(Minghui.org) Nel 1998 ho iniziato a praticare la Falun Dafa. Ho visto che mio marito aveva messo una copia dello Zhuan Falun sopra il suo letto. Quando ho girato la pagina, ho visto che il ritratto del Maestro Li Hongzhi era in un’immagine di Budda. Ho gridato con entusiasmo a mio marito: “Il tuo Maestro è un Budda! Devi metterci il cuore per impararlo”. Ho avuto questo pensiero, e il Maestro Li ha iniziato a prendersi cura di me. A quel tempo praticavo altri tipi di qigong. In seguito il Maestro ha ripulito il mio corpo dalle sostanze nocive provenienti da quelle pratiche malvagie, e io e mio marito abbiamo intrapreso il nostro cammino di coltivazione.

Anche se avevo praticato altri tipi di qigong per diverso tempo, le mie malattie non erano guarite, ma poco dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa sono guarita da tutte le malattie. La felicità che provavo mi faceva sentire leggera, ero così entusiasta che dovunque andassi parlavo alle persone della Fa. La mia esperienza personale ha impressionato anche i miei parenti e amici; così anche molti di loro hanno iniziato a praticare. A quel tempo, ero immersa nella gioia di aver ottenuto la Fa.

La dura realtà della persecuzione

In seguito, con mio grande rammarico, prima ancora che potessi approfondire lo studio della Fa, è iniziata la persecuzione voluta dall’ex leader del Partito Comunista Cinese (PCC), Jiang Zemin. In quel periodo, non sapevo come coltivare e mancavo di razionalità. Nel settembre 2001 ho portato del materiale informativo per chiarire la verità al direttore dell’Ufficio di polizia, originario della mia città natale. Quell’anno sono stata denunciata, arrestata illegalmente e detenuta nel campo di lavoro forzato di Masanjia.

Dopo più di cinque mesi di detenzione, un giorno ho avuto improvvisamente la febbre. Due ore dopo ho iniziato a sputare sangue. Dopo averlo saputo, le guardie si sono spaventate molto. Mi hanno portata all’ospedale dell’Università di Medicina di Shenyang per un controllo, dove mi hanno diagnosticato la tubercolosi. Dopo oltre 20 giorni, temendo il diffondersi della malattia, mi hanno dimessa in libertà provvisoria.

Dopo che sono ritornata a casa mi sono sottoposta ad alcuni esami e, miracolosamente, tutto era nella norma. Sapevo che quei sintomi erano stati davvero una straordinaria manifestazione della Dafa in me. Il Maestro mi aveva protetta.

Il 22 ottobre 2005, mentre parlavo alla gente detlla persecuzione, sono stata arrestata dai poliziotti che mi stavano pedinando. Dopo avermi trattenuta per 13 giorni in un centro di detenzione mi hanno ‘sbattuta’ nel campo di lavoro forzato di Masanjia: 17 mesi dopo sono stata rilasciata.

Il 5 novembre 2014, mentre distribuivo opuscoli della Dafa, gli agenti di polizia mi hanno rintracciata e di nuovo arrestata. Dopo essere stata detenuta illegalmente per 29 mesi in un centro di detenzione, mi hanno portata nella prigione femminile della provincia del Liaoning da dove, dopo solo sette mesi, sono stata rilasciata.

La mia lotta al sentimentalismo

In quel periodo mio marito veniva perseguitato a morte dalle vecchie forze nella forma del karma di malattia. Aveva perso conoscenza ed era in terapia intensiva; la situazione che avrei trovato all’uscita dal carcere era il suo ricovero in ospedale. Quando ho dovuto affrontare le condizioni in cui versava, ero estremamente disperata, non potevo accettare l’inaspettata realtà che mi si parava davanti e separare l’eccitazione per la liberazione dal carcere. Gli amici praticanti, vedendomi in quelle condizioni, hanno cercato di confortarmi; mi raccomandavano di essere razionale ma non riuscivo ad accettare i loro consigli.

