(Minghui.org)

Nome: Kong FanqinNome cinese: 孔繁芹Sesso: DonnaEtà: 73 anniCittà: ShulanProvincia: JilinOccupazione: N/DData della morte: 10 ottobre 2024Data dell'ultimo arresto: 24 febbraio 2022Luogo di detenzione più recente: Centro di detenzione della città di Jilin

Kong Fanqin, della città di Shulan nella provincia dello Jilin, ha subito un declino della salute dopo essere stata condannata a tre anni di prigione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Il 10 ottobre scorso la donna è deceduta all'età di 73 anni.

Il 24 febbraio 2022 Kong è stata arrestata nella propria abitazione. Alla donna sono stati confiscati i libri del Falun Gong e della carta moneta con informazioni sul Falun Gong stampate sopra. Kong è stata interrogata su chi avesse stampato i messaggi sulle banconote, ma lei si è rifiutata di rispondere (a causa della rigida censura sulle informazioni in Cina, i praticanti del Falun Gong usano modi creativi per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione, compresa la stampa di informazioni sulla carta moneta).

Quando la sera gli agenti hanno condotto Kong al carcere locale, le è stato negato l'accesso a causa dell'elevata pressione sanguigna. La polizia l'ha rilasciata su cauzione dopo aver estorto 2.000 yuan (circa 260 euro) al figlio.

Verso la metà di novembre 2022 il Tribunale della città di Shulan ha tenuto un'udienza sul suo caso e il 30 dicembre l'ha condannata a tre anni di prigione, oltre a una multa di 4.000 yuan (circa 520 euro). Il verdetto portava le firme del presidente Hou Yang, dei giudici Sun Ying e Xu Jiamei e del cancelliere Bai Xintong. Il tribunale non le ha ordinato di scontare subito la pena dopo la condanna, tuttavia nel mese di febbraio dell'anno scorso le ha inviato una lettera, invitandola a pagare la multa.

Lo scorso 15 maggio sei agenti della Stazione di polizia di Shuiquliu hanno arrestato Kong nella sua abitazione e l'hanno portata in ospedale per un esame fisico, in vista del suo trasferimento in prigione. Le è stato riscontrato un problema cardiaco, ma la polizia l'ha portata ugualmente al Centro di detenzione della città di Jilin, che ha rifiutato di accettarla. Era troppo tardi per tornare a Shulan, che è sotto la giurisdizione della città di Jilin, dalla quale dista 50 miglia (circa 80 chilometri). Quella sera gli agenti hanno prenotato una stanza in un hotel a Jilin e, il giorno successivo hanno riportato Kong a casa.

Il giorno dopo, 17 maggio, altri tre agenti si sono ripresentati e hanno ancora tentato di trattenere la donna a Jilin. Poiché nessun centro di detenzione ha accettato di accoglierla, gli agenti l'hanno riaccompagnata a casa.

Dopo la condanna, Kong aveva già sofferto di un declino della salute e di una riduzione della vista. Le molestie degli agenti di polizia e i loro tentativi di metterla in prigione l'hanno ulteriormente terrorizzata e resa incapace di vivere una vita normale. Dopo lo scorso mese di giugno, la donna ha perso la maggior parte della vista e non era più in grado di vivere da sola; per questo motivo i suoi figli l'hanno mandata in una residenza per anziani. In seguito a una caduta nel mese di settembre, le sono state amputate due dita dei piedi e, il 10 ottobre scorso, è deceduta all'età di 73 anni.

Prima dell'ultima persecuzione, il 18 dicembre 2000 Kong era stata arrestata un'altra volta per essersi recata in piazza Tienanmen ad appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong. È stata prima trattenuta nel Centro di detenzione di Mentougou a Pechino e, in seguito, trasferita nel Centro di detenzione della città di Langfang, nella provincia dell'Hebei.

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