(Minghui.org) Dopo che un’insegnante di scuola elementare è stata arrestata per la sua fede nel Falun Gong, i genitori dei suoi studenti hanno presentato una petizione alle autorità per chiedere il suo rilascio. In seguito, i genitori sono stati presi di mira per aver sostenuto una praticante del Falun Gong.
Liu Kai, di 50 anni, è un’insegnante della quarta classe presso la scuola elementare sperimentale di Baishan, nel distretto di Hunjiang, nella provincia dello Jilin. Nel 1997, su raccomandazione dei genitori di uno studente, l’insegnante ha iniziato a praticare il Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo basata sui principi di Verità-Compassione-Tolleranza.
Liu è diventata più coscienziosa sul lavoro e la sua classe si è spesso classificata tra le migliori a livello accademico. Ha anche insegnato ai suoi studenti l’importanza di essere brave persone e non ha mai accettato regali dai loro genitori (nota: in Cina è molto comune che i genitori facciano regali agli insegnanti dei loro figli, in cambio di un trattamento di favore). Ha conquistato la loro fiducia e il loro rispetto.
Il 19 agosto dell’anno scorso Liu è stata arrestata nella sua abitazione da Fan Jialiang e da altri agenti dell’Ufficio per la sicurezza interna di Baishan. Il 12 novembre il suo caso è stato trasmesso alla Procura della contea di Jiangyuan, nella città di Baishan. All’inizio dello scorso mese di aprile il procuratore l’ha rilasciata su cauzione e le ha comunicato di aver raccomandato una condanna a un anno di prigione nei suoi confronti. Al momento in cui scriviamo non è chiaro se Liu sia stata processata.
Dopo aver appreso dell’arresto, i genitori dei suoi studenti hanno firmato una petizione per chiederne l’immediato rilascio e consentirle di insegnare nuovamente ai loro figli. La petizione è stata presentata al procuratore capo della contea di Jiangyuan. Il giorno dopo il funzionaro ha fatto chiamare dai suoi collaboratori tutti i genitori che avevano firmato la petizione, chiedendo loro se avessero firmato volontariamente. Tutti hanno risposto di sì e alcuni di loro hanno richiamato in seguito, esortandolo a rilasciare l’insegnante.
Il 19 aprile 2023 il Comitato per gli affari politici e legali del distretto di Hunjiang (PLAC) ha ordinato al direttore dell’Ufficio per l’istruzione del distretto di Hunjiang di fare pressione sul preside della scuola dove Liu lavorava, affinché raccogliesse informazioni dettagliate sui genitori firmatari della petizione, come ad esempio se lavoravano e chi erano i loro datori di lavoro. Al preside è stato concesso un giorno per completare il compito assegnatogli e presentare le informazioni al PLAC. Secondo gli addetti ai lavori, il PLAC aveva pianificato di monitorare tutti i genitori che avevano sostenuto l’insegnante, praticante del Falun Gong.
Persecuzioni passate
Negli ultimi 24 anni Liu è stata ripetutamente presa di mira per aver sostenuto la sua fede. Nel luglio 1999, dopo l’inizio della persecuzione, si è recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong. È stata arrestata e multata di 2.000 yuan (circa 253 euro) dalla polizia che lavorava al collegamento con la città di Baishan, a Pechino. In seguito, la sua scuola ha spesso limitato la sua libertà personale e il Dipartimento di Polizia di Hongqi, durante le date sensibili (come le riunioni politiche del regime comunista o gli anniversari legati al Falun Gong), l’ha molestata sul posto di lavoro.
Il 23 gennaio 2001 il regime comunista ha inscenato la bufala dell’auto-immolazione in piazza Tienanmen, sostenendo che gli auto-immolatori fossero praticanti del Falun Gong (in realtà nessuno di loro lo era). L’Ufficio per l’educazione di Baishan ha ordinato a tutte le scuole sotto la sua supervisione di diffondere la propaganda ai propri docenti, membri del personale e studenti. Liu ha detto ai suoi studenti che il Falun Gong proibisce l’uccisione, compreso il suicidio. Ha anche sottolineato le numerose lacune della bufala.
Il preside della scuola le ha tolto il posto di insegnante di classe, in seguito ripristinato, e l’ha degradata a lavorare nel negozio di snack dell’istituto. Il preside e il direttore dell’ufficio scolastico hanno continuato a farle pressione affinché rinunciasse alla sua fede.
Nel mese di giugno 2001 Liu è stata arrestata da Geng Lidong e altri agenti del Dipartimento di polizia di Linjiang, nella provincia dello Jilin, per aver distribuito materiale sulla persecuzione del Falun Gong. Le hanno anche estorto più di 10.000 yuan (circa 1.267 euro).
Dopo che è stata rilasciata, 15 giorni dopo, l’Ufficio 610 del distretto di Hunjiang l’ha costretta a partecipare a numerose sessioni di lavaggio del cervello. Ogni volta hanno estorto alla sua scuola molto denaro per coprire le spese di gestione delle sessioni. Gli amministratori scolastici l’hanno incolpata di aver causato loro problemi e l’hanno squalificata più volte dalla richiesta di premi di rendimento.
Nell’ottobre 2001 Liu si è recata a Pechino e ha srotolato uno striscione del Falun Gong in piazza Tiananmen. È stata arrestata dagli agenti della stazione di Qianmen e portata al centro di detenzione distrettuale di Dongcheng, dove ha iniziato uno sciopero della fame, per protesta, ed è stata sottoposta ad alimentazione forzata.
Il 24 gennaio 2001 è stata trasferita nel campo di lavoro femminile di Tiantanghe, a Pechino. Durante la detenzione è stata costretta a subire la propaganda che diffamava il Falun Gong e varie forme di abusi. Una volta è stata privata del sonno per cinque giorni consecutivi e di conseguenza è svenuta. Nel periodo successivo, più di un anno, le è stato concesso di dormire pochissimo ogni notte. A causa della privazione del sonno a lungo termine, l’insegnante ha faticato a rimanere lucida. Per pagare la multa la scuola le ha sospeso 16 mesi di stipendio.
Nel 2008 l’agente Chen Hongchao del Dipartimento di Hongqi ha fatto irruzione nella sua abitazione e le ha confiscato il computer, la videocamera e i libri del Falun Gong. La donna è stata presa di mira in nome del mantenimento della stabilità, in vista dei giochi olimpici di Pechino. Liu è stata condotta nel campo di lavoro femminile di Heizuizi.
Nel 2010 l’Ufficio 610 del distretto di Hunjiang ha ordinato alla sua scuola di mandarla al Centro di educazione legale della città di Changchun, un centro per il lavaggio del cervello sotto mentite spoglie.
Informazioni di contatto del perpetratore:
Chen Zhongzhu, direttore del Comitato per gli affari politici e legali del distretto di Hunjiang (che, in molte occasioni, ha perseguitato i praticanti del Falun Gong): +86-13304493496
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