Quando ho visto mio marito in quello stato di incoscienza e dipendente dal macchinario per la ventilazione ero sbalordita; i numeri sui monitor tutto intorno mi spaventavano, e in preda al sentimentalismo ho perso i pensieri retti e non sono più riuscita a mantenerli, così mi sono indebolita.

Dopo un periodo di assenza da casa così lungo, quando sono tornata, ho pianto davanti al tavolo dove erano esposti i ritratti del Maestro, gli ho detto: “Maestro! Maestro! Io, tua discepola, ti ho deluso! Cosa dovrei fare? Ti prego, dammi un’altra possibilità, non posso lasciarlo morire! Altrimenti, potrebbe avere un impatto negativo sugli esseri senzienti che abbiamo intorno; i miei parenti e gli amici sono già confusi nei miei confronti, per essere stata imprigionata. Se la situazione dovesse peggiorare, avrebbe un impatto negativo su coloro che hanno appena iniziato a praticare e che conoscono la verità sulla Dafa”.

Guardando in retrospettiva ai miei 20 anni di coltivazione, anche se sbagliavo in continuazione il Maestro ha continuato a proteggermi, altrimenti non sarei potuta tornare a casa dal campo di lavoro. Con l’aiuto del Maestro ho gradualmente riacquistato pensieri retti e la mia fede nel Maestro e nella Dafa si è rafforzata. Grazie all’aiuto di una grande praticante, inviata dal Maestro, ho deciso di superare questa prova e di affrontarla con pensieri retti.

Vedere i miracoli tramite mio marito

Ho iniziato a studiare intensamente la Fa, ma non sono mai riuscita a sopprimere il karma di pensiero e le nozioni sbagliate. Pensavo sempre: “E se mio marito morisse, come dovrei comportarmi?”. Questo pensiero continuava ad affiorare. Avevo paura di perderlo perché dipendevo da lui e il mio sentimentalismo era troppo forte.

Dopo che i praticanti locali sono venuti a conoscenza della mia situazione, si sono uniti per andare a turno in ospedale e inviare pensieri retti per lui. Una praticante trovava ogni giorno articoli di condivisione di esperienze e me li leggeva. Mi incoraggiava a lasciar andare la paura e diceva: “Abbiamo il Maestro e la Dafa qui. Sicuramente annulleremo le predisposizioni malvagie delle vecchie forze”.

Ha anche condiviso con me come avesse usato la sua straordinaria forza di volontà per superare due illusioni del karma di malattia grazie al supporto del Maestro: una era un tumore, l’altra, la tribolazione del karma di malattia del marito. Ha anche condiviso con me come negare le disposizioni delle vecchie forze da ogni nostro pensiero e azione. La sua esperienza mi ha incoraggiata molto. Non appena nella mia mente sorgeva un pensiero negativo, lo eliminavo. Un altro praticante è venuto in terapia intensiva per recitare la Fa a mio marito ad alta voce, in modo da risvegliare la sua coscienza principale.

Il Maestro ha detto:

“Nonostante tutto, il Maestro rifiuta di riconoscerle. E anche voi dovreste rifiutare di riconoscerle. Fate bene le cose con dignità e rettitudine, rifiutatele e rafforzate i vostri pensieri retti. “Io sono un discepolo di Li Hongzhi, io non accetto e non riconosco altre pianificazioni”, allora esse non oseranno farlo, e tutto potrà essere risolto. Se potete realmente fare questo, non soltanto dirlo, ma metterlo in atto, il Maestro starà sicuramente dalla vostra parte”. (Insegnamento della Fa durante la Festa della Lanterna, 2003)

Mio marito ha effettivamente recepito la Fa che questo praticante recitava per lui e la sua coscienza principale si è risvegliata! In quel momento si è ricordato di essere un praticante. Mi ha raccontato tutto questo dopo aver ripreso conoscenza.

