(Minghui.org) Il 21 dicembre scorso Li Shuiqing, di circa 74 anni, residente a Jiujiang, nella provincia dello Jiangxi, è stata portata nella prigione femminile della città di Nanchang, per scontare un periodo di detenzione che inizialmente, a causa delle sue cattive condizioni di salute, le era stato ordinato di scontare ai domiciliari.

Li Shuiqing

Il 13 luglio 2020 Li è stata arrestata per aver praticato il Falun Gong, una disciplina per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC) dal luglio 1999. Quel giorno, diversi agenti dell'Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Lushan hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato il computer, i libri del Falun Gong e altro materiale informativo. La donna è stata portata in un ospedale della polizia. Il 5 agosto 2020 è stata rilasciata su cauzione.

Anche se Li era a casa su cauzione, la polizia ha continuato a molestarla e ha tentato di portarla di nuovo nell'ospedale gestito dalla polizia. La donna è stata minacciata di essere rinchiusa in prigione.

Il 26 maggio 2021 il tribunale distrettuale di Lianxi, nella città di Jiujiang, ha ascoltato il suo caso presso il tribunale subordinato della contea di Yongxiu e l'ha condannata a tre anni e 10 mesi, oltre a una multa di 20.000 yuan (circa 2.580 euro). La data di esecutività della sentenza non è stata resa nota. A causa delle sue cattive condizioni di salute, le è stato permesso di tornare a casa e scontare la pena ai domiciliari.

Il 14 dicembre scorso alcuni agenti dell'Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Lianxi si sono improvvisamente presentati a casa di Li e l'hanno portata all'ospedale locale per un esame medico. Più tardi la donna è stata riaccompagnata a casa.

Non è chiaro quale sia stato l'esito dell'esame medico o se Li sia stata ritenuta idonea alla detenzione, ma il 21 dicembre gli agenti sono tornati e l'hanno portata direttamente al carcere femminile della città di Nanchang.

Persecuzioni passate

Li, pensionata, ha lavorato presso la seconda fabbrica nazionale di cotone di Jiujiang. Soffriva di varie malattie, tra cui tracheite, asma, pielonefrite, colite ulcerosa allergica, ipertensione, problemi di stomaco e artrite. Aveva i piedi costantemente gonfi, e nessun trattamento medico le era d'aiuto. Tutti i suoi sintomi, tuttavia, sono scomparsi dopo che ha iniziato a praticare il Falun Gong nel maggio 1996.

Dopo l'inizio della persecuzione nel 1999, Li è diventata un bersaglio perché ha sostenuto la sua fede. Prima del suo ultimo arresto, il 20 agosto 2009, mentre leggeva gli insegnamenti del Falun Gong con altri praticanti, è stata ripresa in custodia. La donna è stata trattenuta in un carcere locale per tre mesi, durante i quali è stata costretta a fare lavori forzati senza retribuzione e a pagare 300 yuan (circa 40 euro) al mese per i pasti. La polizia le ha anche estorto 4.000 yuan (circa 520 euro) prima di rilasciarla.

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