Nome: Fu ChuanmeiNome cinese: 付传美Sesso: donnaEtà: 65 anniCittà: DongyingProvincia: ShandongOccupazione: N/DData della morte: 23 ottobre 2022Data dell’ultimo arresto: maggio 2015Luogo di detenzione più recente: carcere di Hekou
Il 23 ottobre dell’anno scorso una praticante di 65 anni residente a Xianhe nella città di Dongying, nella provincia dello Shandong, è deceduta dopo aver sopportato decenni di arresti e vessazioni per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC) dal luglio 1999.
Foto postuma della signora Fu Chuanmei
Sia Fu Chuanmei che suo marito, Bu Qingjin, avevano una salute cagionevole e, ogni anno, faticavano a pagare le spese mediche. Nell’ottobre 1995, dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, Fu è guarita dalla sua malattia cardiaca, dall’ipertensione e dalla malattia renale, e anche la malattia cardiaca, l’artrite e l’ulcera allo stomaco di Bu sono scomparse. In seguito Fu si è offerta come coordinatrice dei praticanti locali del Falun Gong nella città di Xianhe, tuttavia quattro anni dopo entrambi sono stati presi di mira a causa della persecuzione.
La polizia ha arrestato i coniugi in diverse occasioni e una volta ha imposto a entrambi tre anni di lavori forzati. Durante la detenzione, sono stati brutalmente torturati e costretti a ingerire farmaci tossici. Bu è diventato disabile e Fu ha sviluppato una grave forma d’ipertensione. Una volta, mentre era detenuta, il suo cuore ha smesso di battere ed è stato necessario rianimarla.
I coniugi hanno anche subito continue molestie da parte del posto di lavoro dell’uomo, l’impianto di produzione petrolifera Gudong del campo petrolifero di Shengli, nella città di Dongying. Il datore di lavoro li ha trattenuti molte volte e ha organizzato persone per monitorarli costantemente. Anche il figlio e altri parenti sono stati coinvolti nella loro persecuzione, perpetrata dal PCC. La nuora non ha retto alla pressione e ha divorziato dal figlio, che si è risposato, solo per vedere se stesso e la sua nuova moglie affrontare le stesse pressioni e intimidazioni.
Mesi prima della morte di Fu il datore di lavoro del marito cercava ancora di costringerla a rinunciare al suo credo.
Imprigionati in strutture di detenzione extralegali per aver fatto appello a Pechino
Il 21 luglio 1999, il giorno dopo che il PCC ha annunciato apertamente la repressione del Falun Gong, Fu e Bu si sono recati a Pechino per appellarsi al diritto di praticare. Al loro ritorno sono stati prelevati dagli agenti del posto di lavoro del marito, che li hanno spostati tra diversi centri per il lavaggio del cervello gestiti dall’Impianto per la produzione del petrolio Gudong. In ogni centro per il lavaggio del cervello, è stato ordinato loro di scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. Lo stipendio e i bonus di Bu sono stati sospesi, causando grandi difficoltà finanziarie alla sua famiglia (Fu era una casalinga senza reddito).
Il 23 settembre 1999 Fu e Bu si sono recati nuovamente a Pechino, ma sono stati catturati in Piazza Tienanmen dai colleghi di Bu, i quali erano stati inviati lì con l’ordine di arrestarli. Entrambi sono stati riportati indietro e non hanno ricevuto cibo per due giorni. A ciascuno di loro sono stati inflitti 15 giorni di detenzione amministrativa. L’istruttore Wang Lianjie e il caposquadra Li Guangming della squadra n. 2 dell’impianto per la produzione del petrolio hanno inizialmente tentato di trattenerli in un appartamento abbandonato di proprietà dell’azienda. Fu si è rifiutata con fermezza, ma il marito è stato tenuto lì per quasi due mesi.
Nel maggio 2000 lo stipendio e i bonus dell’uomo sono stati nuovamente sospesi e la sua famiglia, per tirare avanti, ha dovuto fare affidamento agli esigui risparmi.
