(Minghui.org) Dal 21 al 24 luglio scorso, i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una serie di attività nella capitale italiana, Roma, per protestare contro la persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) che perdura da 24 anni. Le persone consapevoli della persecuzione hanno espresso solidarietà e sostegno ai praticanti.

I praticanti hanno protestato pacificamente davanti all’Ambasciata cinese a Roma il 21 luglio

Roma è il centro politico, economico e culturale dell’Italia. È anche un’antica città storica e culturale di fama mondiale, un centro storico della civiltà mediterranea e il luogo di nascita della civiltà romana. La città è nota per il Colosseo romano e Piazza Venezia. Le maestose rovine mostrano la magnificenza dell’Impero Romano.

Alle 9:00 del 21 luglio, i praticanti hanno tenuto una protesta pacifica fuori dall’Ambasciata cinese a Roma e hanno raccontato alla gente la brutale persecuzione del PCC che perdura da 24 anni. Hanno invitato le persone a seguire la propria coscienza e a lavorare insieme per porre fine alla persecuzione.

Il rappresentante dell’Associazione della Falun Dafa italiana ha tenuto un discorso e ha chiesto al PCC di porre immediatamente fine alla persecuzione.

I praticanti hanno fatto gli esercizi della Falun Dafa presso il Giardino degli Aranci il 22 luglio

La mattina del 22 luglio, i praticanti hanno fatto gli esercizi nel Giardino degli Aranci, che si trova su una collina nel centro di Roma. Da lì si può vedere il fiume Tevere. La musica rilassante degli esercizi e i movimenti lenti e aggraziati dei praticanti hanno attirato molti turisti.

I praticanti hanno eseguito gli esercizi sulla Via dei Fori Imperiali il 22 luglio

Nel pomeriggio e in tarda serata, i praticanti hanno fatto gli esercizi sulla famosa Via dei Fori Imperiali che collega il Colosseo e Piazza Venezia. Hanno raccontato alla gente cos’è la Falun Dafa e come il PCC la perseguita, oltre al suo maggior crimine di prelevare forzatamente organi dai praticanti a scopo di lucro. Alcuni passanti si sono fermati a scattare foto con i loro cellulari, mentre altri si sono fermati davanti ai tabelloni e hanno letto attentamente le informazioni.

Un’anziana donna italiana ha detto: “Penso che siate davvero coraggiosi. Di fronte a una tale persecuzione, vi battete in modo pacifico e razionale per difendere i vostri diritti”.

Turista spagnola: queste azioni malvagie dovrebbero essere rese pubbliche

I praticanti hanno tenuto una veglia a lume di candela in serata per commemorare i praticanti torturati a morte in Cina.

Una donna legge il volantino dopo essere stata attirata dalla veglia a lume di candela

Una turista spagnola si è fermata a guardare la veglia a lume di candela dei praticanti. Dopo aver letto attentamente il volantino, ha detto: “È scioccante che cose così crudeli accadano ancora oggi nel mondo. Queste azioni malvagie dovrebbero essere rese pubbliche”.

Il 24 luglio, in Largo Giovanni XXIII, si è svolta una pratica di gruppo e un’attività di informazione sulle persecuzioni

I praticanti si sono recati in Largo Giovanni XXIII il 24 luglio. Il luogo si trova tra Castel Sant’Angelo e il Vaticano, un’area strettamente pedonale. C’era un flusso infinito di turisti provenienti da tutto il mondo. Alcuni praticanti hanno mostrato gli esercizi, mentre altri hanno presentato la Falun Dafa e hanno raccontato la persecuzione del PCC.

Cos’è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita?

La Falun Dafa (nota anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico da Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. Questa disciplina spirituale è oggi praticata in oltre 100 tra Paesi e regioni del mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute e della moralità.

Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), ha percepito la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all’ideologia atea del PCC e il 20 luglio 1999 ha emesso un ordine per sradicare la pratica.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l’Ufficio 610, un’organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare i sistemi di polizia e giudiziario e la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

Negli ultimi 24 anni Minghui ha confermato la morte di migliaia di praticanti a causa della persecuzione. Si ritiene che il numero reale sia molto più alto. Innumerevoli praticanti sono stati imprigionati e torturati per la loro fede.

Esistono prove concrete del fatto che il PCC autorizza il prelievo di organi dai praticanti detenuti, che vengono uccisi per rifornire l’industria cinese dei trapianti di organi in forte espansione.