Heilongjiang, notizie tardive: Praticante torturata nel campo di lavoro fino a rimanere paralizzata, muore 16 anni dopo

(Minghui.org)

Nome cinese: 高玉杰Nome inglese: Gao YujieSesso: DonnaEtà: 67 anniCittà: JiamusiProvincia: HeilongjiangOccupazione: Ex caricatrice presso la fabbrica di caldaie di JiamusiData del decesso: 6 marzo 2018Data dell’ultimo arresto: 31 luglio 2001Luogo di detenzione più recente: Campo di lavoro forzato di Jiamusi

Gao Yujie

Una residente di Jiamusi, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata torturata fino a rimanere paralizzata mentre era detenuta in un campo di lavoro per la sua fede nel Falun Gong. Dopo essere stata rilasciata Gao Yujie non si è mai ripresa. Di tanto in tanto gli agenti la molestavano ancora a casa, cercando di costringerla a rinunciare alla sua fede. Il 6 marzo 2018 la donna è deceduta all’età di 67 anni.

Gao era una caricatrice presso la fabbrica di caldaie di Jiamusi. Prima di praticare il Falun Gong, soffriva di una grave cardiopatia reumatoide, vertigini, problemi di stomaco, emorroidi, prolasso rettale e molte altre patologie. Pochi mesi dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1995, tutti i suoi sintomi sono scomparsi. Ha detto che non si sentiva più stanca mentre caricava e scaricava oggetti pesanti al lavoro. Finalmente ha potuto godere di una vita senza malattie.

Avendo tratto beneficio dal Falun Gong, Gao non ha mai vacillato nella sua fede, neanche quattro anni dopo, quando il Partito Comunista Cinese ha lanciato una campagna persecutoria a livello nazionale contro questa pratica.

Il 27 luglio 2000 Gao è stata arrestata per aver studiato i libri del Falun Gong con altri praticanti locali. È stata trattenuta per un mese nel centro di detenzione della città di Jiamusi e le sono stati estorti 1.700 yuan (circa 212 euro).

Il 31 luglio 2001, mentre faceva visita a un’amica, Gao è stata seguita dalla polizia e prelevata a casa dell’amica. È stata portata al centro di detenzione di Jiamusi, dove è stata costretta a dormire sul freddo pavimento di cemento. La sua cardiopatia reumatoide si è riacutizzata e aveva difficoltà a camminare.

Diciassette giorni dopo è stata condannata a un anno di lavori forzati e trasferita al campo di lavoro forzato di Jiamusi. Nonostante le sue condizioni, durante tutto il tragitto è stata ammanettata e incatenata.

Le guardie del campo di lavoro hanno costretto Gao a lavorare senza retribuzione, tra cui incollare scatole di carta e smistare semi di soia. Le hanno anche limitato la frequenza e la durata dell’uso della toilette.

Un giorno aveva grosse difficoltà a muovere le gambe, ma tre guardie l’hanno costretta comunque a camminare; da quel momento è diventata disabile. Ciononostante, ogni giorno le guardie la trascinavano dalla cella all’officina per farla lavorare contro la sua volontà. Le hanno anche ordinato di scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. Lei si è rifiutata e le guardie l’hanno punita limitandole l’assunzione di acqua e l’uso del bagno.

Dopo il rilascio, Gao è rimasta paralizzata. Nonostante ciò, la polizia la molestava spesso a casa, cercando di farla rinunciare al Falun Gong. Le sue condizioni sono peggiorate e il 6 marzo 2018 è deceduta.

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