(Minghui.org) Yang Jie, di 63 anni residente a Hangzhou nella provincia dello Zhejiang, è stata condannata a due anni e 10 mesi di prigione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Nel mese di novembre dell'anno scorso Jie, ex dipendente della Società di importazione ed esportazione di prodotti per la medicina e la salute della provincia dello Zhejiang, è scomparsa improvvisamente e anche l'auto della polizia, parcheggiata ogni giorno per tre anni davanti al suo appartamento, non c'era più. I suoi familiari hanno appreso che era stata nuovamente arrestata per la sua fede. La Stazione di polizia di Yuquan e la Divisione per la sicurezza interna del distretto di Xihu sono state coinvolte nei precedenti tre anni di sorveglianza.

In data imprecisata la Procura distrettuale di Xihu ha incriminato la signora Yang, che il 9 agosto scorso è stata processata presso il tribunale locale. Non è chiaro quando sia stata condannata, ma, attualmente la donna sta facendo ricorso in appello contro l'ingiusta condanna.

Prima dell'ultima condanna, la signora Yang è stata detenuta per un totale di 16 anni, scontando una pena di due anni in un campo di lavoro (dal mese di giugno 2001 al mese di giugno 2003), una pena detentiva di sei anni (dal mese di aprile 2005 al mese di aprile 2011), una pena detentiva di cinque anni (dal mese di novembre 2012 al mese di novembre 2017) e una di due anni e otto mesi (dal mese di luglio 2018 al mese di marzo 2021).

Nel 2012 sua madre, la signora Tang Kai, anch'essa praticante del Falun Gong, è deceduta a causa della persecuzione. Per i dettagli sulle sofferenze di madre e figlia, si vedano gli articoli correlati riportati di seguito.

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