(Minghui.org) Recentemente si è appreso che Feng Jichun, di 60 anni residente a Chaoyang nella provincia del Liaoning, è stata condannata in segreto a un anno e mezzo di prigione, per la sua fede nel Falun Gong.

Il 2 giugno scorso Jichun è stata arrestata dagli agenti della Stazione di polizia di Xinhua, nel distretto di Longcheng, che hanno informato la figlia che sarebbe stata trattenuta per 15 giorni.

Il 16° giorno, quando la figlia è andata a prendere la madre, le è stato detto che era stata trasferita al Centro di detenzione della città di Chaoyang. La polizia non ha fornito ulteriori aggiornamenti ai suoi familiari, tranne verso la metà di ottobre, quando li ha informati che la Procura distrettuale di Longcheng aveva sottoposto il suo caso al tribunale locale.

Recentemente è emersa la notizia che la signora Feng è stata condannata in segreto. Poiché, da quando è stata arrestata, non è stato permesso ai suoi familiari di farle visita, non sono sicuri che si trovi ancora nel Centro di detenzione della città di Chaoyang.

All'inizio del 1996 Jichun ha iniziato a praticare il Falun Gong, a cui attribuisce il merito di aver curato la sua ischemia miocardica (ostruzione del flusso sanguigno al muscolo cardiaco) e l'emicrania. Non è la prima volta che la signora Feng viene presa di mira la sua fede. In precedenza era stata condannata due volte ai lavori forzati, per un totale di cinque anni, e una volta a sette anni di prigione. A causa delle cattive condizioni di salute, la donna è stata esentata dallo scontare la seconda condanna a tre anni di lavori forzati.

Due anni di lavori forzati dal 1999 al 2001

Il 29 ottobre 1999 la signora Feng è stata arrestata e, lo stesso giorno, le sono stati inflitti due anni di lavori forzati. Durante la detenzione nel Campo di lavoro di Masanjia, è stata costretta a confezionare vestiti senza retribuzione, per 15 ore al giorno. Di notte era costretta a studiare materiali che diffamavano il Falun Gong, e non le era permesso di andare a letto fino all'1:00. La mattina doveva alzarsi alle 5:30 per affrontare un altro giorno di lavori forzati e di lavaggio del cervello.

Il 28 ottobre 2001 è stata finalmente rilasciata. Nove giorni dopo la polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione e l'ha arrestata di nuovo, perché era rimasta fedele alla sua fede. Jichun è stata portata al Campo di lavoro di Masanjia, che ha rifiutato di prenderla in custodia. Solo allora la donna è stata rilasciata.

2005: Tre anni di lavori forzati nella Mongolia Interna

Il 18 maggio 2005 la signora Feng è andata a trovare un altro praticante del Falun Gong nella città di Chifeng, nella Mongolia Interna, ma è stata arrestata poco dopo averlo salutato. Gli agenti della Stazione di polizia di Songshan le hanno confiscato i 13.000 yuan (circa 1.700 euro) in contanti che aveva con sé e l'hanno portata al Carcere di Songshan.

Per protestare, Jichun ha iniziato uno sciopero della fame e le guardie hanno fatto andare ogni giorno medici e infermieri a farle delle iniezioni. Alla sua famiglia non è stato permesso di farle visita o di depositare denaro per l'acquisto di beni di prima necessità.

In seguito, la polizia le ha imposto tre anni di lavori forzati e l'ha portata al Campo di lavoro femminile Tumuji di Hohhot, la capitale della Mongolia Interna. Le guardie, vedendo la sua debolezza, si sono rifiutate di recluderla. La polizia, tuttavia, ha usato delle conoscenze per costringere il campo di lavoro a prenderla in custodia.

Due settimane dopo il campo di lavoro ha dovuto rilasciare la signora Feng, perché era troppo debole e malata. Prima di firmare i documenti, la polizia ha estorto 5.000 yuan (circa 660 euro) alla sua famiglia.

Imprigionata per sette anni (2008-2015)

Il 26 febbraio 2008 il Dipartimento di polizia della città di Chaoyang ha arrestato la signora Feng dopo aver scoperto, tramite intercettazioni telefoniche, che aveva installato alcune antenne paraboliche per permettere ad altri di accedere ai notiziari d'oltremare non censurati. Gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato i libri del Falun Gong, quattro lettori MP4, tre telefoni cellulari, un masterizzatore CD, antenne paraboliche e altre forniture, 2.000 yuan (circa 260 euro) in contanti e due registratori.

Il 25 giugno 2008 la donna è stata condannata a sette anni di prigione dal tribunale locale. Non appena è stata rinchiusa nel Carcere femminile della provincia del Liaoning, è stata messa in cella d'isolamento. Le guardie non le hanno permesso di dormire per lunghi periodi di tempo e hanno incaricato le detenute Jiang Liwen e Yin Guixiang di picchiarla e insultarla.

Jichun è rimasta ferma nella sua fede e, 45 giorni dopo, è stata riassegnata a una cella normale, dov'è stata costantemente monitorata e costretta a confezionare abiti senza retribuzione per 12 ore al giorno.

Il 24 febbraio 2015 la signora Feng è stata rilasciata.