Bilanciare coltivazione e lavoro

(Minghui.org) Avendo partecipato a un progetto della Dafa per molti anni, sono stato spesso testimone di conflitti tra praticanti, che hanno sfogato le loro frustrazioni ed espresso le loro opinioni a caso. Anch'io a volte mi sono sentito impotente mentre lavoravo con altri praticanti. Tuttavia, dopo un recente conflitto ho avuto una comprensione.

Il praticante coordinatore ha chiesto a una subordinata, anch'essa praticante, di seguire rigorosamente i requisiti richiesti e di essere responsabile del suo incarico. Tuttavia, lei sentiva che il coordinatore aveva un atteggiamento negativo, che non accettava le idee altrui e credeva che i suoi suggerimenti non fossero buoni. La praticante si è chiesta perché il coordinatore avesse rifiutato di considerare le sue proposte: forse perché non stava coltivando se stesso?

Si trovavano in una situazione di stallo. Alla fine, il coordinatore ha affermato con rabbia: "Perché quando ti parlo di lavoro, tu mi parli di coltivazione; ma quando ti parlo di coltivazione, tu mi parli di lavoro?".

Ecco la mia interpretazione del loro conflitto. Il coordinatore "parlava di lavoro" perché sentiva che la subordinata non soddisfaceva i requisiti e sperava che si correggesse e migliorasse. Voleva che la praticante diventasse una lavoratrice migliore.

Dall'altra parte, la subordinata continuava a parlare di coltivazione perché vedeva carenze nel carattere e nell'approccio del coordinatore. Sperava che si correggesse e soddisfacesse i suoi requisiti. Voleva che il supervisore diventasse un praticante migliore.

Entrambi volevano che l'altro migliorasse, ma non guardavano dentro se stessi per esaminarsi.

Non è sbagliato trattare il posto di lavoro come un luogo per migliorare la propria coltivazione. Ma il lavoro deve essere preso sul serio. Se i cristiani usassero gli insegnamenti di Cristo per pretendere cose dai loro capi e supervisori, ma disobbedissero alle loro istruzioni, sarebbe accettabile? Ovviamente no.

Allo stesso tempo, ogni praticante dovrebbe misurarsi con la Fa. Quando sorgono dei conflitti, dovremmo guardare dentro noi stessi, adattarci e migliorare il nostro carattere (xinxing).

Nell'esempio sopra citato, quando è sorto il conflitto, entrambe le parti hanno insistito sul proprio punto di vista. Ognuno credeva di avere ragione ed entrambi guardavano all'esterno. Col tempo, hanno accumulato risentimento, creando così un divario tra loro.

Come terza parte, attraverso questo conflitto, ho potuto vedere le mie mancanze. Poiché le divergenze tra loro erano piuttosto marcate, ho sviluppato una mentalità di auto-protezione, nel timore che potessero fraintendere le mie intenzioni e formarsi un'opinione negativa su di me. Quindi li ho persuasi a riconciliarsi, anche se avevo il desiderio di mantenere la mia immagine. Le parole che ho detto erano mescolate con l'egoismo e, alla fine, i miei tentativi di dare consigli gentili si sono rivelati inefficaci.

Il Maestro ha detto:

“... Tuttavia quando vi imbattete in un conflitto, spesso lo gettate sugli altri e cercate le debolezze e le insufficienze degli altri. Così non state facendo la cosa giusta. Potreste causare una perdita al lavoro per la Dafa e alla Dafa stessa. Non avete realizzato che state tutti usando la Dafa e il lavoro della Dafa per scusare le vostre insufficienze o per nascondere i vostri attaccamenti. Quando pensate che l’altra persone non ha fatto bene, quando non potete superarlo nel vostro cuore, dovete riflettere bene: “Perché non riesco ad andare oltre nel mio cuore? È veramente lui ad avere un problema? Oppure è perché c’è qualcosa che non va dentro di me?” Dovete pensarci attentamente.” (Insegnare la Fa alla Conferenza della Fa della zona occidentale degli Stati Uniti)

Le prove che affrontiamo si stanno ora diffondendo nella comunità internazionale, quindi abbiamo davvero bisogno di fare un passo indietro durante i nostri conflitti, imparare a coltivare noi stessi incondizionatamente e diventare altruisti.

Questa è la mia limitata comprensione al mio livello attuale. Per favore, indicate gentilmente le mie mancanze.