(Minghui.org) Fu Xinhua, una donna di oltre 60 anni residente a Langfang nella provincia dell'Hebei, li 9 dicembre scorso è stata condannata a un anno con una multa di 1.000 yuan (circa 130 euro) per la pratica del Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Tutto è iniziato il 26 maggio dello scorso anno quando Fu, mentre tornava a casa dopo aver fatto la spesa, ha attaccato degli adesivi con informazioni sul Falun Gong. Qualcuno l'ha vista, l'ha seguita fino a casa e l'ha denunciata alla polizia. Gli agenti della Stazione di polizia di Beishijiawu sono immediatamente andati a casa sua e l'hanno perquisita, confiscandole il computer e la stampante. Poi l'hanno portata alla Stazione di polizia per l'interrogatorio e, quando questo è terminato, l'hanno rinchiusa nel centro di detenzione cittadino.

Suo marito il giorno dopo è andato alla stazione di polizia per chiedere il suo rilascio, ma ogni sforzo è stato vano. Allora è andato al Dipartimento di polizia che supervisiona la stazione di polizia, ma i poliziotti gli hanno mentito e hanno detto che contro la moglie vi era un mandato d'arresto e il caso non era più di loro competenza. Dunque si è recato in procura, dove gli è stato detto che non c'era nessun mandato di arresto contro la moglie.

Il figlio della coppia che lavora a Pechino ha preso un permesso dal lavoro e il 28 maggio è tornato a Langfang per chiedere il rilascio della madre. L'istruttore Li Jian (+86-13011942999) della Stazione di polizia di Beishijiawu lo ha mandato al Dipartimento di polizia, da una poliziotta di nome Dong (+86-13333160688) che si occupava del caso.

Il figlio ci è andato, ma Dong non ha risposto al telefono e nemmeno a un suo sms. Lui è rimasto lì per circa due ore e poi è ritornato in procura, dove gli è stato detto che non avevano ricevuto il caso della madre.

Il 13 giugno Fu è stata rilasciata, ma messa sotto sorveglianza domiciliare assegnata ad agenti della Stazione di polizia di Longhe.

L'istruttore Li l'ha portata alla Stazione di polizia di Beishijiawu il 29 ottobre per l'interrogatorio e dopo ha potuto far ritorno a casa. Quando i sei mesi di sorveglianza domiciliare sono scaduti, nel dicembre dello scorso anno gliene sono stati dati altri sei.

Poco dopo le 10:00 del 13 marzo di quest'anno gli agenti della Stazione di polizia di Beishijiawu l'hanno portata in quattro ospedali per delle visite mediche, da cui è risultato che quattro valori non erano entro la norma e quindi alle 16:00 è stata rimandata a casa.

Ad agosto scorso la polizia ha infine relazionato la procura sul caso e la donna è stata incriminata in data sconosciuta. Alcuni impiegati del tribunale e degli agenti di polizia l'hanno catturata il 13 novembre e l'hanno portata direttamente in tribunale, dove le è stato ordinato di firmare alcuni documenti, ma lei ha rifiutato e gli impiegati del tribunale hanno cercato di far firmare al suo posto il marito che era andato lì con lei, ma anche lui ha rifiutato.

Fu è stata processata il 9 dicembre e condannata alla fine dell'udienza. Poi è stata portata al centro di detenzione locale che non l'ha accettata perché aveva la pressione alta ed è stata rilasciata alle 20:30. Non è chiaro quando sia stata riportata in carcere per scontare la pena.