(Minghui.org) Nello scorso mese di maggio una donna, residente a Shijiazhuang nella provincia dell’Hebei, è stata condannata a quattro anni per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 12 settembre dell’anno scorso Rong Xiuzhen, di circa 55 anni, è stata arrestata a casa della figlia, residente a Kunming, nella provincia dello Yunnan. Il mese precedente aveva programmato di tornare a Shijiazhuang dopo aver fatto visita alla giovane coppia e al loro figlio in età da asilo, ma il suo volo è stato cancellato a causa dell’insorgere della pandemia di COVID-19.
Gli agenti della stazione di Yiliu, nella città di Kunming, hanno portato Rong al primo centro di detenzione del distretto di Panlong, dove probabilmente è tuttora detenuta.
Il tribunale distrettuale di Wuhua nella città di Kunming aveva inizialmente fissato un’udienza per il 10 febbraio scorso, ma l’ha rinviata un giorno prima della data prevista. In seguito, il tribunale ha lavorato fianco a fianco con la polizia, cercando di impedire all’avvocato della donna di difendere la sua innocenza in tribunale.
Non è chiaro quando si sia svolta la nuova udienza e se l’avvocato vi abbia potuto partecipare. Nel mese di maggio i familiari di Rong hanno saputo che è stata condannata a quattro anni di prigione.
Precedenti tre anni di detenzione senza motivi legali
Nel 1999 Rong ha iniziato a praticare il Falun Gong e attribuisce a questa pratica il merito di averla aiutata a trovare pace e gioia nella sua vita, nonostante le difficoltà. Una notte dell’aprile 2006 suo marito è improvvisamente deceduto, a causa di un ictus, cinque mesi prima che la loro figlia iniziasse il college. Rong ha lavorato duramente e ha aiutato la figlia a iniziare senza problemi gli studi universitari. È stato il Falun Gong a darle la forza di andare avanti.
Il 4 luglio 2008, alla fine del secondo anno di studi della figlia, Rong è stata arrestata dall’istruttore Xue Jianjun e dai suoi subordinati della stazione di polizia in via Jian’an. Gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e l’hanno portata al primo centro di detenzione della città di Shijiazhuang. È stata trattenuta per tre anni e, il 3 luglio 2011, è stata rilasciata. Secondo la figlia, dopo l’arresto della madre si sono tenute tre udienze in tribunale, ma alla famiglia non è mai stato detto se fosse stata condannata.
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