(Minghui.org) Tian Yujie, di 67 anni residente a Dunhua nella provincia dello Jilin, è stata torturata, mentre stava scontando cinque anni nel Carcere femminile della provincia dello Jilin, per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Yujie, ex proprietaria di una piccola impresa, ha perso la mano destra a causa di un incidente avvenuto decenni fa. La donna era diventata depressa e aveva perso la speranza nella vita. Tuttavia, dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, è tornata ad essere una persona ottimista.
Il 16 maggio dell'anno scorso la signora Tian è stata arrestata e detenuta per 13 giorni, per aver parlato del Falun Gong in un mercato comunitario. Solo 10 giorni dopo essere stata rilasciata, la donna è stata ripresa in custodia. Poco dopo è stata condannata a cinque anni e rinchiusa nel Carcere femminile della provincia dello Jilin.
È la seconda volta che la signora Tian sta scontando una pena nella stessa prigione per la sua fede, dopo una precedente condanna nel 2016. Sapendo che non avrebbe rinunciato al Falun Gong, questa volta le guardie, al momento della suo ingresso in prigione, l'hanno portata direttamente nella cella 107 della divisione otto, un reparto di gestione rigorosa usato specificamente per torturare le praticanti del Falun Gong più risolute.
Jiang Wei e Gao Yang, i direttori della divisione otto, hanno ordinato alle detenute Qi Xin e Dai Yu di torturare la praticante. Quest'ultime l'hanno costretta a restare seduta immobile, per oltre 10 ore al giorno, su un piccolo sgabello con una superficie irregolare. Ogni volta che la sua postura si discostava dalle loro richieste, le legavano le gambe a quelle dello sgabello, provocandole un forte gonfiore ai polpacci.
Non potendo più sopportare la tortura, Yujie si è rifiutata di sedersi sul piccolo sgabello. Per rappresaglia, Jiang e Gao le hanno spruzzato acqua piccante sul viso, con la scusa che aveva disturbato l'ordine della prigione. L'acqua era così pungente che le detenute delle 11 celle vicine si sono messe tutte a tossire, e l'odore ha persistito per giorni.
Anche Qi e Dai hanno versato acqua fredda sulla signora Tian. Non le hanno permesso di cambiarsi, ma hanno aperto la finestra per esporla al vento gelido. Le detenute erano tutte eccitate nel vederla soffrire.
Poiché, nonostante le torture, Yujie si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, Qi e Dai l'hanno picchiata ancora più duramente e, quando il suo corpo era coperto di lividi a causa delle percosse, hanno pure affermato che aveva una malattia della pelle.
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