Col potere del benevolo Maestro e l’aiuto dei praticanti, dopo oltre 100 giorni molto difficili, io e mio figlio abbiamo portato a casa mio marito. Aveva ancora un tubo per la tracheotomia e uno per il nutrimento. In quei giorni i medici all’ospedale dicevano di non poter più fare nulla per lui.

Dopo essere ritornato a casa anch’io giorno e notte ho ascoltato le lezioni registrate del Maestro. Così mio marito ha iniziato a migliorare molto rapidamente. Una volta gli ho chiesto se volesse che gli togliessi il tubo della tracheotomia, ha fatto cenno di sì e gliel’ho tolto. Poi bisognava curare il taglio alla gola, ma a causa delle condizioni igieniche non ideali in casa, se avesse respirato aria sporca avrebbe potuto infettarsi molto facilmente e questo avrebbe messo in pericolo la sua vita. Così ho deciso di lasciare tutto nelle mani del Maestro. Il taglio è guarito miracolosamente in pochi giorni. Tutto è dipeso dal Maestro, che mi ha dato coraggio e fiducia. Per i medici è stato davvero un miracolo!

Durante le varie fasi della guarigione mio marito era assistito da un infermiere e ne ho approfittato per raccontargli la messa in scena dell’autoimmolazione di piazza Tienanmen, dove una ragazza ‘sopravvissuta’ riusciva ancora a cantare nonostante avesse subito una tracheotomia. L’infermiere dopo aver scoperto la verità ha deciso di abbandonare il PCC.

Dopo che mio marito ha ripreso a parlare, l’ho aiutato a ricordare molte cose del passato che aveva superato. Per esempio: la polizia l’aveva ricattato per decine di migliaia di yuan, e un’altra volta, quando lo cercavano per arrestarlo, non potendo rimanere in casa, era andato a nascondersi da sua sorella. Potevo davvero percepire le difficoltà che aveva affrontato. Il passo successivo sarebbe stato la rimozione del tubo per l’alimentazione. L’opinione del medico era: “Poichè ha perso la capacità di deglutire, per il resto della sua vita dovrà essere alimentato con un sondino”. L’ho aiutato diverse volte a provare, ma non riusciva ancora a deglutire. Secondo il parere del medico, non poteva deglutire perché cadendo il colpo era stato talmente forte da avergli causato un’emorragia intracranica che gli aveva soppresso la capacità di deglutire.

Ma io credevo fermamente che la Dafa fosse straordinaria. Credevo nell’onnipotenza del Maestro e volevo lasciare tutto nelle Sue mani. Improvvisamente, ho ricordato la Fa che i praticanti avevano recitato per lui: “Io sono un discepolo di Li Hongzhi, io non accetto e non riconosco altre pianificazioni ...” (Insegnamento della Fa durante la Festa della Lanterna 2003).

A quel punto tutto mi è stato molto chiaro: quello che era successo a mio marito non era forse frutto delle disposizioni delle vecchie forze malvagie? Questa realtà crudele non era forse mirata a distruggerlo? Sicuramente sarei uscita da questo vicolo cieco e l’avrei negato con fermezza. Ho inviato il pensiero: “Con il Maestro qui, con la Dafa qui, possiamo farcela!”. Poi ho chiesto a mio marito: “Il dottore ha detto che non puoi mangiare da solo, ma tu pensi di poterlo fare?”. Ha risposto a voce alta: “Mangiare è nella natura umana, posso farlo!”. Ero scioccata, non era questo un incoraggiamento del Maestro?! Davanti a tutti i nostri familiari, ha mangiato una ciotola di porridge e ha ingoiato tutti i bocconi senza soffocarsi minimamente. Ero così emozionata da non riuscire a trovare le parole per esprimerlo!

