(Minghui.org) All’inizio del febbraio 2022, quattro praticanti della Falun Dafa, tra cui io e Mei, ci siamo recati in un villaggio remoto per distribuire materiale informativo sulla pratica. Abbiamo iniziato il nostro viaggio verso le 7 di sera.

Quando siamo arrivati al villaggio diversi cani sono corsi verso di noi e hanno iniziato ad abbaiare. Tenendo in mano i volantini della Falun Dafa, ho detto: "Non abbaiate più contro di noi. Vi prego di tornare indietro. Sono qui per salvare i vostri proprietari". Non appena ho agitato le mani, è scaturita una luce bianca brillante che irradiava dai volantini. I cani hanno smesso di abbaiare e alcuni sono corsi a casa.

Ci siamo divisi e abbiamo iniziato a distribuire i volantini in diverse aree del villaggio. Dopo aver finito di distribuirli mi sono avviataverso la macchina. All’improvviso, ho visto Mei camminare frettolosamente verso di me. Ho chiesto: "Che cos’è successo?" Mei ha risposto: "Ti stavo cercando. Non possiamo più tornare in macchina. L’autista (uno dei quattro praticanti che sono venuti con noi) è stato denunciato alla polizia. Sono riuscita ad allontanarmi da loro e sono venuta a cercarti".

In quel momento, ho visto una macchina della polizia venire verso di noi. Non avevamo nessun altro posto dove andare se non verso la montagna. Quando ci siamo voltate, abbiamo visto due cani di grossa taglia che ci seguivano.

Abbiamo preso i volantini rimanenti e goffamente ci siamo trascinate verso le montagne profonde. I due cani ci seguivano ovunque andassimo.

Arrivata la notte eravamo circondate dalla fitta e oscura foresta. Il vento ululava e soffiava nelle montagne. Sia io che Mei ci sentivamo intrappolate e perse. Eravamo esauste e preoccupate perché avevamo camminato per oltre tre ore. Abbiamo chiesto aiuto e protezione al Maestro Li per uscire dalla foresta. Improvvisamente Mei ha detto: "Facciamo in modo che questi due cani ci portino fuori dalle montagne". Ci siamo rivolti ai cani e abbiamo detto: "Siamo intrappolate qui in montagna. Per favore, portateci fuori".

Sembrava che i cani capissero quello che dicevamo. Hanno iniziato a prendere l’iniziativa e hanno iniziato a camminare davanti a noi. Ho dovuto aiutare Mei a camminare perché era molto più anziana di me. Tra l’aria gelida invernale e le forti raffiche di vento cupo, ogni passo era impegnativo e arduo. I due cani hanno notato quanto ci attardavamo e hanno iniziato a giocare e saltare l’uno sull’altro mentre aspettavano che li raggiungessimo. Alla fine, siamo uscite dalle montagne seguendo i due cani. Avevamo ancora circa tre chilometri prima di tornare a casa.

In quel momento, abbiamo visto una macchina che guidava verso di noi e l’autista era il nipote di Mei. Ha detto: "Zia, per favore sali in macchina".

Il nipote di Mei ci ha portato a casa sane e salve. Io e Mei siamo state molto toccate e commosse da come quei due grandi cani ci hanno magicamente portato fuori dalle montagne quella notte. Sapevamo che il Maestro aveva organizzato tutto e ci ha protetto fino a quando non siamo arrivate in salvo. Grazie, Maestro!