(Minghui.org) Lo scorso 22 e 23 gennaio, praticanti della Falun Dafa dei Paesi europei, tra cui Svizzera, Francia, Germania, Repubblica Ceca e Finlandia, hanno tenuto una manifestazione nella piazza simbolo di Ginevra, Place des Nations. Hanno chiesto la fine della persecuzione e del prelievo forzato di organi da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), che dura da 24 anni, e hanno chiesto il rilascio immediato di tutti i praticanti detenuti.

Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha condotto una revisione dello stato dei diritti umani della Cina sulla base della procedura di Revisione Periodica Universale (UPR). La situazione dei diritti umani di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite è stata esaminata sulla base dell'UPR e chi li viola ha attirato molta attenzione da parte dei media e dell'opinione pubblica. Questo esame delle Nazioni Unite sullo stato dei diritti umani in Cina è un'opportunità per esporre ulteriormente alla comunità internazionale la persecuzione a lungo termine della Falun Dafa (nota anche come Falun Gong) da parte del PCC e per aiutare le persone e i governi di tutto il mondo a conoscere a fondo questa brutalità.

Condannare la persecuzione

Doctors Against Forced Organ Harvesting (DAFOH) e European CAP Freedom of Conscience hanno tenuto un evento alle Nazioni Unite il 22 e 23 gennaio, condannando la persecuzione del PCC e il prelievo di organi dai praticanti della Falun Dafa ancora in vita. Un gruppo di esperti ha parlato dei problemi dei diritti umani in Cina, incoraggiando le delegazioni a sollevare la questione nell'UPR della Cina.

I praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una manifestazione in Place des Nations il 22 e 23 gennaio

Nonostante il freddo, i praticanti della Falun Dafa hanno continuato a raccontare alla gente della persecuzione, a raccogliere firme, a mostrare i cinque esercizi e a presentare la pratica spirituale a funzionari e turisti internazionali.

Ringraziamenti ai praticanti

Al Palazzo delle Nazioni arrivano persone da tutto il mondo. Una donna della Bretagna, in Francia, ha detto che in precedenza aveva praticato il qigong, ma non era mai riuscita a trovarne uno che le piacesse, quando ha sentito parlare della Falun Dafa, si è detta molto interessata. Un praticante le ha spiegato l'aspetto spirituale e i valori di Verità, Compassione e Tolleranza.

Ha detto che avrebbe cercato un luogo di pratica di gruppo nella sua zona, e prima di andarsene, il praticante le ha dato un opuscolo. La donna ha espresso ancora una volta la sua gratitudine e ha detto: "Grazie, grazie mille!"

Una coppia si è fermata davanti allo stand, e ha iniziato a parlare con un praticante in un inglese stentato. Un'altra praticante ha sentito la coppia parlare in portoghese, così si è avvicinata parlandogli in portoghese. Sono stati felici di imparare di più sulla Falun Dafa.

Un giornalista iraniano ha scattato molte foto dello stand, dicendo ai praticanti di conoscere bene Plaza de la Nations perché vi si recava spesso per partecipare alle attività.

Evento in centro città

Il 22 e il 23 gennaio, oltre alle attività in Place des Nations, i praticanti ne hanno tenute anche in Place Longemalle, nel centro della città.

Hanno raccontato ai passanti cos'è il Falun Gong e la persecuzione in Cina. Le persone sono rimaste basite dalla brutalità e hanno firmato la petizione per porre fine alla persecuzione del PCC.

Le persone vengono a conoscenza della persecuzione e firmano una petizione che ne chiede la fine

Due giovani amiche si fanno fotografare con un volantino del Falun Gong in mano

Le persone parlano con i praticanti e imparano a conoscere la Falun Dafa

Un passante è rimasto sbalordito dopo aver appreso della persecuzione e del prelievo di organi da parte del PCC. Ha firmato la petizione, affermando che avrebbe condiviso il link della petizione sul suo account Instagram.

Due giovani israeliani sono stati attratti dallo stand e uno di loro ha detto di essersi sentito in dovere di fermarsi per saperne di più. Hanno firmato la petizione e hanno espresso la loro gratitudine per i fiori di loto origami ricevuti, sostenendo che li avrebbero appesi alle loro auto.

Un giovane palestinese ha detto di non essere a conoscenza di questa persecuzione genocida, ha firmato la petizione e ha appeso il fiore di loto origami al manubrio della sua bicicletta. Ha espresso la speranza che i valori di Verità-Compassione-Tolleranza mettano fine a tutta la crudeltà del mondo di oggi.

Un signore si è fermato allo stand e ha voluto saperne di più. Quando ha saputo della persecuzione, ha firmato la petizione, dicendo che l'avrebbe firmata cento volte se avesse potuto. Prima di andarsene, ha ringraziato i praticanti per tutto quello che stanno facendo.