(Minghui.org) Un residente della città di Dalian, nella provincia del Liaoning, è stato recluso per anni nella divisione di alta sicurezza di un carcere, mentre scontava una pena di nove anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Zhang Renguang è stato arrestato l'11 giugno 2017, mentre distribuiva materiale informativo sul Falun Gong in un'area residenziale, insieme ad altri tre praticanti: Wang Shangjie, Han Jianhai e Li Jingbo. La polizia ha saccheggiato le abitazioni dei quattro praticanti e li ha portati al Centro di detenzione di Yaojia.

Il 30 maggio 2018 il Tribunale del distretto di Shahekou ha tenuto un processo congiunto per i praticanti. Zhang è stato condannato a nove anni e mezzo di reclusione con una multa di 20.000 yuan (circa 2.600 euro). Sia Wang che Han sono stati condannati a otto anni e a una multa di 10.000 yuan (circa 1.300 euro). Li è stato condannato a tre anni con tre anni di libertà vigilata e una multa di 2.000 yuan (circa 260 euro).

Il 6 settembre 2018 Zhang, Wang e Han sono stati portati nel Carcere di nuova ammissione di Liaonan, mentre Wang è stato successivamente assegnato alla Prigione di Dalian e Han a quella di Dongling, nella città di Shenyang, Zhang, nell'ottobre 2018, è stato trasferito alla prima Prigione di Shenyang e detenuto nella 19esima divisione, quella di massima sicurezza. Lì ha subito torture incessanti per i cinque anni successivi e il trasferimento alla prima fivisione è avvenuto solo nel luglio dell'anno scorso. A causa della censura sulle informazioni, i dettagli delle torture subite da Zhang in quel periodo non sono chiari.

Nel 2010 la prima Prigione di Shenyang ha iniziato a costruire la divisione di alta sicurezza con un investimento di oltre 30 milioni di yuan (circa 3.900.000 euro). Al termine dei lavori, nel 2012, l'ex direttore, Wang Bin, ha sollecitato l'Ufficio dell'amministrazione penitenziaria della provincia del Liaoning, l'Ufficio di giustizia e l'Ufficio 610 a far trasferire nella sua prigione tutti i praticanti del Falun Gong che si rifiutavano di rinunciare alla loro fede, garantendo un tasso di “trasformazione” del 100% dei praticanti. Di conseguenza, molti prigionieri, sia residenti nel Liaoning che stranieri, sono stati trasferiti lì dalle carceri di tutta la provincia.

Illustrazione della tortura: Panca della tigre

Nel 2004 Li Shangshi, ex dirigente della società di prodotti forestali della città di Panjin, è stato arrestato e condannato a 14 anni di reclusione. Nel 2012 è stato trasferito nella divisione di alta sicurezza della prima Prigione di Shenyang e immobilizzato sulla panca della tigre per 17 giorni consecutivi. Le guardie gli hanno anche posizionato due stufe davanti agli occhi, lo hanno percosso con manganelli elettrici e strofinato l'ano con una spazzola metallica usata per pulire il bagno. Quando è stato tolto dalla panca della tigre, le guardie lo hanno disteso su uno strato di pietre taglienti per oltre un mese. In punto di morte, è stato poi messo in cella d’isolamento. Il 22 novembre 2013 è stato picchiato a morte da un detenuto di nome Li Shubiao.

Song Changde, il direttore della divisione di alta sicurezza, diceva spesso ai praticanti del Falun Gong: “Sapete quanti praticanti del Falun Gong sono morti qui?”.

Oltre alla divisione di alta sicurezza, i praticanti del Falun Gong vengono torturati anche in altre sezioni della prigione. Cui Richao, di 60 anni, è ora detenuto nella quarta squadra della nona divisione. Le guardie Lu Ming e Ding Jian, nel novembre dell'anno scorso, lo hanno tenuto in una stanza fredda e picchiato fino a fargli vomitare sangue.

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