(Minghui.org) Il 27 giugno di quest'anno Liu Min, un contadino 57enne della contea di Bin nella provincia dell'Heilongjiang è stato condannato ad un anno di carcere con l'accusa di praticare il Falun Gong, una disciplina perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Liu era stato arrestato il 31 gennaio dello scorso anno alla Stazione ferroviaria di Harbin, mentre prendeva il treno per Pechino dove avrebbe svolto dei lavori saltuari temporanei durante la bassa stagione per le colture. Harbin è il capoluogo della provincia dell'Heilongjiang e la contea di Bin è nel suo comune.
La polizia ferroviaria ha comunicato alla sua controparte della contea di Bin di catturarlo e Liu è stato quindi arrestato e portato al Centro di detenzione n. 1 locale. Quel giorno alle 19:00, quattro agenti del Dipartimento di polizia della contea ha fatto irruzione in casa sua e gli hanno confiscato i libri del Falun Gong e altro materiale informativo.
Liu è stato rilasciato su cauzione 15 giorni dopo e la polizia poi ha relazionato sul caso la Procura della contea di Yilan, che ha formulato l'atto d'accusa in data sconosciuta. Il Tribunale della stessa contea lo ha condannato a un anno il 27 giugno di quest'anno ed è stato trasferito al Carcere di Hulan qualche mese dopo, alla fine di settembre.
Questa non è la prima volta che Liu finisce nei guai con la giustizia a causa della sua fede. Il 17 dicembre 2015 quattro agenti della Stazione di polizia di the Chang’an: Shi Yue, Bao Wenzheng, Yu Xiangjun, e Zhang (non si conosce li nome di battesimo) sono piombati in casa sua il 17 dicembre 2015. Gi hanno confiscato i libri del Falun Gong e lo hanno portato alla stazione di polizia per l'interrogatorio. Poi in giornata il capo Xu Changqinge l'agente Yu lo hanno portato al Carcere di Bin, dove è stato detenuto per 15 giorni.
Il 10 febbraio 2022 il capo della Stazione di polizia di Chang’an, Wang Qing, e da 10 agenti fra cui Liu Shoufa hanno fatto irruzione in casa sua e gli hanno confiscato il computer portatile, la stampante e alcuni libri del Falun Gong e hanno costretto la moglie Guo Yazhen a imprimere le impronte digitali su dei documenti. Liu quella volta è scampato all'arresto, ma è stato costretto a darsi alla macchia, ed è tornato a casa solo sei mesi dopo.
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