappato subito le loro accuse, senza nemmeno sapere chi fossero gli accusatori e i giudici. Quando ho ricevuto l’accusa ho visto chi era l’accusatore e chi il giudice. Ogni giorno ho inviato pensieri retti verso di loro, perché volevo salvarli. Così come noi discepoli della Dafa dovremmo correggere tutto ciò che non è giusto, ho corretto a tutti l’uso della parola ‘culto’ per leggere ‘retta Fa’, e poi ho richiesto alle persone con le quali ho interagito di ricordare che: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”.

Un giorno, prima che il tribunale si riunisse, è venuta a trovarmi un’assistente legale e mi ha detto che mi avrebbe aiutato a ottenere un verdetto più leggero gratuitamente. Mi ha chiesto di firmare un documento in cui ammettevo di aver commesso i reati di cui ero accusata, e il giorno dopo sarei stata liberata. Ho risposto: “Non firmerò il documento nemmeno se mi rilasciassero oggi. Non ho commesso alcun reato, quindi perché dovrei ammettere di aver fatto qualcosa di sbagliato?”. So che a ogni passo c’è una trappola. Lei mi ha detto che andava bene anche non firmare, bastava che l’avessi considerata mio avvocato e avrei ottenuto la sospensione della pena. Ho rifiutato la sua offerta: “Grazie per la sua gentilezza, e per favore ricordi che la ‘Falun Dafa è buona’; ‘Verità, Compassione, Tolleranza sono buone’, eviterà qualsiasi malattia pandemica”.

Il giorno successivo non c’è stata alcuna assemblea di tribunale. Tuttavia un mese dopo c’è stato un processo. Mentre andavo in tribunale ho chiesto al Maestro di rafforzarmi e ho inviato pensieri retti per il giudice. Speravo che il giudice potesse essere salvato, in tribunale mi ha chiesto perché non avessi mai firmato nessuno dei documenti. Ho risposto: “Faccio tutto in base a Verità, Compassione, Tolleranza. Non ho mai fatto nulla di sbagliato. Se li avessi firmati, sarebbe stata lei a commettere un crimine dicendo che il Cielo è malvagio”. Mi ha detto: “Oh, non lo sapevo!”.

Ho continuato: “Poiché la Dafa è grande, molte persone credono nella Dafa. Jiang Zemin non ci ha permesso di praticare la Falun Dafa e ha detto che commettevamo un crimine se lo facevamo, ma noi siamo brave persone”.

Il giudice ha detto: “Il procuratore ha detto che lei è una brava persona e che il suo caso appartiene alla categoria del tentato crimine, quindi dovrebbe essere condannata con una pena leggera”. Poi mi ha chiesto se sapessi il motivo dell’arresto e ha detto che era perché avevo chiarito la verità in una stazione di polizia, e loro l’avevano registrata affermando che avevo commesso un crimine. Ho risposto che non lo sapevo. Il giudice ha detto di non essere d’accordo con le opinioni degli agenti di polizia.

Il 5 aprile 2022 ho lasciato il centro di detenzione con dignità. La guardia mi ha detto: “Ti prego torna a casa in fretta. La tua famiglia ti sta aspettando da molto tempo”.

Sono grata al Maestro per la sua misericordiosa protezione, è stato con me a ogni passo e mi ha aiutata a non deviare dal mio sentiero di coltivazione. Grazie, Maestro. Coltiverò bene, ascolterò solo il Maestro, Lo seguirò attentamente e coltiverò la Dafa con costanza.