Hui Chenglong, segretario di Partito dell’impianto di produzione petrolifera Gudong, ha dato l’ordine di trasformare il dipartimento di sicurezza e la scuola di formazione aziendale in “prigioni nere” (centri di detenzione non censiti), per trattenere i dipendenti che si rifiutavano di rinunciare al Falun Gong. Mentre le prigioni nere venivano allestite, ha ordinato a diverse divisioni aziendali di arrestare i propri dipendenti praticanti, per un totale di diverse decine di persone. Non appena le prigioni sono state ultimate, i praticanti vi sono stati condotti.
A partire dal dicembre 2000, per un totale di oltre tre mesi, Bu è stato trattenuto in entrambe le prigioni nere. In seguito Hui lo ha spostato tra vari centri per il lavaggio del cervello, tra cui quello della Scuola di formazione di Dongying, quello della città di Xianhe e quello gestito dalla prigione di Jinan. In seguito Hui lo ha ricondotto nelle carceri nere dell’azienda. Alla fine aprile del 2001 Bu è stato finalmente rilasciato, dopo quasi cinque mesi di detenzione.
Anche la moglie, Fu, è stata detenuta nella prigione nera della scuola di formazione aziendale e, in seguito, nel centro per il lavaggio del cervello di Xianhe.
Morte del padre
Nel dicembre 2000, dopo che i coniugi sono stati arrestati, il padre della donna si è recato a casa loro, nella città di Xianhe, per prendersi cura del figlio di 14 anni. Di tanto in tanto l’anziano padre doveva anche recarsi a Jinan, nella provincia dello Shandong, per prendersi cura delle due ragazzine di suo figlio (all’epoca di 13 e 15 anni), poiché anche i loro genitori erano detenuti per aver praticato il Falun Gong.
Wang Lianjie e Li Guangming, della squadra n. 2 dell’impianto ‘impianto di produzione petrolifera, hanno continuato a tormentare il padre di Fu, ordinandogli di lasciare la città di Xianhe. L’uomo, un tempo in buona salute, in meno di sei mesi è stato costretto a letto. Il 25 giugno 2001, poco dopo il rilascio della figlia e del marito, è deceduto all’età di 76 anni.
Marito arrestato il giorno del compleanno della madre
Dopo il Capodanno cinese del 2002 Fu si è recata a Jinzhuang, città natale del marito nella contea di Sishui, nella provincia dello Shandong, a più di 250 miglia di distanza (circa 403 chilometri), per festeggiare il 75° compleanno della suocera, che cadeva il 16° giorno del primo mese lunare (28 febbraio 2002). Mentre lei era via, Hui, segretario di Partito dell’impianto di produzione petrolifera Gudong, in collaborazione con la polizia del dipartimento di Binhai, ha arrestato Bu il giorno del compleanno della madre.
In seguito la polizia si è recata alla scuola del figlio e gli ha detto: “Tuo padre si è chiuso fuori casa”. Il ragazzo ci ha creduto e ha dato loro le chiavi dell’appartamento. Gli agenti hanno fatto irruzione nella loro abitazione, dove hanno persino smontato la lavatrice per cercare materiale del Falun Gong. Hanno confiscato un libro del Falun Gong, un computer, una stampante, un registratore, oltre a diversi attrezzi domestici come chiavi inglesi, pinze, cacciaviti e molti altri oggetti di valore, tra cui una collana di Fu.
Dopo aver arrestato Bu Li Guangmin, capo della squadra n. 2 dell’impianto di produzione petrolifera, ha guidato un gruppo di persone per oltre 250 miglia fino alla sua città natale, per cercare di arrestare la moglie. Non avendola trovata, hanno minacciato la suocera nel giorno del suo compleanno. La donna anziana, traumatizzata, è svenuta. Li se n’è andato con i suoi uomini e ha messo a soqquadro le abitazioni dei parenti dell’uomo, nella sua città natale.