Il medico ha anche detto che mio marito aveva perso la mobilità del lato sinistro del corpo a causa di un ictus. Ho pensato che fosse una logica umana e non l’ho riconosciuta. Quando gli è stato tolto il sondino, gli ho chiesto di provare ad alzarsi. Dopo essersi alzato, prima ancora di riuscire a sedersi, ha chiuso gli occhi, ha abbassato la testa ed è svenuto.

Stavo per chiamare il Maestro, ma non sono riuscita a stare in piedi e sono caduta a terra. Mio marito ha finito per cadere su di me e poi si è svegliato. È stato davvero pericoloso! Mi sono subito guardata dentro e ho trovato la mia mentalità competitiva. Mi sono ricordata di come volessi sempre litigare con mio marito, cosa di cui il male si è approfittato. La sua caduta sarebbe stata molto rischiosa senza la protezione del Maestro e mi sono subito scusata con Lui.

Un giorno mio marito si è seduto e ha iniziato a cantare una canzone di Shen Yun intitolata “Lo scopo della vita”. La sua voce era forte e chiara, come se penetrasse attraverso diversi strati del cosmo. Gli sono venute le lacrime agli occhi e mi ha detto che doveva tornare a casa col Maestro. Anch’io mi sono commossa fino alle lacrime: infine si è risvegliato ed è sopravvissuto alla sua prova!

Vedendo mio marito che dalla condizione di assenza di segni vitali, ansimante e con un ventilatore di ausilio alla respirazione, con una tracheotomia, in terapia intensiva; era passato al tornare di nuovo in casa anche se con dei tubi, la sua coscienza principale che prima vacillava ora era tornata completamente presente. Durante tutti questi giorni e le notti sono arrivata a percepire veramente ciò che dice il Maestro: “La coltivazione dipende da voi, mentre la trasformazione del gong dipende dal maestro”. (Prima Lezione, Zhuan Falun). Ho potuto assistere personalmente all’immensa compassione del Maestro e alla straordinaria natura della Dafa. Solo dopo aver attraversato le tribolazioni ho conosciuto l’immensa grazia salvifica del Maestro!

Il giorno che mio marito ha sceso scale ed è andato camminare i miei vicini, i parenti e i dirigenti della mia azienda erano tutti molto sorpresi. Hanno commentato: “È veramente miracoloso, incredibile, è un miracolo nella storia della medicina!”, e hanno continuato a lodare la Dafa per la sua potente virtù.

Eliminare gli attaccamenti e affrettarsi a salvare le persone

Man mano che mio marito diventava sempre più consapevole ha cominciato a fare gli esercizi. All’inizio resisteva solo per cinque minuti, poi è riuscito a farli per 10. Ogni volta che finiva era madido di sudore, e solo per aver tenuto un po’ le mani sollevate. A volte, quando perdeva fiducia, lo confortavo. “Col Maestro qui, non c’è da avere paura”. Per quanto riguarda il secondo esercizio, è passato da mezz’ora a un’ora. Anche questa conquista è stata molto difficile. Incoraggiato dai praticanti, ha impiegato un anno per finire di recitare lo Zhuan Falun. Nel giro di un anno ha ripreso a uscire per salvare le persone. Anche se parlava solo con poche persone, questo era già un grande passo avanti per lui.

A causa del fatto che mi sono presa cura di lui per molto tempo, ero esausta. Ho avuto un conflitto con mia figlia ed ero così arrabbiata che volevo andarmene di casa e andare a stare dai miei genitori. Inaspettatamente, mio marito, a cui ero molto legata, mi ha gridato: “Se esci da questa casa, non tornare mai più!”. Anche mia figlia mi ha detto: “Lascia che ti dica che in questa famiglia non ci sono beni che ti appartengono. Non ti darei nemmeno un centesimo”. Santo cielo! Non avrei mai potuto immaginare che questi due amati famigliari avrebbero potuto ferirmi così, io gli avevo dato tanto e loro mi trattavano in quel modo. Le parole del Maestro mi hanno risvegliata. Sapevo di essere troppo attaccata ai sentimenti per i miei familiari. La mia ricerca di fare una bella vita è scomparsa all’istante. Non mi sono mai sentita così rilassata. La grazia salvifica del Maestro mi ha commossa fino alle lacrime.

