(Minghui.org)

Nome: Wang Qingxiang

Nome in cinese:王清香

Genere: Donna

Età: 60 anni

Città: Yuanjiang

Provincia:Hunan

Occupazione: Sconosciuta

Data del decesso: 24 settembre 2024

Data dell'ultimo arresto:5 settembre 2024

Ultimo luogo di detenzione:Centro di detenzione di Yiyang

Wang Qingxiang, residente a Yuanjing nella provincia dell'Hunan, è stata arrestata il 5 settembre scorso per la sua fede nel Falun Gong. Nonostante la sua pressione sanguigna fosse pericolosamente alta, la polizia l'ha tenuta in custodia cautelare.

L'ha rilasciata solo il 16 settembre, perché lo stesso giorno aveva avuto un forte ictus. È morta otto giorni dopo, il 24 settembre, all'età di 60 anni.

Il 4 settembre un gruppo di agenti aveva fatto irruzione in casa sua, confiscandole i libri del Falun Gong e il materiale informativo. Lei era riuscita a fuggire, evitando l'arresto. Alcune ore dopo era tornata a casa e aveva deciso che il mattino seguente sarebbe andata alla stazione di polizia per riprendersi i libri del Falun Gong. Aveva appena messo piede fuori di casa, quando è stata catturata da un gruppo di agenti che erano andati lì per arrestarla. L'hanno trascinata nella volante e portata direttamente al Centro di detenzione di Yiyang (Yuanjing è nel comune di Yiyang).

Quando hanno appreso dell'arresto, i familiari sono andati al Dipartimento di polizia di Yiyang per chiederne il rilascio. Hanno spiegato che, siccome aveva avuto un ictus in passato, c'era un forte rischio che ne avesse un altro perché era ipertesa. Xiong, l'agente addetto al ricevimento, ha detto che l'avrebbero prima sottoposta a degli esami medici per giudicare se fosse compatibile con la detenzione, altrimenti l'avrebbero rilasciata. Ma anche dopo averle misurato la pressione e aver visto che era a 220 mmHg (quando i valori normali sono di 120 mmHg o più bassi) la polizia l'ha tenuta ancora in custodia.

Intorno alle 17:00 del 16 settembre i familiari hanno ricevuto una telefonata dalla polizia che chiedeva loro di di riportarla urgentemente a casa. La figlia che era a Changsha (a circa 80 chilometri di distanza da Yiyiang) si è recata lì immediatamente. Dopo aver ottenuto il permesso di diversi supervisori è stata infine autorizzata a vedere la madre all'Ospedale cittadino n. 4. Wang era in catene, sorvegliata da due poliziotte. Era troppo debole e non riusciva a mantenere l'equilibrio quando camminava. Sono arrivate a casa della figlia intorno alle 22:00.

Wang ha continuato ad avere problemi di mobilità anche al ritorno a casa. Non riusciva a mangiare cibi solidi e poteva solo bere del brodo. Al quarto giorno non riusciva a stare in equilibrio, nemmeno appoggiata al muro. La figlia ha chiamato un'ambulanza che l'ha portata all'Ospedale Xiangya di Changsha. Il medico ha detto che aveva avuto un forte ictus e ha raccomandato un intervento chirurgico. Temendo che Wang non avesse più molto tempo da vivere, i familiari tre giorni dopo l'hanno ricoverata nell'ospedale di Yuanjiang. Wang è deceduta due giorni dopo, il 24 settembre.

La persecuzione passata

Wang aveva intrapreso il Falun Gong nel settembre del 1996. Dopo che nel luglio 1999 il regime comunista aveva iniziato la persecuzione contro il Falun Gong, era stata ripetutamente arrestata e aveva scontato tre pene ai lavori forzati per aver sostenuto la sua fede.

Nel luglio del 2000 era andata a Pechino per fare appello in difesa del suo diritto di praticare il Falun Gong. Era stata arrestata e tenuta nel Carcere di Yaunjiang. In seguito gli agenti dell'Ufficio 610} l'avevano trasferita al Centro per il lavaggio del cervello di Huangmaozhou per sottoporla ad ulteriori vessazioni.

A dicembre del 2000 era ritornata a Pechino per fare di nuovo appello ed era stata nuovamente arrestata e tenuta al Centro di detenzione del distretto di Haidian. Le guardie l'avevano presa a calci negli occhi, appesa per i polsi e costretta a stare nella posizione del cavaliere, tipica delle arti marziali, per ore ed ore. Poi le era stato dato un anno al campo di lavoro forzato di Baimalong a Zhuzhou nell'Hunan.

Nel 2002 era stata arrestata di nuovo da agenti dell'Ufficio 610 di Yuanjian e detenuta al Centro per il lavaggio del cervello di Tuanshan.

L'altro arresto era avvenuto nel 2004, ad opera di agenti della Stazione di polizia di Sangxiangkou. La polizia l'aveva schiaffeggiata e sottoposta a punizioni corporali. Ad aprile 2004 era stata trasferita al campo di lavoro forzato di Baimalong per scontare una pena di 15 anni. Qui era costretta a lavorare almeno otto ore al giorno senza percepire alcun compenso.

L'8 marzo del 2009 era stata arrestata un'altra volta per aver distribuito del materiale informativo sul Falun Gong ed era stata reclusa al Centro di detenzione di Yuanjiang per un periodo di tempo imprecisato.

Alcune settimane dopo, a maggio 2009, era stata arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong e la polizia le aveva perquisito la casa. Le aveva anche estorto 20.000 {{yuan (circa 2.600 euro) prima di rilasciarla. Il 5 settembre del 2009 era stata riportata in custodia al Centro di detenzione di Yuanjiang e costretta a lavorare sei ore al giorno per tutti i 37 giorni di detenzione.

Il 29 maggio del 2012 era stata arrestata nuovamente, dopo essere stata denunciata per aver parlato alla gente del Falun Gong, ed era stata portata al Campo di lavoro forzato di Baimalong per scontare una terza pena. Lì le hanno somministrato anche dei farmaci dannosi.