(Minghui.org) Una coppia di coniugi della città di Fuxin nella provincia del Liaoning, entrambi di 75 anni, sono stati recentemente condannati al carcere per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 199

Marito e moglie, il signor Wang Baoliang e la signora Liu Guiping, sono stati arrestati il 23 ottobre dello scorso anno mentre studiavano gli insegnamenti del Falun Gong con altri quattro praticanti. In questo mese molti praticanti locali sono stati molestati perchè il Partito Comunista Cinese stava organizzando il suo 20° Congresso.

La coppia è stata reclusa nel centro di detenzione della città di Fuxin, ma il tribunale della contea di Fumeng ha tenuto un’udienza del loro caso in videoconferenza il 21 marzo scorso: Liu è stata condannata a un anno e Wang a otto mesi.

Dall’inizio della persecuzione nel 1999, Liu è stata arrestata almeno sei volte e ha scontato una pena nei campi di lavoro.

La prima volta è stata arrestata il 25 novembre 1999. Oltre a confiscarle 500 yuan (circa 67 euro), la polizia l’ha appesa per i polsi, colpita con bastoni elettrici, messa in manette e catene e le ha praticato l’alimentazione forzata con acqua salina.

Ricostruzione della tortura: Appesa per i polsi

Liu è stata nuovamente arrestata nel 2000, quando si è recata a Pechino per fare appello al diritto di praticare il Falun Gong. Anche in quell’occasione le sono stati estorti 5.000 yuan (circa 666 euro).

É stata poi arrestata nuovamente nell’aprile 2002 per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Nel centro di detenzione locale ha intrapreso uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Le guardie l’hanno schiaffeggiata in viso, e le hanno calpestato l’addome e le gambe con scarpe a tacchi alti. Quando Liu ha sfidato il loro ordine di inginocchiarsi, queste l’hanno trascinata fuori dalla cella appesa per i polsi e l’hanno colpita al collo con un bastone elettrico.

Solo tre mesi dopo, Liu è stata ancora arrestata. A causa delle torture subite in custodia è dimagrita molto e quando è stata rilasciata, pesava solo 35 chili.

Dopo il suo successivo arresto avvenuto il 1° agosto 2005, le sono stati dati tre anni da scontare nel campo di lavoro forzato di Masanjia, dove le guardie l’hanno torturata tirandole le braccia e le gambe in quattro direzioni diverse. Hanno inoltre usato uno strumento noto come apribocca, per sottoporta ad alimentazione forzata con droghe tossiche, sfigurandole il viso.

Nel 2008 quattro agenti hanno fatto irruzione in casa di Liu e hanno arrestato suo marito, il signor Wang. Durante il raid hanno confiscato i loro 700 yuan (circa 93 euro) in contanti e poi li hanno multati di 3.500 yuan (circa 467 euro).

Liu è stata nuovamente arrestata il 18 dicembre 2010, dopo essere stata denunciata per aver distribuito calendari con informazioni sul Falun Gong. Dieci agenti hanno perquisito la sua abitazione e requisito un mp3 e un mp5. In seguito, la polizia ha tentato di trattenere la praticante nel campo di lavoro forzato di Masanjia, ma ha dovuto rilasciarla a causa delle sue cattive condizioni di salute.