Baotou, Mongolia Interna: Tre residenti condannati alla prigione per aver praticato il Falun Gong

(Minghui.org) Lo scorso 21 dicembre tre abitanti della città di Baotou, nella Mongolia Interna, sono stati condannati alla prigione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Wang Ying e Zhang Ruitong sono stati condannati a quattro anni e due mesi ciascuno, e multati di 20.000 yuan (circa 2.560 euro). Meng Lili è stata condannata a tre anni e tre mesi, oltre a una multa di 10.000 yuan (circa 1.280 euro). Le loro famiglie stanno facendo appello contro i verdetti per loro conto.

Gli arresti

Il 29 marzo scorso Wang e Meng sono andati a trovare Zhang. Appena arrivati, gli agenti della stazione di polizia di Tiexi si sono presentati e li hanno arrestati. La polizia ha rivelato di aver ricevuto una soffiata dal comitato residenziale del quartiere dove risiede Zhang, che aveva monitorato le sue attività quotidiane.

I tre praticanti sono stati interrogati alla stazione di polizia fino al mattino successivo. Gli agenti non hanno fornito loro né cibo né acqua. Mentre erano trattenuti alla stazione di polizia, le abitazioni dei praticanti sono state messe a soqquadro. La polizia ha perquisito due volte la casa di Wang, e gli ha confiscato i libri del Falun Gong, il computer portatile, la stampante e molti materiali informativi. Tutti gli oggetti confiscati ai praticanti sono stati in seguito presentati come prove dell’accusa di “minare l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto”, il pretesto standard usato dal Partito Comunista Cinese (PCC) per criminalizzare i praticanti del Falun Gong.

Wang e Zhang sono stati condotti al centro di detenzione del distretto di Donghe. Meng è stata trattenuta in quello di Guchengwan. Il 25 aprile il Dipartimento di polizia distrettuale di Donghe ha presentato i loro casi alla procura di Donghe. Il 28 aprile il procuratore Guo Zhijun ([phone]) ha approvato i loro arresti e, il 28 settembre, li ha incriminati.

Lo scorso mese di luglio la famiglia di Wang ha assunto un avvocato per difenderlo. Quando ha chiamato il centro di detenzione del distretto di Donghe, per fissare un appuntamento e fare visita a Wang, la richiesta dell’avvocato è stata ripetutamente respinta. In seguito, si è recato al centro di detenzione per informarsi sulla situazione e gli è stato detto che la polizia non gli aveva permesso di incontrare Wang, perché il suo cliente si rifiutava ancora di dichiararsi colpevole o di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.

L’avvocato ha presentato un reclamo al procuratore, che ha mediato la situazione e ha dato istruzioni al centro di detenzione di approvare la sua richiesta di visita. Durante l’incontro con il suo cliente, Wang ha detto all’avvocato che, poiché non si è dichiarato colpevole, le guardie del centro di detenzione gli hanno proibito di acquistare beni di prima necessità.

Condannato alla prigione dopo quattro udienze

Il tribunale del distretto di Donghe ha tenuto quattro udienze per i casi dei praticanti, il 17, 27 e 28 novembre e il 14 dicembre scorsi. Gli avvocati dei praticanti hanno presentato dichiarazioni di non colpevolezza e i praticanti hanno anche testimoniato in propria difesa. Il procuratore Guo ha raccomandato di infliggere loro pene pesanti. Il 21 dicembre scorso il giudice Zhi Fei ([phone], [phone]) ha annunciato i verdetti.

Dopo mesi di detenzione, Meng ha iniziato ad avere la vista annebbiata e ad avvertire fitte al petto. Zhang, che in precedenza era stato condannato due volte per un totale di 12 anni, oltre a una durata imprecisata di lavori forzati, ha perso la capacità di camminare e ha dovuto usare una sedia a rotelle. Anche i suoi capelli sono diventati grigi. Non è chiaro quali torture, subite durante la detenzione, abbiano causato la sua condizione.

L’ultimo arresto e la condanna di Wang sono arrivati solo tre anni dopo che aveva finito di scontare una pena di due anni. La sua detenzione gli ha anche impedito di prendersi cura della madre, dopo che l’anziana donna di 80 anni, lo scorso mese di aprile, ha subito un importante intervento chirurgico.

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