(Minghui.org) Durante il processo del 18 ottobre scorso presso il Tribunale distrettuale di Meixian quattro residenti di Xingning, nella provincia del Guangdong, e i loro avvocati hanno accusato la polizia, i PM e i giudici di aver infranto la legge nel gestire i loro casi.

La signora Liao Juanna, il signor Li Zhuozhong, e sua moglie Liao Yuanqun sono stati arrestati il 19, aprile di quest'anno e il signor Xie Yujun sei giorni dopo. Erano tutti accusati di praticare il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Alla fine di luglio i loro casi sono passati alla Procura di Xingning che il 20 agosto li ha a sua volta trasmessi alla Procura distrettuale di Meixian. Il Tribunale del medesimo distretto ha tenuto la prima udienza congiunta il 18 ottobre e ne fissato un'altra per il 12 novembre prossimo venturo.

Dettagli della prima udienza

La prima udienza collettiva è stata presieduta dal giudice Wei Donghua (+86-753-2589586). Erano presenti anche Zhang Qiaoling (+86-13502523608), Zhang Wei, il cancelliere Zhang Xuhui (+86-753-2589713), e i PM Peng Qiuhong (+86-13823890648) e Huang Yuping (+86-753-3682836).

I quattro praticanti e i rispettivi avvocati hanno tutti chiesto che i giudici, i PM e il cancelliere fossero ricusati, ma l'istanza non è stata accolta.

I praticanti hanno testimoniato contro gli agenti che li hanno arrestati e li hanno accusati di aver perquisito le loro abitazioni senza un mandato. Li ha detto che avevano forzato la porta e, una volta dentro casa, l'avevano subito ammanettato. Gli avevano mostrato un mandato di comparizione che però non aveva nessun timbro ufficiale come richiesto dalla legge, e non gli avevano nemmeno dato una lista degli effetti confiscati.

Gli avvocati hanno testimoniato contro i PM e il loro supervisore, il PM capo Li Peijun della Procura del distretto di Meixian, per aver loro proibito di fare delle fotocopie o fotografare i fascicoli. A uno degli avvocati non è stato nemmeno permesso di rendere appunti. Il PM Li ha strappato l'avviso della procura in cui si autorizzava l'avvocato a visionare e fare copie del fascicolo del suo cliente.

I legali hanno anche chiamato in causa i giudici per non aver esaminato e selezionato le prove prima del processo. Per legge i giudici, i PM e i difensori dovrebbero tenere un incontro preliminare e decidere quali prove includere o escludere dal processo.

Gli avvocati hanno chiesto di vedere di nuovo i fascicoli in tribunale perché non ricordavano i dettagli, e non avevano le copie perché era stato loro proibito di farle. I giudici non hanno accettato la richiesta, rifiutandosi anche di far legger l'interrogatorio della polizia ad alta voce e di presentare le prove d'accusa in aula.

I PM sostenevano che avevano il diritto di determinare quale prova fosse da considerare ammissibile o valida, ma per legge, solo un organo esterno e imparziale può autenticare le prove d'accusa.

Gli avvocati e i loro clienti hanno protestato contro le continue violazione delle procedure legali commesse dai giudici e dai PM. Il giudice presidente Wei poi ha detto che avrebbe concesso agli avvocati del tempo extra per riesaminare i fascicoli, ma che non potevano comunque farne delle copie, e ha fissato la seconda udienza per le 9:00 del 12 novembre di quest'anno.