Quando i miei pensieri retti sono diventati forti, volevo andare a salvare le persone. All’inizio sentivo una grande pressione mentale, perché non riuscivo a liberarmi dal pensiero di essere perseguitata. I miei pensieri negativi si affacciavano. Più ci pensavo, più mi sentivo intimorita. Soprattutto per la situazione di mio marito non osavo pensarci oltre. Mi sembrava estremamente doloroso.

Vedendo che mio marito migliorava sempre più, con molta gratitudine pensavo: “Il Maestro può salvare noi, quindi perché io non ho potuto salvare gli esseri senzienti? Poiché erano famigliari del Maestro, erano anche la mia famiglia. Ne ho avuto cura?”. Ho pianto, chiedendo al Maestro di darmi il potere di avere nel cuore solo il pensiero di salvare gli esseri senzienti, di eliminare l’egoismo, di diventare un essere altruista e di affrontare con coraggio ciò che dovevo fare.

Sono passata dall’essere timida e nervosa all’inizio, ad avvicinarmi agli esseri senzienti in modo franco. Ogni volta che facevo un passo avanti la mia xinxing migliorava. Gradualmente, le conversazioni con le persone sono diventate più fluide. Mi sono avvicinata a persone con cui avevo rapporti predestinati, con sincerità e gentilezza. A volte una praticante mi chiedeva: “Li conosci?”. Io rispondevo: “No, non li conosco”. E lei: “Come mai sei stata così cordiale con loro? Pensavo fossero tuoi parenti”. Con cuore altruista, li ho trattati sinceramente come miei familiari, ho salutato tutti coloro che avevano rapporti predestinati con me e ho trasmesso loro la mia sincerità. Anche loro hanno potuto percepire la compassione e la gentilezza del praticante. Un praticante è la speranza di tutti gli esseri nella loro area, non deluderò mai le aspettative del Maestro nei miei confronti.

Dopo essere stata rilasciata dalla prigione, l’indifferenza di parenti e amici e le incomprensioni degli amici praticanti mi hanno ferita molto. Mia sorella, pur sapendo della mia difficile situazione a casa, non me ne ha mai parlato. Quando sono tornata a stare dai miei genitori, cercava di evitarmi. Quando mio marito era ancora in coma, la sua vita era in pericolo ed è stato ricoverato d’urgenza, senza esitare, sono andata nella città di Shenyang per fargli visita. Quando ho tirato fuori 3.000 yuan da dare ai suoi figli, questi si sono commossi fino alle lacrime e hanno detto: “Zia, ci dispiace!”. Ho risposto: “Non vi biasimo, siete vittime delle menzogne. Per questo vostra madre mi ha trattato così, ma tenete presente che vostra zia è una praticante della Dafa; io sono gentile con gli altri, indipendentemente da chi siano, figuriamoci quando si tratta di vostra madre!”.

Avevo anche continui conflitti con altri praticanti. Un giorno una praticante è venuta a casa mia tre volte e ha fatto accuse contro di me senza alcun fondamento, e mi ha persino fatto un torto, dicendo che non valevo nulla. Pensando a come mi guardava dall’alto in basso, mi sono sentita ferita e il mio cuore si è commosso. Ero pervasa da una sensazione di ingiustizia, unita al risentimento e alla convinzione di aver subito un torto. In apparenza quello che era successo non era colpa mia, tuttavia, quando ho incontrato un’altra praticante, mi ha ricordato: “Il Maestro insegna a guardarci dentro in un conflitto”.

