(Minghui.org) Una residente della città di Xichang, nella provincia del Sichuan, ha trascorso gli ultimi mesi della sua condanna a quattro anni di carcere in ospedale, poiché le autorità non hanno mai approvato la sua richiesta di libertà condizionata, nonostante la diagnosi di ictus. Quando la signora Luo Mingchun, un tempo sana ed energica, è stata finalmente rilasciata il 12 agosto scorso, era diventata una persona fragile, aveva il viso pallido, un’andatura instabile e la mano sinistra troppo debole per sollevare o sorreggere oggetti.

Invece di permettere al figlio di andare a prenderla in ospedale, altre sei persone di varie agenzie, tra cui il Comitato per gli affari politici e legali della città di Xichang, il Dipartimento di polizia e il governo del villaggio locale di Luo, hanno cercato di portarla in un ufficio governativo per una detenzione prolungata, ma hanno dovuto cedere di fronte alle sue forti proteste.

Luo è stata arrestata nel 2019 a causa della sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese. La donna attribuisce alla pratica il merito di averla fatta uscire dalla depressione e di aver curato la pielonefrite (infezione batterica che causa l’infiammazione dei reni), ma è diventata un bersaglio della persecuzione del governo.

Il 9 dicembre 2020 il tribunale della città di Xichang l’ha condannata a quattro anni di carcere e il 2 marzo 2021 il tribunale intermedio della prefettura autonoma di Liangshan Yi ha respinto il suo appello.

Luo ha scontato la maggior parte della sua pena nel centro di detenzione della città di Xichang, prima di essere trasferita, il 10 aprile scorso, nel secondo reparto del carcere femminile della provincia del Sichuan, nella città di Chengdu. Lo scorso anno ha sofferto di pressione arteriosa molto alta, ma il centro di detenzione non ha mai informato la famiglia del suo stato di salute e ha continuato a tenerla in custodia. Dopo il trasferimento in carcere le sue condizioni di salute hanno continuato a peggiorare e le è stato diagnosticato un ictus.

L’arresto, l’incriminazione, il processo e la condanna della praticante sono stati ampiamente documentati. Il resto dell’articolo si concentra sul suo calvario in carcere.

Maltrattamenti all’arrivo in carcere

Il 10 aprile di quest’anno Yang Yong, direttore del centro di detenzione della città di Xichang, ha condotto Luo al carcere femminile della provincia del Sichuan insieme a tre guardie (tra cui Song Jianping e Jiang Amu).

Durante l’esame fisico richiesto al momento dell’ammissione è emerso che Luo soffriva di ipertensione arteriosa (con una pressione sistolica superiore a 180 mmHg, mentre il range normale è di 120 o meno), diabete e insufficienza cardiaca. Le guardie hanno imposto alle detenute di somministrarle altri farmaci per l’ipertensione e lper il controllo della glicemia, senza il suo consenso.

Luo praticava la meditazione del Falun Gong e le detenute l’hanno aggredita ferendole le gambe e costretta ogni giorno a sedersi su un piccolo sgabello dalle 6:00 del mattino alle 17:00, tranne durante i pasti. L’hanno anche costretta a guardare video che diffamavano il Falun Gong e il suo fondatore.

Rappresentazione della tortura: Seduta su un piccolo sgabello

Le guardie non hanno permesso a Luo di utilizzare alcun prodotto di prima necessità e le hanno persino ordinato di consegnare la carta igienica che aveva portato in carcere dal centro di detenzione. La donna si è rifiutata di obbedire, ma ben presto ha finito la carta igienica. Lo stesso giorno dell’ingresso in carcere ha avuto la dissenteria e si è sporcata la biancheria intima. Le detenute incaricate di sorvegliarla non le hanno permesso di cambiarsi per diversi giorni. Le hanno anche detto che doveva chiedere il permesso alle autorità carcerarie per acquistare i beni di prima necessità, ma prima avrebbe dovuto rinunciare al Falun Gong.

Il 12 aprile scorso la guardia Li Junfang, responsabile della persecuzione dei praticanti del Falun Gong nella Seconda Circoscrizione, si è recata nella cella di Luo e l’ha minacciata di colpirla con un manganello elettrico e di spruzzarla con lo spray al peperoncino per costringerla a scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong, e si è vantata di aver persino convinto un’altra prigioniera, la signora Chen Baoqiong di 89 anni, a rinunciare al Falun Gong e a fare i lavori forzati.

Non è chiaro se Luo abbia scritto le dichiarazioni richieste.

Visite alla famiglia negate

Una guardia carceraria ha chiamato i genitori di Luo nel pomeriggio del suo ingresso in prigione e li ha informati delle patologie scoperte durante l’esame fisico. Questi hanno esortato la prigione a respingere la sua ammissione in carcere, per evitare responsabilità nel caso le fosse successo qualcosa, ma la guardia non è stata d’accordo.