Mentre era detenuto in una prigione nera della sua azienda, per protesta Bu ha iniziato uno sciopero della fame. È stato alimentato a forza e gli sono stati somministrati farmaci sconosciuti. Meno di due settimane dopo la sua azienda lo ha portato al Centro di educazione legale della provincia dello Shandong (un centro per il lavaggio del cervello) per continuare la persecuzione. Liu Kai e Xing Shizhong dell’impianto di produzione petrolifera Gudong lo portavano ogni giorno all’ospedale affiliato a un campo di lavoro per alimentarlo contro la sua volontà. Dopo l’alimentazione forzata, lo accompagnavano al campo di lavoro prima di riportarlo, di notte, al centro per il lavaggio del cervello.
Marito e moglie sottoposti a tre anni di lavori forzati
Quando ha saputo del calvario che era stato costretto a subire il marito, Fu si è recata a portargli dei vestiti. È stata prelevata da una persona dell’impianto di produzione petrolifera Gudong, incaricata di controllare l’uomo durante la detenzione. È stata trattenuta nella prigione nera dell’azienda per più di un mese, prima che le venissero inflitti tre anni di lavori forzati. Nello stesso periodo il marito ha ricevuto la stessa condanna ai lavori forzati.
Durante la detenzione nel campo di lavoro, Bu è stato sottoposto a brutali torture. In meno di un anno ha perso la capacità di parlare e di camminare. Le guardie, tuttavia, non hanno mai smesso di torturarlo anche dopo che l’ospedale di Jinan ha stabilito che era diventato totalmente disabile. Hanno persino prolungato di ulteriori tre mesi il suo periodo di detenzione.
Fu è stata rinchiusa nel campo di lavoro femminile di Wangcun. Si è rifiutata di riconoscere di aver infranto la legge. Dopo diversi tentativi falliti di farla rinunciare alla sua fede, le guardie del campo di lavoro hanno interrotto i loro sforzi per il lavaggio del cervello. Hanno detto che le persone incaricate di “lavorare” su di lei avevano iniziato a credere nel Falun Gong.
Le guardie le hanno iniettato vari farmaci sconosciuti. In seguito ha sviluppato una serie di sintomi, tra cui una pressione sanguigna estremamente alta. A un certo punto il suo cuore ha smesso di battere ed è stata portata in ospedale.
All’inizio del 2002, dopo essere stata rilasciata, Fu ha dovuto lottare per vivere una vita normale. A causa della somministrazione involontaria di farmaci nel campo di lavoro, i suoi arti erano diventati deboli e insensibili. Aveva difficoltà a controllare i movimenti e non riusciva a tenere correttamente in mano le bacchette. Gradualmente ha perso la sensibilità delle gambe sotto le ginocchia. Non si accorgeva nemmeno quando le scarpe le cadevano dai piedi e non sentiva dolore se veniva pizzicata sulle gambe. In seguito si è rotta una caviglia ed è diventata incontinente, inoltre aveva un’insufficienza cardiaca e renale.
Nel 2002, quando i coniugi sono stati arrestati e mandati ai lavori forzati, il loro figlio aveva 15 anni. L’adolescente stava per sostenere l’esame di ammissione alla scuola superiore, ma ha dovuto cavarsela da solo dopo l’arresto dei genitori. Quando un collega di Bu ha comprato al ragazzo una scatola di noodles istantanei, è stato rimproverato dall’istruttore della squadra n. 2, Li Guangming.
Poiché Bu era l’unico a portare il pane a casa, la sua detenzione nel campo di lavoro ha messo la famiglia in una situazione finanziaria disastrosa. Il figlio aveva programmato di frequentare la scuola superiore e l’università, ma ha deciso di iscriversi a una scuola professionale. Il 2 settembre 2002, prima che Fu avesse la possibilità di accompagnare il figlio alla nuova scuola, è stata arrestata dal Segretario di Partito, Hui, e dall’istruttore Li. In seguito la donna è venuta a sapere che Li aveva anche prosciugato tutti i soldi del conto per lo stipendio del marito (in Cina, i datori di lavoro possono decidere di versare contributi a tali conti per aiutare i propri dipendenti nell’acquisto di un’abitazione).
