(Minghui.org) Di recente ho letto un articolo in cui si parlava dei bambini delle scuole cinesi che venivano “obbligati” a comprare determinati articoli. Ad esempio, dopo l’inizio del nuovo anno scolastico, i genitori ricevono lettere dalla scuola per l’acquisto di uniformi, latte e persino alcune assicurazioni per i propri figli. Sebbene la scuola sostenesse che gli acquisti non fossero obbligatori, gli studenti che non li avessero fatti avrebbero potuto essere banditi dalla scuola o subire ogni tipo di discriminazione.
Ad esempio, a scuola, i bambini che si portano il pranzo da casa, sono costretti a mangiare nel parco giochi sotto il sole cocente, perché la scuola ha una politica secondo cui, solo chi ha accettato il piano di ristorazione scolastica, può mangiare in classe.
In termini relativi, essere “obbligati” a comprare certe cose non è la cosa peggiore del mondo. Anche se i bambini, i cui genitori hanno rifiutato il piano pasti, non possono mangiare in classe, possono almeno mangiare nel parco giochi. Una situazione più grave è quella in cui gli studenti vengono “obbligati” dalla scuola ad aderire al Partito Comunista Cinese (PCC) e alle sue organizzazioni affiliate.
Gli studenti delle scuole elementari di tutta la Cina devono iscriversi ai Giovani Pionieri del PCC. Nelle scuole medie, invece, devono aderire alla Lega della Gioventù. In entrambi i casi durante le cerimonie di iniziazione, giurano di dedicare la propria vita al PCC. Sebbene la scuola affermi sempre che l’adesione è del tutto “volontaria”, i bambini che si rifiutano di aderire, compresi i propri insegnanti e genitori, subiscono diverse pressioni. In seguito, potrebbero perdere l’opportunità di frequentare le migliori università o trovare lavori migliori.
Le conseguenze sono gravi. Promuovendo l’odio e la brutalità, il PCC, durante le sue precedenti campagne politiche, ha danneggiato un numero enorme di vite innocenti. Quando il regime incontrerà il proprio destino, molte persone, sia adulti che bambini, potrebbero andare incontro a conseguenze terribili perché un tempo avevano giurato di dedicare la propria vita al regime.
Le persone in Cina possono fare qualcosa di loro spontanea volontà? Certo che possono. Dalla pubblicazione dei Nove Commentari sul Partito Comunista, nel 2004, oltre 430 milioni di cinesi hanno deciso di abbandonare le organizzazioni del PCC, volontariamente, con il cuore. Questo permette loro di annullare i voti fatti al PCC e diventare veramente liberi spiritualmente.
Continuiamo a lavorare duramente nel tempo che ci resta per aiutare il maggior numero possibile di cinesi a lasciare le organizzazioni del PCC, in modo che possano essere salvati.
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