(Minghui.org) Dal 20 al 23 luglio, l’Associazione Falun Dafa dell’India ha organizzato per quattro giorni consecutivi la Mostra Internazionale ‘L’Arte di Zhen Shan Ren’ (Verità, Compassione e Tolleranza) alla Jehangir Art Gallery di Mumbai. Venticinque opere d’arte hanno mostrato i benefici della pratica della Dafa, esposto la persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) e raffigurato il grande coraggio dei praticanti di fronte alla brutale aggressività.

Nonostante le forti piogge della stagione monsonica in India, un flusso continuo di persone ha visitato la mostra. Le opere d’arte hanno attirato persone di ogni ceto sociale, tra cui funzionari governativi, artisti, medici, avvocati, giornalisti, celebrità televisive, studenti, insegnanti, turisti e famiglie. La mostra è stata apprezzata dai visitatori giudicandola molto istruttiva, in particolare le storie commoventi di speranza e di coraggio raffigurate nelle opere d’arte.

La mostra D’arte di Zhen Shan Ren al Jehangir Art Gallery di Mumbai

La stazione televisiva Aaj Tak presente alla mostra

Attrice: “Tutto il mondo deve sapere della persecuzione”

L’attrice indiana Suchitra Pillai (a destra) insieme all’attore Manraj Singh Sharma visitano la mostra

Suchitra Pillai, modella e attrice televisiva, è stata portata alle lacrime dai dipinti. Ha detto che le opere sono “incredibili” e che “arrivano dritti al cuore”.

“Il dipinto che raffigurava un orfano mi ha fatto piangere”, ha detto Pillai. “Mi ha fatto pensare alla forza delle persone in questi tristi momenti, e come trovano coraggio dalla propria convinzione e fede. Questo ci dimostra che lo spirito umano può fare qualsiasi cosa ed è al di sopra di tutto. Il mondo intero ha bisogno di conoscere questa persecuzione, per fare in modo che ogni singolo uomo sia in grado di discernere il bene dal male e posizionarsi in una via retta. È questo che i praticanti stanno mostrando all’umanità, e pertanto mi auguro che il vostro sacrificio possa risvegliare gli animi di tutti”.

Ha trovato la persecuzione “scioccante” ed è rimasta sconvolta dal fatto che va avanti da 24 anni: “Come artista, di altro genere, posso rappresentare o ritrarre momenti di vita ispirate ad altre situazioni, per questo motivo trovo aberrante pensare che esseri umani possano nuocere ad altri simili”.

Era accompagnata da un amico, Manraj Singh Sharma, che è anche un attore televisivo. La madre di Sharma pratica la Falun Dafa, quindi ha familiarità con la coltivazione e persecuzione. Con grande convinzione sostiene la fede dei praticanti, e, inoltre, supporta i principi della Dafa come valori che uniscono e ci collegano all’universo.

“Il messaggio di Verità e Compassione pervade la mente e l’anima di molte persone, in modo particolare attraverso l’arte figurativa o la musica. È qualcosa di cui la predisposizione personale gioca un ruolo fondamentale, è il modo consapevole dell’individuo ad aprirsi alla verità. Mi ritengo fortunato che, grazie a mia madre, posso assistere all’evento e capirne la sua vera essenza, privo dello strato illusorio e falso che gravava sulla mia mente”, ha detto.

Sharma, ha anche ammirato il coraggio dei praticanti in Cina e si augura che altre persone si uniscano presto per fermare la persecuzione: “I praticanti sono abbastanza coraggiosi da prendere una posizione netta. La persecuzione è ancora in corso e sono convinto che attraverso questi eventi possiamo diffondere maggiore consapevolezza e fermare queste atrocità”.

“Un piccolo passo può compiere un grande cambiamento”

La modella e attrice Andrea Kevichusa (prima a destra) con amici e praticanti della Falun Dafa alla mostra

Andrea Kevichusa è una modella e attrice del nord-est dell’India. Ha visitato la mostra e si è commossa quando ha visto, infuso da molti dipinti, la raffigurazione del bene contro il male. “La prima parola che mi viene in mente è giustizia… Giustizia per coloro che vengono perseguitati semplicemente per le loro convinzioni e praticano Verità, Compassione e Tolleranza “, ha detto.

Ha mostrato grande riconoscenza per l’invito a partecipare alla mostra, in quanto ha avuto l’occasione di acquisire informazioni importanti su un problema di attualità di livello mondiale: “Sono contenta che questa galleria abbia organizzato questa mostra perché un piccolo passo può fare un grande cambiamento”.

Monk: “Verità, Compassione e Tolleranza sono il modo per andare avanti”

Un monaco osserva le opere

Diversi monaci hanno partecipato alla mostra artistica. Uno ha detto di essere felice di incontrare la Falun Dafa sotto forma di belle arti: “Alcuni nostri monaci hanno incontrato i praticanti della Falun Dafa quattro o cinque anni fa, a Bodh Gaya. Posso sinceramente dirvi che stimo la Falun Dafa poiché si basa sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza”.