Li e Hui hanno anche allontanato la donna dalla città di Xianhe. Di conseguenza, nei due anni successivi Lu ha dovuto spostarsi da un posto all’altro, sempre prendendosi cura del figlio e dell’anziana suocera. A volte, per risparmiare, mangiava solo due panini al vapore al giorno, che costavano meno di uno yuan (circa 13 centesimi di euro).
Alla fine di maggio 2005 Fu si è recata al campo di lavoro per prendere il marito. Bu è stato portato via da diverse persone. Era emaciato e non poteva stare in piedi, camminare o parlare.
Al ritorno a casa, grazie alle cure meticolose della moglie, Bu ha compiuto notevoli progressi. Tuttavia, a causa delle droghe tossiche che gli erano state somministrate nel campo di lavoro, aveva tutti i denti allentati e soffriva di mal di testa lancinanti. Su tutto il corpo aveva vesciche della grandezza di un pisello che trasudavano pus giallo che in seguito si sono trasformate in spessi strati di macchie scure. Molte vesciche di sangue sono apparse sulle dita e sulle piante dei piedi, con due o tre lesioni su ciascun cuscinetto del piede.
Molestie continue negli ultimi anni
Dopo il rilascio dal campo di lavoro, entrambi hanno dovuto affrontare continue molestie da parte del datore di lavoro e del locale Ufficio 610, un’agenzia extra-legale il cui unico scopo è quello di perseguitare il Falun Gong. Ogni volta che si avvicinava una data sensibile (come un’importante riunione politica o un anniversario legato al Falun Gong), c’erano macchine che seguivano Fu. Anche suo figlio e la sua famiglia sono stati molestati.
Nel gennaio 2006 i coniugi si sono recati nella città natale di Bu per festeggiare il Capodanno cinese con i genitori. Appena arrivati hanno ricevuto una telefonata dal supervisore del marito presso la squadra n. 6 (il nuovo nome della vecchia squadra n. 2) dello stabilimento per la produzione del petrolio di Gudong. Il supervisore insisteva sul fatto che lui e un altro manager erano diretti nella sua città natale. La mattina dopo si sono presentati, per assicurarsi che Fu fosse lì prima di partire.
Nel 2007 Yang Shangning ha sostituito Li Guangming come istruttore della squadra n. 6. Ha affittato un appartamento di fronte a quello della donna e lo ha usato come base per sorvegliare Fu. Ha organizzato un gruppo di dipendenti che si alternavano per monitorarla costantemente. Non appena usciva di casa, c’erano persone che la seguivano, a piedi o in auto.
Yang molestava per tutto il giorno anche il figlio dei coniugi e la sua famiglia. Non riuscendo a sopportare la pressione, la nuora di Fu ha divorziato dal figlio. La giovane donna ha ottenuto la custodia della figlia di un anno e si è trasferita dai suoi genitori a Xintai, nella provincia dello Shandong.
Nel maggio 2015, quando è iniziata l’ondata di cause contro l’ex leader del PCC Jiang Zemin, anche Bu e Fu hanno sporto denuncia contro di lui, per aver lanciato la persecuzione del Falun Gong e aver causato alla loro famiglia un danno enorme. Le denunce sono state inviate alla Procura Suprema del Popolo e alla Corte Suprema del Popolo. I coniugi hanno ricevuto conferma che entrambe le agenzie avevano ricevuto le loro denunce, tuttavia sono stati presto arrestati e sottoposti a 15 giorni di detenzione. Contemporaneamente sono stati arrestati anche altri otto praticanti locali. Per protestare hanno tutti iniziato uno sciopero della fame e, dopo tre giorni, sono stati condotti nella prigione di Hekou.
