(Minghui.org) Lo scorso 7 dicembre, per commemorare la Giornata Internazionale dei Diritti Umani del 10 dicembre, i praticanti di Giava Orientale, in Indonesia, hanno tenuto eventi nella città di Surabaya e nella città di Malang, per raccontare alla gente la persecuzione della Falun Dafa da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) in Cina, che dura da più di 25 anni.

Città di Surabaya: manifestazione davanti al consolato cinese

I praticanti hanno tenuto una manifestazione pacifica davanti al consolato cinese nella città di Surabaya, capitale di Giava Orientale, la mattina del 7 dicembre

Manifestazione davanti al consolato cinese a Surabaya

I praticanti hanno distribuito materiale informativo ai passanti, e raccolto firme su una petizione per porre fine alla persecuzione della Falun Dafa in Cina.

Le persone firmano la petizione per porre fine alla persecuzione in Cina

La maggior parte degli agenti di polizia in servizio conosceva la Falun Dafa e la persecuzione in Cina, e ha garantito la sicurezza dell'evento dei praticanti.

Città di Malang: sostegno pubblico per porre fine al prelievo forzato di organi in Cina

I praticanti della città di Malang, la seconda più grande città di Giava Orientale, hanno raccolto firme su una petizione che chiedeva la fine del prelievo forzato di organi in Cina.

Studenti universitari sostengono la petizione che chiede la fine del prelievo forzato di organi in Cina

Molte persone sono rimaste sconvolte nell'apprendere del continuo prelievo forzato di organi da praticanti della Falun Dafa ancora in vita, detenuti nelle carceri cinesi, e hanno espresso la loro profonda preoccupazione, e firmato la petizione che sarà inviata ai Paesi del G7+7.

Mentre firmava la petizione, Maulana Tri, una studentessa universitaria, ha affermato: “Non sono d'accordo con il prelievo forzato di organi dai prigionieri di coscienza, perché è una violazione fondamentale dei diritti umani. A prescindere dalle scuse politiche o economiche, non c'è alcuna giustificazione per questa pratica disumana, non solo distrugge il diritto alla vita, ma viola anche i principi fondamentali dell'umanità”.

Maulana Tri ha affermato che il prelievo forzato di organi dai prigionieri di coscienza è una violazione dei diritti umani

Un'altra studentessa universitaria, Nurul Fadilah, ha dichiarato: “A mio parere, i trapianti di organi che non provengono da donatori volontari sono immorali e persino illegali, perché rappresentano una grave violazione dei diritti umani, e possono anche portare a violenza, sfruttamento, e traffico illegale di organi”.

Nurul Fadilah (con in mano il suo cellulare) sostiene gli sforzi dei praticanti per porre fine alla persecuzione in Cina

Quando ha saputo che la Falun Dafa insegna Verità-Compassione-Tolleranza, Nurul ha asserito: “Questi valori abbracciati dai praticanti della Falun Dafa, sono veramente importanti per le sfide della società moderna.

“In un'epoca di informazioni false, il valore della verità diventa sempre più importante, dandone la priorità, possiamo costruire una società più aperta, onesta e fiduciosa. Il valore della compassione ci incoraggia a entrare in empatia, creando un ambiente più armonioso nella società odierna, sempre più individualista”, ha sostenuto.

“La tolleranza è la chiave per mantenere la salute mentale e migliorare le relazioni”.

Sinta Ayu Wulandari, un'altra studentessa che ha firmato la petizione, ha dichiarato: “Sono inorridita, sono contro il crimine del PCC di prelevare forzatamente e illegalmente organi da persone innocenti, specialmente dai praticanti della Falun Dafa che praticano Verità-Compassione-Tolleranza. I nostri organi ci sono stati dati da Dio, e non possono essere prelevati senza il nostro consenso”.

“Il PCC è disumano perché commette crimini contro le persone per bene. I suoi metodi sono orribili, quindi questi crimini devono essere fermati immediatamente”, ha concluso.