(Minghui.org) Il 25 luglio scorso si è aperta presso l’Higashi-hiroshima City Museum of Art nella Prefettura di Hiroshima, in Giappone, la mostra di poster “Stop al prelievo di organi da persone ancora in vita da parte del PCC”. L’evento, ospitato dalla rete SMG (Stop al genocidio medico - Society for the Study of Organ Transplantation in China), ha esposto il prelievo di organi da persone ancora in vita, perpetrato dal Partito Comunista Cinese (PCC) nei confronti dei praticanti della Falun Dafa. I membri dell’Assemblea e della Camera dei Rappresentanti (Dieta Nazionale) hanno partecipato e tenuto discorsi di apertura. Essi sperano che un numero maggiore di persone venga a conoscenza di queste gravi violazioni dei diritti umani e che collabori per porvi fine.

Il 25 luglio scorso è stata inaugurata la mostra di poster “Stop al prelievo di organi da persone ancora in vita da parte del PCC”, presso l’Higashi-hiroshima City Museum of Art nella Prefettura di Hiroshima, in Giappone

Il deputato Ishibashi Rintaro (a sinistra), il membro dell’Assemblea della Prefettura di Hiroshima Takehara Tetsu (al centro) e il membro dell’Assemblea della città di Higashi-hiroshima Ochiumi Naoya (a destra) hanno tenuto i discorsi della cerimonia di apertura

Le personalità condannano il prelievo forzato di organi da parte del PCC

Durante la cerimonia di apertura Ishibashi Rintaro, membro della Camera dei Rappresentanti dell’Assemblea Nazionale e vice rappresentante dell’Assemblea locale di tutto il Giappone della Rete SMG (Stop al genocidio medico - Society for the Study of Organ Transplantation in China), ha tenuto un discorso di apertura in qualità di sponsor della mostra.

Ishibashi ha affermato che lo scopo della mostra di poster è quello di fermare i crimini del prelievo e trapianto di organi in Cina. Le vittime principali sono i praticanti della Falun Dafa, gli Uiguri, i Tibetani e altri gruppi. Il PCC li tratta come criminali ed esegue il prelievo dei loro organi quando sono ancora in vita.

“Noi SMG non permetteremo mai che ciò accada”, ha dichiarato Ishibashi. “Ma il problema attuale è che, sebbene le violazioni dei diritti umani da parte del PCC siano diventate una questione di grande preoccupazione, in Giappone molte persone non hanno ancora sufficienti opportunità di venirne a conoscenza. Questa mostra di poster è di fondamentale importanza e permette a molti giapponesi di comprendere i fatti del prelievo di organi da parte del PCC”.

Ha aggiunto che un altro scopo è quello di sollecitare il governo giapponese a emanare al più presto leggi sui trapianti all’estero. È importante anche sensibilizzare, su questo tema, la comunità medica e il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare.

Il consigliere Takehara Tetsu, membro dell’Assemblea della Prefettura di Hiroshima, nel suo discorso ha affermato che avrebbe condiviso la verità con tutti. “Dopo aver visto queste opere d’arte, il mio cuore è molto pesante e sono più consapevole della nostra grande responsabilità. Penso che questa sia un’opportunità per sentire il peso della mia consapevolezza, e lo posso percepire osservando queste opere oggi”, ha detto Takehara.

Il consigliere Ochiumi Naoya, membro dell’assemblea della città di Higashi-hiroshima, ha detto nel suo discorso di essere rimasto turbato quando ha visto la ferita rappresentata dal simbolo della moneta sul manifesto: “Come giapponese, non sapevo che il PCC esegue il prelivo di organi da praticanti della Falun Dafa ancora in vita. Spero che attraverso la mostra di poster, più persone vengano a conoscenza di questo problema”.

“Questo è omicidio”

Le 30 opere d’arte esposte sono i progetti vincitori selezionati tra 1049 proposte provenienti da 70 Paesi. Attraverso diverse tecniche e forme artistiche, le opere raccontano come il PCC uccida i praticanti della Falun Dafa per i loro organi e promuova l’industria del prelievo di organi, da cui ricava enormi profitti. Le persone che hanno visto le opere sono rimaste particolarmente turbate nel conoscere queste brutalità.

Il consigliere Yamada Manabu, membro dell’Assemblea cittadina di Higashi-hiroshima

Il giorno dell’inaugurazione il consigliere Yamada Manabu, membro dell’assemblea cittadina di Higashi-hiroshima, ha portato la sua famiglia a vedere la mostra. “È stata una rara opportunità, per conoscere la reale situazione in Cina. È incredibile che persone gentili e innocenti siano trattate in modo così crudele”, ha detto. “Questo è omicidio! Dobbiamo fare del nostro meglio per farlo sapere a più persone”.

Hayashi Tomiyo ha incoraggiato i praticanti a continuare a impegnarsi

Hayashi Tomiyo, residente a Higashi-hiroshima, ha dichiarato: “Vedere queste opere mi ha fatto rabbrividire. È orribile pensare che ci possano essere giapponesi che ordinano organi senza sapere la verità”. Ha aggiunto: “Per favore, continuate il vostro lavoro”.

La mostra sarà esposta a Hiroshima Est (Higashi-hiroshima) dal 25 al 30 luglio, prima di proseguire, dal 3 al 6 agosto, al Centro culturale del rione Nishi di Hiroshima Ovest.

Scenario: Cos’è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal signor Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in oltre 100, tra Paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendo la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all’ideologia atea del PCC, ha emesso l’ordine di perseguitare il Falun Gong.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l’Ufficio 610, un’organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare la polizia ed il sistema giudiziario, la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

Negli ultimi 24 anni il sito Minghui ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinato il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l’industria cinese dei trapianti in forte espansione.