(Minghui.org)

Nome cinese: 刘树平Nome inglese: Liu ShupingSesso: FemminaEtà: 67Città: N/AProvincia: TianjinOccupazione: N/AData di morte: 14 giugno 2023Data dell’ultimo arresto: 23 ottobre 2018Luogo di detenzione più recente: Stazione di polizia di Huanghuadian

Il 14 giugno scorso una donna di 67 anni, nativa di Tianjin, è deceduta da sfollata, mettendo fine a decenni di sofferenze nell’ambito della persecuzione del Falun Gong.

Liu Shuping ha attribuito al Falun Gong il merito di averle restituito la salute, ma è stata ripetutamente presa di mira per aver sostenuto la sua fede, dopo che il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione nel luglio 1999. Nel dicembre 2000 è stata condannata a un anno di lavori forzati, ma alla fine è rimasta in prigione per sei anni consecutivi, perché si è rifiutata di rinunciare alla sua fede. Dopo essere stata rilasciata, ha dovuto affrontare continue molestie da parte delle autorità e nel 2018 si è nascosta per evitare ulteriori arresti.

Liu, vivendo lontano da casa, non ha potuto assistere alla nascita del nipote e non ha avuto la possibilità di vedere per l’ultima volta la madre prima che morisse.

Anche i suoi cari hanno sofferto molto. Suo marito, anch’egli praticante del Falun Gong, è stato ripetutamente arrestato. In un’occasione si è fratturato una gamba nel tentativo di sfuggire alla custodia della polizia, saltando da una finestra del secondo piano. Un agente ha esultato per le sue ferite dicendogli: “Non ti alzerai più dal letto per il resto della tua vita!”.

Sua figlia a 11 anni ha dovuto lasciare la scuola (intorno al 2001), dopo che la polizia ha ordinato ai dirigenti scolastici di incitare gli altri studenti a maltrattarla e a isolarla a causa della fede dei suoi genitori nel Falun Gong.

Alla fine del 2002 il padre di Liu ha avuto un’improvvisa patologia cardiovascolare ed è deceduto pochi giorni dopo, perché la polizia non ha mantenuto la promessa di rilasciare la figlia dicendogli che l’avrebbero tenuta in carcere ancora per qualche anno.

Intraprendere il Falun Gong

Liu, residente nel distretto di Wuqing a Tianjin, soffriva di molte malattie, tra cui l’iperostosi del rachide cervicale, l’ernia discale della zona lombare, una grave malattia renale e l’artrite reumatoide.

Le cure mediche non sono servite a nulla e la donna è diventata depressa e nervosa. Un tempo aveva persino perso la voglia di vivere. In seguito, nel 1998, Liu ha iniziato a praticare il Falun Gong, e tutte le sue malattie sono scomparse senza alcun trattamento medico.

Suo marito, il signor Zhang Guangfu, è rimasto stupito dalla guarigione miracolosa della moglie e ha iniziato a praticare anche lui il Falun Gong, liberandosi ben presto dalla sua malattia.

Cinque arresti tra il 1999 e l’inizio del 2000

Tra il 1999 e l’inizio del 2000, dopo l’inizio della persecuzione, Liu e suo marito si sono recati tre volte a Pechino per chiedere giustizia per il Falun Gong. Al terzo viaggio sono stati arrestati e durante la detenzione a Pechino, prima di essere riportati a Tianjian, sono stati picchiati selvaggiamente.

All’inizio del 2000 la stazioni di polizia di Huanghuadian e di Quanzhou di Tianjin hanno arrestato la coppia altre quattro volte.

Nel giugno 2000 quattro agenti di polizia di Quanzhou tra cui Liu Shuxiang, hanno fatto irruzione nella loro abitazione. Liu si è rifiutata di seguirli e loro, per vendetta, ha rimosso la porta di ingresso della sua abitazione.

Da un anno di lavoro forzato a sei anni di reclusione

Il 27 dicembre 2000 Liu è stata arrestata e sottoposta a un anno di lavori forzati nel campo di lavoro femminile di Banqiao. Poiché si è rifiutata di rinunciare alla sua fede, il periodo di detenzione le è stato prolungato di un anno.

Le autorità, invece di rilasciarla al termine del periodo prolungato, le hanno imposto un secondo mandato ai lavori forzati, per una durata di tre anni.

Dato che la donna continuava a rimanere salda nella sua fede, le autorità hanno continuato a prorogare il suo secondo mandato, ed è stata rilasciata solo alla fine del 2006.

Durante i sei anni di detenzione, Liu è stata brutalmente torturata. I dettagli delle torture subite nel campo di lavoro e dei primi cinque arresti sono riportati nel relativo resoconto alla fine di questo articolo.

Ripetutamente molestata dopo il rilascio dal campo di lavoro

Nel 2007 Liu è stata nuovamente arrestata, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong alla gente. Gli agenti di polizia di Quanzhou sono arrivati a bordo di due automobili e l’hanno arrestata per strada. La praticante, mentre veniva portata alla stazione di polizia, ha gridato: “La Falun Dafa è buona! Verità-Compassione-Tolleranza sono buone”.