Dopo essere tornata a casa ho preso lo Zhuan Falun e ho iniziato a studiare la Fa. Tutto è diventato chiaro: intimamente non mi piaceva essere offesa, volevo solo sentirmi lodare dagli altri, il che derivava dalla vanità, dall’attaccamento all’immagine di sé, dalla mentalità da esibizionista e così via. Quando ho eliminato questi attaccamenti mi sono sentita molto rilassata. Quando questa praticante è tornata a scusarsi con me, abbiamo sorriso entrambe.

La mia xinxing è migliorata costantemente in mezzo ai conflitti. Negli ultimi tre anni, dopo aver finito di prendermi cura di mio marito, sono uscita ogni giorno per chiarire i fatti alle persone e aiutarle a lasciare il PCC. Ho chiesto l’autorizzazione del Maestro per far si che le persone che avevano una relazione predestinata con me venissero a parlarmi. Sono riuscita a risvegliare circa una dozzina di persone e a far sì che alcune decine abbandonassero il PCC. Nel frattempo ho anche continuato a coltivare me stessa. Grazie al Maestro e all’incoraggiamento degli amici praticanti, alla fine del 2021 le persone che ho aiutato a lasciare il PCC in totale sono più di 20.000. Durante questo processo ho capito che chi ha veramente salvato le persone è stato il Maestro.

In questi tre anni, quando ho parlato con le persone, raramente ho ricevuto rifiuti o male parole. Più spesso, quello che ricevevo erano esseri senzienti risvegliati che mostravano il loro apprezzamento. Per esempio, dopo aver parlato a una ragazza di lasciare il PCC, lei ha capito e mi ha fatto un inchino di 90 gradi. Un’altra volta ero in fila per fare il check-out in un negozio di alimentari e davanti a me c’era una signora ben vestita. Le ho detto: “Salve! Lei sembra essere una persona calma, disciplinata e responsabile. Il suo ruolo sembra essere quello di insegnante o di contabile, giusto?” Lei ha risposto: “Sono una contabile. Hai un buon occhio!” Le ho risposto: “Il modo in cui mi guardi mi fa capire che sei molto gentile”. Ha sorriso. Poi le ho parlato di lasciare il Partito. Ha esclamato a gran voce: “Oh, ecco cosa significa lasciare il Partito!” Ha deciso di farlo e mi ha ringraziata ripetutamente.

Una volta ho incontrato un uomo e gli ho parlato di lasciare il PCC. Mi ha detto: “Apprezzo veramente molto voi praticanti. Ho presentato le mie dimissioni all’ufficio del Partito Comunista Cinese (PCC) dopo aver deciso di lasciarlo”. Quando gli ho chiesto con chi avesse parlato, mi ha risposto: “Ho ricevuto un opuscolo informativo. Ora ho le idee chiare”. Mi ha commosso molto. Le persone hanno ancora speranza e ci sono stati tanti casi come questo.

Quando è arrivata la pandemia ho temuto che ci sarebbero state sempre meno opportunità di salvarsi per le persone. Quando la nostra zona era in lockdown, ho parlato con chiunque incontrassi. Ogni giorno, ogni famiglia permetteva a una sola persona di uscire per fare la spesa. Un giorno sono uscita dall’ingresso est, il giorno dopo dall’ingresso ovest. L’intera strada era come una città fantasma, con solo me in bicicletta. Anche se era difficile, non mi sono tirata indietro. Quando gli altri non osavano avvicinarsi, gridavo loro i fatti e che la verità sulla Dafa poteva salvarli. In un mese ho aiutato 97 persone a lasciare il PCC.

Con la protezione del Maestro ho superato grandi tribolazioni sul mio sentiero di coltivazione. Ogni volta che le ricordo non riesco a trattenere le lacrime. Sento profondamente la grazia salvifica del Maestro. La mia gratitudine va oltre ogni descrizione. Avendo il Maestro, mi sento estremamente felice!