(Minghui.org) Zhao Hongmei, una praticante di 51 anni di Qinhuangdao nell'Hebei, si trova ora nel Carcere femminile provinciale per scontare una pena di quattro anni per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 23 febbraio dello scorso anno, lei e un'altra praticante avevano affisso dei manifesti sul Falun Gong nel distretto di Kaifa e sono state denunciate. Attraverso i filmati delle telecamere di sorveglianza stradali, la polizia l'ha identificata e arrestata fuori dalla casa di suo padre l'8 marzo dello scorso anno. Poi le ha confiscato i materiali del Falun Gong, il computer, la stampante e il cellulare e l'ha portata al Centro di detenzione di Qinhuangdao.
Il padre, che aveva oltre 90 anni, ha subito un duro colpo nel vederla finire in carcere; la sua salute è peggiorata rapidamente ed è morto quest'anno senza poter vedere la figlia un'ultima volta.
Gli agenti della Divisione sicurezza interna del distretto Kaifa hanno relazionato sul caso la procura locale, la quale ha avviato il procedimento giudiziario che si è concluso con la condanna a quattro anni e 5.000 yuan (circa 650 euro) di multa. A sua sorella non è stato permesso di assistere all'udienza.
Dopo la condanna il tribunale ha sottratto 5.000 yuan dal suo conto corrente per pagare la multa ed è anche stata licenziata dall'istituto di istruzione locale dove lavorava.
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