Nel corso delle quattro ore di interrogatorio al commissariato, gli agenti hanno preso a calci e pugni Liu, che è rimasta calma continuando a chiedere di smettere di perseguitare i praticanti innocenti del Falun Gong come lei. Quel giorno l’hanno rilasciata.

Alle 22:00 del 1° agosto 2011 l’agente Liu Lijun e diverse altre forze di polizia della città di Huanghuadian hanno fatto irruzione nell’abitazione della madre di Liu e hanno gridato nel cortile dell’anziana donna. Due giorni dopo, alle 10:00 del mattino, gli agenti Liu Lijun e Li Shulin si sono ripresentati in casa con una macchina fotografica per cercare di scattare delle foto, ma i suoi familiari li hanno fermati e loro se ne sono andati.

Il 6 novembre 2015 due agenti di polizia di Quanzhou ha fatto irruzione nell’abitazione di Liu per interrogare lei e suo marito sulle denunce penali presentate contro l’ex capo del PCC Jiang Zemin che aveva ordinato la persecuzione del Falun Gong. La figlia, che in quel momento viveva con loro, è rimasta terrorizzata.

Verso mezzogiorno dell’11 novembre 2017 tre agenti di polizia di Huanghuadian hanno bussato alla porta dell’altra residenza della coppia. Zhang, che in quel momento era in casa, si è rifiutato di farli entrare e loro sono andati a molestare la suocera che era allettata.

Il 13 ottobre 2018 Liu è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong, ed è stata rilasciata poche ore dopo perche soffriva di ipertensione arteriosa.

Dieci giorni dopo la polizia l’ha aggredita di nuovo con un gruppo di agenti del dipartimento di Wuqing e della stazione di polizia di Huanghuadian che hanno scavalcato la recinzione della sua abitazione esequestrato sia lei che il marito.

Il valore di pressione arteriosa sistolica di Liu era di 220 mmHg (un valore normale non supera i 120) quindi la polizia per sicurezza ha chiamato un’ambulanza. Sua madre, a quei tempi ottantottenne e allettata, che viveva con lei in quel momento, era terrorizzata.

Zhang non ha nemmeno potuto mettersi le scarpe prima di essere portato al centro di detenzione di Wuqing. La moglie è stata portata da un altro gruppo di agenti all’ospedale di medicina cinese di Wuqing. Poiché il valore della pressione sanguigna di Liu è rimasta alta, il centro di detenzione si è rifiutato di ricoverarla e la polizia di Huanghuadian l’ha rilasciata dietro cauzione di 5.000 yuan (circa 630 euro).

Da allora, la polizia ha continuato a molestarla molte altre volte e alla fine la donna ha dovuto vivere lontano da casa ed è morta senza fissa dimora cinque anni più tardi.

La sofferenza dei suoi familiari

Il 27 dicembre 2000, dopo l’arresto di Liu da parte della polizia, il marito Zhang si è nascosto, ma successivamente è stato arrestato. L’uomo durante la detenzione si è lanciato da una finestra del secondo piano e si è fratturato una gamba, quindi è stato ricatturato. Un medico ha detto che le sue possibilità di guarigione erano scarse. L’agente Yang Shihua ha esultato per le sue ferite dicendogli: “Non ti alzerai più dal letto per il resto della tua vita!”. Zhang dopo le dimissioni dall’ospedale ha continuato a praticare gli esercizi del Falun Gong e in tre settimane è riuscito a camminare. Si è ripreso completamente in un mese.

La figlia della coppia aveva solo 10 anni quando i genitori furono arrestati per la prima volta nel 1999. Nel giugno 2000, dopo un nuovo arresto, la polizia ordinò persino alla scuola della bambina di incitare gli altri bambini a isolarla. La ragazza non resse e ha abbandonò la scuola. Ora che è adulta, persino nella sua abitazione deve tenere tutte le porte chiuse a chiave, altrimenti si sente insicura.

Alla fine del 2002, quando la polizia ha deciso di sottoporre Liu a un secondo periodo di lavori forzati, ha ingannato i genitori facendo credere loro che sarebbe stata presto rilasciata, ma pochi giorni dopo è ritornata comunicando che sarebbe stata detenuta per altri tre anni.

La notizia ha sconvolto il padre di Liu, che è stato colpito da una patologia cardiovascolare ed è deceduto poco dopo. In seguito alla richiesta dei suoi familiari, il campo di lavoro ha concesso a Liu tre giorni di ferie per occuparsi del funerale del padre.

Nel 2010 sua madre è stata costretta a letto e per i successivi otto anni si è affidata alle cure di Liu, ma la praticante ha dovuto nascondersi per evitare di essere arrestata. Successivamente la donna anziana è deceduta, senza poter vedere la figlia per l’ultima volta.

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