(Minghui.org) Due volte al giorno Li Li e Shi Rui, della città di Cangzhou nella provincia dell'Hebei, sono state spogliate per essere perquisite alla ricerca di materiale illegale, dopo essere state arrestate all'inizio dell'anno per la loro fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Lo scorso 17 aprile (un altro articolo riporta la data dell'11 aprile) Li e Rui sono state entrambe arrestate: la prima mentre si stava recando al lavoro e la seconda appena è arrivata al lavoro. Lo stesso giorno sono stati arrestati almeno altri 10 praticanti locali del Falun Gong.

Più tardi, quello stesso giorno, sia la signora Li che la signora Shi sono state portate al Centro di detenzione della città di Cangzhou. All'ingresso nel centro di detenzione, è stato ordinato a Li di togliersi i vestiti per una perquisizione. La donna si è rifiutata di farlo e le guardie hanno incaricato alcuni detenuti di spogliarla. La sera si è ripetuto lo stesso procedimento.

Per protestare contro le perquisizioni arbitrarie due volte al giorno, la signora Li ha iniziato uno sciopero della fame e dopo circa due settimane è diventata emaciata. Solo allora le guardie hanno interrotto le umilianti perquisizioni corporali.

Secondo gli addetti ai lavori, nel centro di detenzione i praticanti e i non praticanti del Falun Gong sono stati sottoposti alle perquisizioni corporali, che sono entrate in vigore all'incirca nel periodo in cui Li e Shi sono state rinchiuse. Sebbene non sia stato riferito nulla sulla situazione della signora Shi, è indubbio che, in base alla nuova politica, anch'essa sia stata spogliata per le perquisizioni su base giornaliera.

La nuova politica prevede anche che i detenuti vengano filmati nudi prima di essere rilasciati o trasferiti in un'altra struttura. Dovevano girarsi, nudi di fronte alla telecamera, e rispondere a domande come: “ti è stato dato abbastanza cibo da mangiare mentre eri qui?” e “sei mai stato picchiato qui?”. Chi non rispondeva “correttamente” alle domande non veniva rilasciato come previsto.

Arresti e procedimenti giudiziari in corso

I responsabili dell'arresto della signora Li sono stati il vice-capo Li Yi, della Divisione di sicurezza interna del distretto di Yunhe, e i suoi vice, che hanno fatto irruzione nella sua abitazione quando non c'era nessuno. Il marito, tornato quella sera, ha visto una grande confusione e non è riuscito a contattare la moglie al telefono. Ha denunciato la situazione alla polizia. Li Yi lo ha richiamato per informarlo del suo arresto.

Il capitano Niu Ben e l'istruttore Gao Fusong della Divisione di sicurezza interna del distretto di Xinhua hanno supervisionato l'arresto della signora Shi. Prima di irrompere nel suo ufficio, hanno interrotto l'alimentazione elettrica dell'azienda, in modo da spegnere il sistema di sorveglianza. Più tardi l'hanno accompagnata alla sua casa in affitto e le hanno confiscato il computer, la stampante, i libri del Falun Gong e altri oggetti di valore. Un agente ha rivelato che la stavano monitorando da due anni e che l'arresto era stato pianificato da tempo. Il suo padrone di casa era stato precedentemente avvisato dell'irruzione.

Il 30 aprile la Procura distrettuale di Xinhua ha emesso un mandato di arresto formale per la signora Shi. Il suo caso è stato sottoposto alla Procura di Xinhua, che lo ha trasmesso alla Procura della città di Cangzhou. Quest'ultima ha incaricato la Procura del distretto di Yunhe. A metà dello scorso mese di settembre la donna è stata incriminata dal procuratore Fu, che ha trasmesso il suo caso al Tribunale del distretto di Yunhe. L'ex marito, che ha divorziato da lei dopo aver avuto un figlio con l'amante, non ha mai pagato gli alimenti per il figlio (la Cina non ha un sistema per prelevare direttamente gli alimenti dallo stipendio o dal conto corrente). Mentre lei si trova prigione in attesa di giudizio, suo figlio, che è ancora all'università, fatica a pagare la retta e sua madre, anziana, non ha nessuno che si prenda cura di lei.

Il 22 maggio è stato emesso un mandato di arresto formale nei confronti della signora Li. Il suo caso è stato sottoposto alla Procura del distretto di Yunhe, che lo ha restituito alla polizia per ulteriori informazioni. Non è chiaro se sia stata incriminata. In precedenza, Li era stata condannata a tre anni con cinque anni di libertà vigilata in seguito a un arresto avvenuto nel 2009. Dopo un altro arresto avvenuto il 17 agosto 2014, il 30 dicembre 2015 è stata condannata a sei anni di prigione.

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