(Minghui.org) Li Yanchun, presidente di ospedale in pensione di 70 anni, della città di Qinhuangdao nella provincia dell’Hebei, è stato costretto a svolgere lavori intensivi e non retribuiti in prigione, mentre sta scontando una condanna a sette anni e mezzo per aver praticato il Falun Gong, una disciplina per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Nel primo reparto della prigione nº 5 della città di Tangshan, nella provincia dell’Hebei, Li viene costretto a confezionare vestiti, per almeno 12 ore al giorno, sette giorni su sette. La domenica mattina la prigione non fornisce mai la colazione e, a causa della sua età e dell’intenso lavoro, Li è spesso esausto. Ha chiesto di sottoporsi a un esame fisico a proprie spese, ma il capo reparto Liu ha respinto l’istanza e ha continuato a costringerlo a svolgere la stessa quantità di lavoro ogni giorno.

Li Yanchun

Il 25 novembre 2018 Li e sua moglie, Pei Yuxian, oncologa pluripremiata di 69 anni, sono stati arrestati dopo essere stati denunciati per aver distribuito calendari con informazioni sul Falun Gong. Entrambi sono stati interrogati per oltre sei ore.

In seguito gli agenti hanno portato i coniugi nella loro abitazione e hanno messo a soqquadro l’appartamento. Quando Li ha opposto resistenza, gli agenti lo hanno schiaffeggiato, facendogli sanguinare la bocca, e lo hanno costretto a inginocchiarsi con le mani ammanettate dietro la schiena.

Mentre l’uomo è stato rilasciato su cauzione dopo 20 ore, a causa dell’ipertensione, Pei è stata mandata al centro di detenzione della città di Qinhuangdao.

Il 31 maggio 2019 sono comparsi entrambi davanti al giudice della contea di Changli. I libri sul Falun Gong, il computer, la stampante e il cellulare confiscati sono stati usati come “prova d’accusa” contro di loro.

L’avvocato ha sostenuto che il possesso dei libri del Falun Gong da parte dei suoi clienti non ha violato alcuna legge, in base a un avviso emesso nel 2011 dall’ufficio cinese per le pubblicazioni che ha revocato il divieto sui libri del Falun Gong. Quando l’avvocato ha menzionato l’avviso per la seconda volta, il giudice che presiedeva l’udienza ha minacciato di allontanarlo dall’aula se ne avesse parlato ancora.

Il 27 agosto 2019 il giudice ha condannato Li a sette anni e mezzo, oltre a una multa di 20.000 yuan (circa 2.570 euro), mentre a Pei sono stati inflitti quattro anni ed è stata multata di 5.000 yuan (circa 643 euro). Dopo la sentenza è stato permesso all’uomo di tornare a casa, mentre la moglie è stata trasferita dal centro di detenzione alla prigione femminile di Shijiazhuang.

Il 22 luglio 2021 Li è stato prelevato, fuori dalla sua residenza, da tre agenti in borghese della stazione di polizia di Shuangwang ed è stato portato nella prigione nº 5 della città di Tangshan.

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