(Minghui.org) Saluti Maestro! Saluti amici praticanti!

Il marito di mia sorella maggiore, nel maggio di quest’anno, è sopravvissuto a un devastante incidente stradale grazie alla protezione del Maestro Li, il fondatore della Falun Dafa. L’incidente si è tramutato in un evento fortunato, in quanto l’ha aiutato a riprendere la coltivazione della Falun Dafa, che aveva abbandonato nel 1999, quando il regime comunista cinese ha iniziato a perseguitare la pratica.

Un incidente d’auto quasi mortale

Mia sorella e la sua famiglia vivono nella capitale di una provincia vicina. Suo marito era ingegnere capo e responsabile di progetto presso un istituto di ricerca di livello provinciale. Dopo il pensionamento è stato riassunto come consulente tecnico.

Una mattina all’inizio di maggio del 2024, mio cognato stava andando al lavoro. Si è scontrato con un camion della nettezza urbana, ha sbandato, è finito su una striscia di terreno incolto, ha superato il guardrail e si è fermato. L’uomo giaceva privo di sensi in una pozza di sangue. I testimoni hanno chiamato il 120 (il servizio di emergenza): l’ambulanza è arrivata dopo un’ora. Nessuno credeva che sarebbe sopravvissuto.

I medici di un ospedale vicino che l’hanno visitato dicevano che aveva una lesione cerebrale traumatica, che aveva avuto ictus multipli, la retina dell’occhio destro era staccata e il braccio sinistro aveva una frattura composta. Era in condizioni critiche; la sua vita era appesa a un filo.

“Solo il Maestro può salvarlo”

Mia sorella è corsa all’ospedale. I medici l’hanno subito informata delle condizioni del marito e spiegato la situazione, cioè che non gli avrebbero potuto salvare l’occhio destro, e avrebbero dovuto amputargli il braccio sinistro e che sarebbe potuto morire. Mia sorella non ha perso la calma, ha pensato: “Ora solo il Maestro può salvarlo”.

Gli ha sussurrato all’orecchio: “Ricorda: ‘La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone’”. E ha implorato silenziosamente l’aiuto del Maestro.

Contro il parere dei medici, ha deciso di trasferirlo nel miglior ospedale della provincia. L’avevano avvertita che era rischioso spostare qualcuno in condizioni così critiche. Con estrema cura, è riuscita a trasferirlo senza problemi.

Quando è arrivato nel nuovo ospedale era ancora in coma ed è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva (ICU). Parenti venuti da lontano sono venuti a trovarlo. Medici di notevole esperienza ci hanno avvertito che più a lungo rimaneva incosciente, minori erano le sue possibilità di recupero. Avevano stimato che ci sarebbero voluti due o tre mesi prima che si risvegliasse, con un’alta probabilità di trovarsi in stato vegetativo se fosse rimasto in stato di incoscienza per sei mesi.

Mia sorella credeva fermamente che il Maestro potesse salvarlo. Ha cercato l’aiuto di altri praticanti, tra cui mia sorella minore, per inviare pensieri retti ed eliminare tutti gli elementi negativi nelle altre dimensioni. Lei stessa inviava pensieri retti più spesso e più prolungati nel tempo.

Quando qualcuno è ricoverato in terapia intensiva, i familiari, possono fargli visita solo per mezz’ora al giorno. Mia sorella impiegava più di tre ore di metropolitana per raggiungere l’ospedale, ma ci andava ogni giorno. Ogni volta che lo visitava, gli sussurrava all’orecchio: “Ricorda che la Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”.

Miracolosamente, ha ripreso conoscenza cinque giorni dopo l’incidente - molto prima di quanto previsto dagli esperti medici. Tutti erano stupiti e lo chiamavano “miracolo medico”, ma noi sapevamo che era la salvezza compassionevole del Maestro.

Sebbene la sua vita fosse stata salvata, aveva ancora delle sfide da affrontare: preservare il braccio sinistro, salvare l’occhio destro e riabilitare il cervello. È stato trasferito dal reparto di terapia intensiva a un reparto normale per ulteriori trattamenti. Gli interventi chirurgici per riparare il braccio sinistro e l’occhio erano molto complessi e presentavano rischi significativi. Nonostante il consiglio dei medici di amputarlo, mia sorella ha insistito per salvarglielo.

Mio cognato era completamente costretto a letto. Dovevamo dargli da mangiare e pulirlo quando si sporcava. Era molto impegnativo, così io e la mia seconda sorella ci siamo divise il carico di lavoro per accudirlo. Durante ogni intervento chirurgico, inviavamo pensieri retti fuori dalla sala operatoria e recitavamo ripetutamente: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”.

Ha avuto diversi interventi chirurgici, tutti ben riusciti. Era estate quando doveva essere operato per la sua lesione cerebrale traumatica, e col caldo estivo, le probabilità che le incisioni potessero infettarsi erano molto alte. Il medico ha premesso che non c’era un modo sicuro per prevenirlo e che ci si doveva affidare al sistema immunitario del paziente.

Con sorpresa di quasi tutti, mio cognato si è ripreso bene ed è stato dimesso alla fine di giugno. Il Maestro l’ha salvato in meno di due mesi.

Una comprensione più profonda dell’incidente

Abbiamo parlato più volte del perché si fosse verificato questo incidente. In apparenza, la ricostruzione del fatto ha rivelato che mio cognato avesse premuto sull’acceleratore invece che il freno e si fosse, per questa ragione, scontrato col camion.

Dal punto di vista di un coltivatore, si trattava di una persecuzione di un’altra dimensione. Mio cognato praticava attivamente la Falun Dafa prima del 1999, ma ha rallentato dopo l’inizio della persecuzione. Sua moglie l’ha incoraggiato ripetutamente a essere diligente.

