(Minghui.org) La gente spesso dice che “il bene è ricompensato con il bene e il male incontra il male”. Spesso questo detto viene confermato nella vita quotidiana e si può notare nel modo in cui i poliziotti reagiscono durante la persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) contro i propri concittadini che praticano la Falun Dafa. Questi diversi atteggiamenti spesso portano a risultati diversi, proprio come è successo ai due agenti di polizia della mia zona: Zhao e Meng.

Nel 1999, dopo l’inizio della persecuzione, entrambi sono stati inviati a Pechino per arrestare i praticanti locali che andavano a fare appello al governo in favore della Falun Dafa. Poco tempo dopo Meng ha capito che, a differenza di come li dipingeva la propaganda del PCC, i praticanti erano brave persone. Da allora, ha cercato di evitare qualsiasi coinvolgimento ad attività legate alla persecuzione. Quando altri agenti portavano i praticanti alla stazione di polizia per l’interrogatorio, Meng cercava dei pretesti per stare in silenzio. “Questi praticanti sono innocenti e molto bravi”, diceva spesso a parenti e amici.

In seguito, Meng ha ricevuto benedizioni grazie alla propria gentilezza. Tutta la sua famiglia ha avuto una buona salute. Sia il figlio che la nuora dopo la laurea hanno trovato un lavoro dignitoso. Inoltre, la moglie di Meng dopo la pensione gode di una vita rilassata e il loro nipotino è un bambino adorabile.

Zhao era molto diverso. Dopo essere stato premiato per l’arresto e la detenzione dei praticanti, è diventato ancora più attivo nel compiere cattive azioni. Gradualmente è stato promosso a capo dell’Ufficio 610 del nostro distretto. Inoltre, ha accettato molte tangenti e ha cercato di creare legami: sua figlia Hong, ha sposato il figlio di due alti funzionari del governo cittadino. Né Hong né il marito lavoravano molto, ma erano molto ricchi e avevano assunto tre governanti per prendersi cura della propria villa.

Ma i bei tempi non sono durati a lungo. Dopo qualche anno, i suoceri di Hong sono stati arrestati per corruzione. Il marito, che aveva molti debiti di gioco, ha dovuto vendere la casa per saldare i debiti. In seguito, la coppia ha divorziato e Hong, senza alimenti, non ha avuto altra scelta che crescere da sola il figlio. Ha affittato un appartamento e, quando lei era al lavoro, aveva bisogno di qualcuno che si occupasse del bambino. La madre era gravemente malata e non poteva aiutarla; anche le condizioni di salute del padre (Zhao) sono peggiorate rapidamente fino a costringerlo al ricovero in terapia intensiva, dove è tutt’ora ricoverato.

Spero sinceramente che dalle storie di questi due poliziotti, altri funzionari del PCC possano trarne insegnamento. Maltrattare persone innocenti come i praticanti del Falun Gong non danneggia solo gli altri, ma anche sé stessi.