Mentre Bu e Fu erano detenuti, la polizia ha fatto irruzione nella loro abitazione. Nel frattempo, un altro gruppo di agenti ha convocato il figlio sul posto di lavoro. Insieme ai suoi supervisori e agli agenti dell’Ufficio 610, lo hanno circondato e criticato perché era figlio di un praticante del Falun Gong. Il figlio ha lasciato il lavoro sul posto e da quel momento è entrato in depressione.
Il 6 luglio 2017 Ma Yuqiang, capitano dell’Ufficio di sicurezza interna del Dipartimento di Binghai, ha condotto otto agenti della stazione di Zhuangxi e della stazione di Gudong sul posto di lavoro di Bu. Hanno detto al suo supervisore che dovevano riportarlo a casa sua per perquisirla. Poiché era già uscito per la giornata, hanno ordinato al suo supervisore di accompagnarli a casa sua e di forzare la porta. Il supervisore si è rifiutato.
Il mattino seguente Ma ha condotto otto persone, tra cui Wang Guoqing, Li Hongjun e Jiang Haiying, nell’edificio della donna, cercando di intimidirla e di convincerla con l’inganno a lasciarli entrare. Non ci sono riusciti. Intorno alle 14:00 Ma e i suoi uomini sono tornati e hanno chiamato una guardia di sicurezza della società di Bu. Hanno detto alla guardia di bussare alla porta. La guardia giurata ha promesso a Fu che se ne sarebbe andata dopo aver parlato con lei per cinque minuti. La donna si è comunque rifiutata di aprire la porta.
In seguito Ma ha chiesto a un fabbro di provare diverse chiavi passe partout e, siccome non funzionavano, il fabbro ha usato un trapano elettrico per aprire la porta.
Dopo aver fatto irruzione Ma e i suoi agenti, nessuno dei quali era in uniforme, hanno trascinato Bu e la moglie nel loro soggiorno. Gli agenti hanno rapidamente mostrato un pezzo di carta che sostenevano essere un mandato di perquisizione, ma lo hanno messo via quando i coniugi hanno chiesto di vederlo. Più tardi se ne sono poi andati senza arrestarli.
Nel marzo 2018, durante le due riunioni politiche annuali del PCC, l’impianto di produzione petrolifera Gudong ha ordinato a tutte le sue divisioni di monitorare costantemente i propri dipendenti praticanti del Falun Gong.
Il 16° giorno del primo mese lunare del 2018 era il 91° compleanno della suocera di Fu. Il figlio si è offerto di accompagnare la madre a casa della nonna per festeggiare. Il datore di lavoro del marito ha chiamato il giovane e ha cercato di fargli pressione affinché non accompagnasse la madre fuori città. Il giovane si è rifiutato di farlo.
Nell’aprile 2018, per evitare ulteriori molestie, Fu si è trasferita in una zona rurale. A quel punto, aveva perso una quantità significativa di peso a causa degli anni di persecuzione. Era alta un metro e settanta e pesava poco più di 120 libbre (circa 55 chilogrammi). Continuava a soffrire di complicazioni dovute alle condizioni di salute che aveva sviluppato nel campo di lavoro, oltre a vertigini croniche.
In seguito Fu è tornata a casa sua e si è trovata di nuovo a essere monitorata.
Nel maggio 2020 la donna è scivolata ed è caduta, rompendosi una caviglia. Quell’anno suo figlio si è risposato e ha avuto un figlio. Il datore di lavoro del marito ha molestato il figlio, la nuova moglie e i suoceri, minacciando di mettere a rischio la futura istruzione e la carriera del nipote, se Fu avesse continuato a praticare il Falun Gong.
Poiché il locale Ufficio 610 aveva promesso una ricompensa di 50.000 yuan (circa 6.415 euro) per chiunque fosse riuscito a far firmare a un praticante una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, il datore di lavoro di Bu ha continuato a fare pressioni sui coniugi, affinché Lu rinunciasse alla sua fede.
Anche nella prima metà dell’anno scorso, la società stava ancora cercando di farla rinunciare al Falun Gong. Il 23 ottobre dell’anno scorso l’implacabile persecuzione le ha tolto la vita.
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