“Sono rattristato nell’apprendere come il governo comunista cinese stia perseguitando i praticanti della Falun Dafa. Questa pratica dovrebbe essere introdotta in una città frenetica come Mumbai, in quanto è un luogo in cui le persone ne hanno più bisogno. Così facendo la società cambierà, le singole persone cambieranno e le loro vite saranno gradevoli, pacifiche, compassionevoli e tolleranti. Saranno ispirati a vivere una vita sincera”.

Scienziato in pensione: “È scioccante vedere come il Partito Comunista Cinese stia perseguitando i praticanti della Falun Dafa”

Il signor Manjunath, uno scienziato in pensione del Centro atomico di Bhabha, in visita alla mostra

Manjunath, uno scienziato in pensione del Bhabha Atomic Centre, vive a Mumbai da 65 anni. È anche un artista teatrale che canta e recita, e come collega artista, rispetta quelle che ha definito le brillanti espressioni dello spirito umano espresse da artisti. “Una volta che vedrai i dipinti della Falun Dafa, sentirai quanto è coraggioso un essere umano, nel momento in cui rende noto il potere di dichiararsi per ciò che rappresenta, ogni volta che viene perseguitato”, ha detto.

Ha anche commentato come i dipinti illustrino la fede incrollabile dei praticanti, nonostante la persecuzione: “È scioccante vedere come il Partito Comunista Cinese stia perseguitando i praticanti della Falun Dafa. I dipinti sono belli, chiari e consolidati nella fede. Con la fede, potete affrontare qualsiasi persecuzione e allo steso tempo, con rettitudine, indicare a tutti la via della salvezza”.

Turista tedesco: “Questo è un vero evento storico. Non si tratta solo di arte”

Nina dalla Germania, ascolta l’introduzione delle opere d’arte

Una turista tedesca, Nina, ha detto di aver visitato la mostra perché è interessata all’arte. Quando ha appreso la verità rivelata nelle opere, si è commossa fino alle lacrime quando ha capito che rappresentavano eventi reali. “Questo è un vero evento storico. Non si tratta solo di arte, ma utilizzano l’arte come mezzo di comunicazione per diffondere la verità. Non ho mai sentito parlare della persecuzione, ma adesso, grazie alla rassegna d’arte, sono consapevole”.

Nina ha detto che spera che tante persone contribuiranno a sensibilizzare sulla persecuzione dopo aver visto i dipinti: “Sono sconvolta dal fatto che la persecuzione sia ancora in corso e non ho davvero parole per esprimerlo. Ho pensato che la società umana fosse più sviluppata e più istruita, ma come possiamo osservare questi crimini stanno ancora accadendo”.

Attore: “I dipinti sembrano vivi”

L’attore televisivo indiano Sandeep Gaikwad

Sandeep Gaikwad è un attore televisivo che lavora nell’industria cinematografica locale in lingua marathi. Ha detto che la mostra era “bellissima” e ha provato affetto per la sofferenza dei praticanti. “È davvero triste che i sostenitori di una pratica così bella e buona siano stati perseguitati negli ultimi 24 anni. Sono molto ispirato da tutti i dipinti, principalmente perché i praticanti non hanno rinunciato alla loro fede e continuano a convalidare la Dafa, nonostante una persecuzione così grave. Questo ci mostra un livello più elevato di tolleranza”.

Gaikwad, ha constatato che un crescendo di persone nel mondo sta avvicinandosi alla pratica della Falun Dafa e ai motivi della sua persecuzione, nonostante l’insabbiamento del PCC: “Ormai, i trucchi, le bugie e le ingerenze del regime comunista non riescono più a reprimere la verità sulla persecuzione, e alla fine tutto sta emergendo con una forza ancora più grande. È nostro dovere diffondere ulteriormente questo messaggio”.

Direttore generale: “Il PCC dovrebbe essere condannato”

Jagesh Somkhwar (primo a destra), vice direttore generale della produzione presso Oil and Natural Gas Corporation partecipa alla mostra

Jagesh Somkhwar, vice direttore generale della produzione presso la Oil and Natural Gas Corporation (ONGC) ha criticato il trattamento disumano dei praticanti in Cina da parte del PCC. “Sono molto scioccato nell’apprendere di questa persecuzione. I dipinti raffigurano, anche, le crudeltà commesse a discapito di donne e bambini. Il tipo di tortura compiuto nei confronti dei praticanti della Falun Dafa è inammissibile”, ha detto.

Ha assicurato di rispettare e sostenere i praticanti per “creare una buona armonia nella società per una coesistenza pacifica”, in quanto “la convivenza pacifica è molto importante per l’umanità”. Spera che i praticanti in Cina un giorno saranno in grado di praticare liberamente.

Avvocato: “I dipinti diffondono tanta luce”

L’avvocato Jayesh Minde alla mostra

Jayesh Minde, si è commosso dal messaggio intrinseco dei dipinti. “Adoro i dipinti, emanano una potente luce”, ha detto. Ha anche spiegato che poteva “avvertire il dolore dei praticanti della Falun Dafa” attraverso la loro arte. “Questa è la prima volta che ne sento parlare e sono completamente scosso, dal profondo del mio cuore, per le difficoltà sopportate da persone innocenti in Cina. Sono felice di assistere a questo importante evento e lieto di aver imparato qualcosa di nuovo. Auguro tutto il meglio ai praticanti della Falun Dafa”, ha detto.