(Minghui.org) Il 7 aprile dell’anno scorso una donna di 54 anni della città di Lanzhou, nella provincia del Gansu, è stata condannata a cinque anni di prigione e multata di 20.000 yuan (circa 2.570 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. A fine novembre la famiglia di Zhang Ping ha appreso che, in data sconosciuta, il tribunale intermedio della città di Lanzhou ha respinto il suo appello.
La condanna di Zhang deriva dal suo arresto avvenuto il 9 maggio 2022. Il dipartimento di polizia della città di Lanzhou ha utilizzato dei droni per rintracciarla in una stazione degli autobus, e ha inviato agenti per metterla in stato di fermo, che in seguito hanno fatto irruzione nella sua abitazione e l’hanno portata alla stazione di polizia. Il 24 maggio è stato emesso nei suoi confronti un mandato di arresto formale e poco dopo Zhang è stata trasferita nel primo centro di detenzione di Lanzhou. In data sconosciuta la donna è stata incriminata dalla procura distrettuale di Chengguan, che il 23 agosto 2022 ha trasmesso il suo caso al tribunale del distretto di Chengguan.
Il 7 aprile dell’anno scorso Zhang è stata processata. Al termine dell’udienza la donna è stata condannata dai giudici Liu Dongyu, Teng Xiaoqiong e Ma Xinyan. A fine novembre il tribunale di Lanzhou ha comunicato alla famiglia la decisione di confermare il verdetto originale. Al momento in cui scriviamo non è chiaro se Zhang sia stata ammessa in prigione.
È la seconda volta che la praticante viene condannata a cinque anni per la sua fede. Durante il primo mandato di cinque anni è stata brutalmente torturata e, dopo essere stata rilasciata, il 22 aprile 2010, non le è stato permesso di tornare al lavoro. Li Xiaoan, direttore generale della Hualong Security, ha citato la sua condanna alla prigione come causale per il suo licenziamento.
Oltre alla prima condanna, Zhang è stata arrestata in numerose altre occasioni per aver praticato il Falun Gong. Anche sua madre, Long Lianqiu, che nel 1998 ha iniziato a praticare il Falun Gong, è stata arrestata diverse volte. Dopo il suo arresto nell’ottobre 2002 Long è stata portata in un centro per il lavaggio del cervello e costretta a scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. In seguito ha avuto un ictus ed è stata ricoverata in ospedale per più di 40 giorni. Dopo essere stata dimessa, era ancora paralizzata da un lato del corpo. Dopo aver ripreso a praticare il Falun Gong i suoi sintomi sono migliorati significativamente ed è stata persino in grado di prendersi nuovamente cura di sé. Tuttavia il marito, temendo ulteriori persecuzioni, l’ha minacciata di divorziare se non avesse smesso di praticare il Falun Gong. Long non ha retto alla pressione e, l’11 settembre 2005, è deceduta.
Per ulteriori informazioni sulla persecuzione di Long e Zhang, si vedano i seguenti articoli.
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