Col passare del tempo, i suoi pensieri sono scivolati sempre più lontani dalla Fa, e alla fine è diventato come una persona comune.

Abbiamo capito che nessuno può essere costretto a coltivare. I discepoli della Dafa hanno una missione e devono adempiere ai loro voti. Una volta che si allontanano dalla coltivazione, devono sopportare tutti i debiti karmici che hanno, e la loro vita seguirà questa disposizione. Pensavamo che questa fosse la ragione più profonda dell’incidente d’auto.

Rivalutare il trattamento

Mio cognato in seguito è stato trasferito in un ospedale per la riabilitazione. Mentre il suo recupero procedeva spedito, mia sorella ha suggerito di riportarlo a casa nonostante le obiezioni, ritenendo che l’ambiente domestico dove poter studiare la Fa, fosse utile al suo recupero.

I primi giorni è andato tutto bene. Ma un’infezione al braccio sinistro l’ha costretto a tornare in ospedale. Riflettendo su questo evento, ci siamo rese conto che non stava ancora coltivando veramente e quindi aveva bisogno di cure mediche regolari. Prima praticava la Falun Dafa, ma ora non più. Prima di tornare a praticare veramente, avrebbe dovuto sottoporsi a cure mediche regolari, proprio come chiunque altro.

Il suo incidente d’auto è stato disastroso, ma abbiamo capito che si sarebbe potuto rivelare un’opportunità per tornare a praticare la Dafa. Dovevamo cogliere quest’opportunità per fargli realizzare l’illusorietà del mondo umano, la natura effimera del denaro e della fama, così che potesse ricominciare a coltivare per tornare alla propria vera casa.

Lasciare andare gli attaccamenti

Prendersi cura di lui ha portato sfide inaspettate. La sua grave lesione cerebrale l’ha reso cognitivamente debole, causando difficoltà di comunicazione e incomprensioni. Ad esempio, chiamava il suo corpo “aereo”, mi scambiava per suo fratello e chiamava sua moglie con il nome della propria madre. Era ancora più difficile quando non riuscivamo a capire quello che ci diceva. A volte ci rimproverava per la frustrazione.

All’inizio non riuscivo a sopportarlo: nessuno mi aveva mai insultata in quel modo. Questo ha messo a dura prova la mia xinxing. Ero così frustrata che ho persino pensato di andarmene.

Ho riflettuto su me stessa e mi sono resa conto che mi stavo concentrando solo sui miei sentimenti e non consideravo i bisogni di mio cognato. Ho anche individuato i miei attaccamenti all’orgoglio e all’interesse personale. Mi sono ricordata che circa 10 anni prima, le mie sorelle avevano detto che non accettavo le critiche. Ora mi rendevo conto di non essere mai cambiata sotto quel aspetto.

Guardandomi dentro più profondamente, mi sono chiesta perché non riuscissi ad accettare le critiche. Era perché ho sempre pensato di essere superiore, guardavo gli altri con sufficienza. Mi piaceva essere lodata. Tutte queste erano manifestazioni dell’attaccamento al mio ego ed erano egoistiche. Il Maestro ha messo in luce i miei attaccamenti e ho capito di doverli eliminare completamente.

Con la guida del Maestro, ho iniziato a pensare veramente dal punto di vista di mio cognato e sono riuscita a indovinare quello che cercava di dire. Ora andiamo d’accordo.

Aiutare mio cognato a tornare alla coltivazione

Dopo aver ripreso conoscenza, mio cognato non ricordava l’incidente a causa della lesione cerebrale. Era entusiasta di tornare al lavoro. Voleva guadagnare di più e vivere una vita felice.

Eravamo molto preoccupati. Il Maestro gli ha salvato la vita affinché potesse coltivare e adempiere al suo voto e alla sua missione.

Gli abbiamo raccontato dell’incidente che lo aveva quasi ucciso, delle difficoltà nel processo di guarigione e di come avessimo implorato il Maestro di salvarlo. Alla fine ha compreso quanto gravemente fosse stato ferito e che, senza il Maestro, non sarebbe sopravvissuto. Dopo averci pensato seriamente, ha accettato di riprendere a praticare la Falun Dafa.

Sapevamo che il primo passo era guidarlo nello studio degli insegnamenti. Abbiamo iniziato facendogli ascoltare le registrazioni degli insegnamenti del Maestro. All’inizio andava bene, ma poi si addormentava. Pensavamo che il Maestro stesse purificando la sua mente.

Tuttavia, si addormentava ogni volta. Ci siamo resi conto che si trattava di un’interferenza che gli impediva di imparare la Fa, e così abbiamo iniziato a leggergli ad alta voce lo Zhuan Falun, una lezione al giorno. Ma si addormentava di nuovo a metà di ogni lezione. Gli abbiamo fatto notare che dormire mentre si ascolta la Fa è irrispettoso nei confronti del Maestro e della Dafa.

Allo stesso tempo, ci siamo rese conto di essere troppo insistenti: una lezione al giorno era troppo per lui. Così ci siamo adattate. Leggevamo alcuni paragrafi e poi gli chiedevamo se dovessimo continuare. Se era sveglio e rispondeva di sì, continuavamo a leggere. Se invece era stanco, ci fermavamo.

Il risultato è stato buono. Ora è abbastanza motivato a leggere il libro e a volte ci esorta persino a studiare gli insegnamenti.

Mio cognato adesso migliora di giorno in giorno ed è ora in grado di prendersi cura di sé. Siamo tutti molto grati per la compassionevole salvezza del Maestro!