(Minghui.org) Il 20 luglio scorso, in Svizzera, si è tenuto un raduno davanti all’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani per chiedere la fine della persecuzione del Falun Gong che dura ormai da 24 anni. Mauro Poggia, presidente del Consiglio di Stato di Ginevra, e cinque parlamentari di diverse aree sono accorsi per sostenere la manifestazione. Anche l’ACAT-Suisse ha inviato una lettera di sostegno.

I praticanti eseguono gli esercizi della Falun Dafa durante il raduno tenutosi davanti all’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, il 20 luglio, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione in corso in Cina

Una praticante che rappresenta l’Associazione Svizzera della Falun Dafa ha tenuto un discorso e ha ringraziato i membri del Parlamento della regione francofona della Svizzera per il loro continuo sostegno nel corso degli anni e per aver condannato la brutale persecuzione dei praticanti in Cina da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

“Come negli anni precedenti, oggi siamo qui per dire alla gente che non abbiamo dimenticato i praticanti incarcerati illegalmente in Cina da molti anni. Non hanno commesso alcun crimine. Stanno semplicemente seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza insegnati dalla Falun Dafa, e credono nella gentilezza. Che crimine è mai questo? Si sforzano di essere persone migliori, eppure il PCC li rinchiude in prigioni e campi di lavoro, permette ai medici di prelevare i loro organi mentre sono vivi per venderli all’industria dei trapianti. Quanto è malvagia questa cosa! Pertanto, dobbiamo continuare a denunciare tali crimini fino a quando questa straziante persecuzione non avrà fine”.

Presidente del Consiglio di Stato di Ginevra: state risvegliando la nostra coscienza

Mauro Poggia, presidente del Consiglio di Stato di Ginevra, è venuto alla manifestazione per mostrare il suo sostegno alla Falun Dafa

Mauro Poggia, presidente del Consiglio di Stato di Ginevra, è stato a fianco dei praticanti della Falun Dafa per molti anni. Nel suo discorso ha detto: “Dobbiamo applaudire i praticanti della Falun Dafa! Questo è un altro anno in cui i praticanti pacifici sensibilizzano l’opinione pubblica sulle torture in corso e sulla detenzione illegale in Cina dei loro compagni di pratica davanti all’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani”.

“In effetti i diritti umani sono trascurati in tutte le parti del mondo. Tuttavia, per molti anni, voi avete risvegliato le nostre coscienze ricordando al mondo ciò che è accaduto e ciò che sta ancora accadendo in Cina”. “I nuovi funzionari dell’OHCHR stanno già condannando ciò che sta accadendo in Cina, anche perché per 24 anni avete ricordato efficacemente alla gente, anno dopo anno. Se non fosse per la consapevolezza che portate qui con la vostra presenza, l’indifferenza continuerebbe”.

Ha sottolineato: “Continueremo ad andare avanti, a venire qui ogni anno, fino a quando la giustizia non sarà finalmente ristabilita”.

Membro del Consiglio di Stato di Ginevra: vi sostengo pienamente

Christo Ivanov, membro del Consiglio di Stato di Ginevra, è intervenuto alla manifestazione

Christo Ivanov, membro del Consiglio di Stato di Ginevra, ha dichiarato: “È difficile accettare che nel ventunesimo secolo, al di fuori dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, ci siano ancora persone che vengono aggredite, torturate e sottoposte al prelievo di organi. È inconcepibile. Spero che i membri del Consiglio della Commissione per i diritti umani denuncino con forza il PCC per la tortura e il prelievo di organi. Vi sostengo pienamente nella vostra battaglia. Spero che tutto questo finisca presto e che le persone possano continuare a praticare il Falun Gong in pace”.

I membri del Consiglio di Stato di Ginevra André Pfeffer (a destra) e Christo Ivanov (a sinistra) hanno partecipato al raduno dei praticanti della Falun Dafa per informare la popolazione sulle persecuzioni in corso in Cina

Membro del Consiglio di Stato di Neuchâtel: il Falun Gong è pieno di amore, compassione e tolleranza

Clémence Hugo, membro del Consiglio di Stato di Neuchâtel, è intervenuta alla manifestazione

Clémence Hugo, membro del Consiglio di Stato di Neuchâtel, ha fatto un viaggio di quasi due ore in treno fino a Ginevra per partecipare al raduno. Ha dichiarato di essere entusiasta di aver incontrato i praticanti del Falun Gong: “Per me questa pratica è piena di amore, compassione e tolleranza”. Ha inoltre aggiunto: “So che a diverse migliaia di chilometri di distanza, centinaia di migliaia di uomini e donne vengono torturati a morte perché le loro ideologie sono diverse da quelle promosse dal PCC. Sono consapevole che i crimini che avvengono in questi Paesi sono uno shock per la nostra società umana”.

Ha inoltre dichiarato: “Alla fine mi sono reso conto che, incontri come questo di oggi possono aiutare le persone a conoscere queste tragedie, nonostante le pressioni internazionali, questi terribili eventi continuano a verificarsi”.

Per concludere, ha detto: “La mia posizione è chiara: sono con il gruppo di minoranza che è perseguitato. Solidarietà! Non abbiamo altra scelta che rimanere uniti!”

I consiglieri comunali di Ginevra Denis Ruysschaert e Charlotte Meierhofer hanno partecipato alla manifestazione per sostenere i praticanti del Falun Gong

L’ONG Acat Svizzera invia una lettera di sostegno

Bettina Ryser Ndeye, segretaria di Acat Schweiz (Azione dei cristiani per l’abolizione della tortura) ha scritto nella sua lettera: “In questo giorno, 20 luglio 2023, ricordiamo i molti sacrifici dovuti alla politica sbagliata della Cina di perseguitare il Falun Gong. 24 anni fa fino ad oggi, le persone sono state perseguitate, imprigionate, torturate, costrette a fare lavori forzati o uccise per la loro fede nel Falun Gong. Condanniamo questa brutale repressione e altre forme di abuso che hanno portato al prelievo degli organi dai praticanti del Falun Gong e alla loro vendita per l’industria dei trapianti”.

“In questo giorno, 20 luglio, piangiamo anche per le famiglie di queste vittime. Centinaia di migliaia di persone hanno perso genitori, figli, coniugi, parenti, amici, e non sono a conoscenza o conoscono solo frammenti di informazioni sui loro amici e familiari, inoltre non possono esprimere il loro dolore per paura di essere perseguitati”.

La lettera contiene un appello: “In questo giorno 20 luglio, chiediamo alla Cina di fermare la repressione del Falun Gong, di indagare su queste brutalità e di ritenere i perpetratori responsabili delle loro azioni”.

Cos’è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita?

La Falun Dafa (nota anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal signor Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. Questa disciplina spirituale è oggi praticata in oltre 100 tra Paesi e regioni del mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute e del benessere.

Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), ha percepito la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all’ideologia atea del PCC e il 20 luglio 1999 ha emesso l’ordine di sradicare la pratica.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l’Ufficio 610, un’organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare i sistemi di polizia e giudiziario e la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

Negli ultimi 24 anni il sito Minghui ha confermato la morte di migliaia di praticanti a causa della persecuzione, ma si ritiene che il numero reale sia molto più alto. Innumerevoli praticanti sono stati imprigionati e torturati per la loro fede.

Esistono prove concrete del fatto che il PCC autorizza il prelievo di organi dai praticanti detenuti, che vengono uccisi per rifornire l’industria cinese dei trapianti di organi.