Pochi giorni dopo la coppia di anziani ha inviato una richiesta alla Divisione Affari Penitenziari e alla Seconda Circoscrizione per ottenere il rilascio della figlia in libertà vigilata, ma il carcere non ha mai risposto.

All’inizio di maggio i genitori della praticante hanno inviato nuovamente la richiesta di libertà vigilata ai due dipartimenti menzionati all’interno del carcere, nonché all’Ufficio dell’amministrazione penitenziaria della provincia del Sichuan e a un’altra agenzia governativa competente.

La coppia non ha ricevuto alcuna risposta, ma il 5 giugno Luo è stata portata all’ospedale centrale dell’amministrazione penitenziaria della provincia del Sichuan (situato nella contea di Jintang, nella città di Chengdu e noto ai locali come ospedale della prigione di Jintang).

Il 13 giugno i genitori di Luo si sono recati dalla città di Xichang al carcere femminile della provincia del Sichuan, ma la loro richiesta di visitarla è stata respinta. Solo il giorno successivo, quando il suo avvocato si è recato in ospedale, è stato permesso loro di vederla. Questo caso solleva preoccupazioni sul trattamento delle detenute e sulla mancanza di accesso alla giustizia da parte delle loro famiglie

Diagnosi di ictus

La guardia Li Junfang e il capo del dipartimento carcerario per l’educazione Liao Qunfang hanno prelevato Luo dall’ospedale Jintang il 16 giugno, nonostante l’obiezione del suo medico e la pressione sanguigna e i livelli di zucchero nel sangue fossero ancora instabili. Li e Liao erano ansiosi di riportarla in prigione perché il superiore avrebbe ispezionato la prigione per vedere quanto avessero trasformato i praticanti del Falun Gong.

Il 21 giugno Li e Liao hanno costretto Luo a leggere dichiarazioni di carattere propagandistico che diffamavano il Falun Gong e il suo fondatore, come parte del processo di ispezione. Luo ha pianto mentre leggeva la propaganda e dopo è quasi svenuta perché sapeva che non c’era nulla di male nel Falun Gong.

Per “rafforzare” il “risultato della trasformazione”, Li e Liao hanno ulteriormente costretto Luo a scrivere appunti diffamatori sul Falun Gong e sul suo fondatore. A causa della tremenda pressione, non riusciva ad addormentarsi la notte e si sentiva uno zombie.

Nella prigione, a partire dal 25 giugno, è stato ordinato a Luo di fare anche i lavori forzati, nonostante la sua salute cagionevole. Il 5 luglio ha iniziato a soffrire di vertigini e la sua pressione arteriosa era di circa 190 mmHg. Le guardie le hanno somministrato dei farmaci che l’hanno resa così debole da non avere abbastanza forza da usare un tagliaunghie. Il 7 luglio non riusciva più a prendere in mano un panino al vapore e ha iniziato a sbavare.

Il medico dell’ospedale della prigione che l’ha visitata ha detto che il farmaco per l’ipertensione (Reserpina) che le era stato somministrato poteva averle causato una carenza di potassio e sodio. Nonostante l’uso di altri farmaci per contrastare gli effetti collaterali, i sintomi della donna non sono diminuiti.

Il 10 luglio Luo è stata visitata nuovamente all’ospedale della prigione, dove le è stato diagnosticato un infarto cerebrale. È stata quindi portata direttamente all’ospedale Jintang, dove i medici hanno confermato la diagnosi di ictus e la paralisi di un lato del corpo.

Il 17 luglio le guardie si sono recate all’ospedale Jintang per verificare se fosse ancora salda nella sua fede. La donna ha detto che non vi avrebbe mai rinunciato e li ha accusati di perseguitare persone innocenti come lei. La prigione ha proibito all’ospedale di mostrare a Luo le sue cartelle cliniche. Anche dopo essere stata dimessa il 12 agosto, non le è mai stata consegnata la sua cartella clinica.

Articoli correlati:

Sichuan Woman Still Incarcerated for Her Faith Despite Severe Heart Condition and High Blood Pressure

Sichuan Woman Continues Seeking Justice Against Wrongful Sentence for Practicing Falun Gong

Sichuan: La mozione di cinque residentiper riconsiderare le loro pene detentive è stata accolta dal tribunale intermedio

Sichuan Woman Not Allowed to Appeal Wrongful Sentence Against Her Faith

Xichang: Donna condannata a quattro anni, subisce tortura per impiccagione nel centro di detenzione

Sichuan: Sette residenti condannati al carcere, famiglie in difficoltà

Six Falun Gong Practitioners and One Spouse Stand Trial

Four Sichuan Residents Indicted for Their Faith, File Appeals to Have Cases Dropped

Sichuan: Sei praticanti del Falun Gong e il marito di una praticante sotto processo

Sixty-four Falun Gong Practitioners Arrested in Two Weeks in Sichuan Province

Ms. Luo Mingchun Arrested and Facing Prosecution

Sichuan Residents Seeking Justice for Wrongful Sentences