(Minghui.org) Il 13 dicembre dello scorso anno il tribunale intermedio n° 1 di Chongqing ha confermato le ingiuste condanne di due residenti locali per la loro fede condivisa nel Falun Gong, una disciplina per il benessere di corpo e mente che è perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.  

Wang Hong, di 49 anni, e Dai Shufang, di 72, sono stati arrestati il 20 settembre 2022 e processati tramite un’udienza virtuale dal tribunale distrettuale di Jiangbei il 19 maggio dello scorso anno. Il tribunale ha ritrasmesso il caso alla procura di Jiangbei citando un’insufficienza di prove. Non è chiaro se la procura abbia fornito ulteriori prove, ma il tribunale ha condannato Wang e Dai il 18 agosto dello scorso anno, senza tenere un’altra udienza.

A Wang è stata inflitta una pena di nove anni di prigione e a Dai di otto anni e mezzo. Sono stati entrambi multati di 15.000 yuan (circa 1.950 euro).

Hanno presentato ricorso al tribunale intermedio n°1 di Chongching, nel quale Wang ha ribadito che nessuna legge criminalizza il Falun Gong o lo etichetta come culto. Ha richiesto che il suo verdetto di colpevolezza fosse annullato perché non aveva infranto nessuna legge praticando e diffondendo informazioni sulla sua fede. Uno dei suoi parenti ha chiesto di essere il suo difensore familiare non-avvocato, ma la richiesta è stata respinta.

Il 13 dicembre dello scorso anno il tribunale intermedio ha però confermato le ingiuste condanne di Wang e Dai.

Dai è con ogni probabilità ancora reclusa nel centro di detenzione distrettuale di Jiangbei, dopo aver perso il ricorso. Wang, che era stato tenuto nello stesso centro di detenzione fin dal suo arresto, è stato trasferito alla prigione di Yongchuan all’insaputa della sua famiglia e in data sconosciuta. I familiari hanno speso molti sforzi per riuscire a sapere dove fosse stato trasferito. Hanno chiesto di fargli visita, ma non è stato loro concesso. La prigione ha chiarito che tutti i praticanti del Falun Gong neodetenuti erano stati sottoposti ad un regime di massimo rigore e non avevano diritto a visite familiari.

Tale istituto carcerario è tristemente noto per i maltrattamenti ai danni dei praticanti del Falun Gong imprigionati per aver sostenuto la propria fede, molti dei quali sono tenuti nella sezione 10 o nella sezione 11, che nel maggio 2018 hanno allestito delle basi per la trasformazione, mirate cioè a “trasformare” i praticanti, facendo in modo che abbandonino il loro credo spirituale. Anche altre prigioni di Chongqing hanno iniziato a mandare i praticanti maschi più duri a cedere alle due basi.

Vi sono di solito quattro detenuti assegnati a ciascun praticante, che sono incaricati di sorvegliarlo giorno e notte. Gli riducono le ore di sonno, il cibo e gli acquisti dei beni di prima necessità. Inoltre lo costringono a stare tutto il giorno seduto su un piccolo sgabello a guardare, leggere o ascoltare materiali contro il Falun Gong. Se si rifiuta di obbedire lo sottopongono a varie forme di torture, fra cui lo spray al pepe, scosse elettriche e brutali pestaggi.

Ai familiari di Wang non è stato detto in quale sezione era tenuto, ma sapevano che era in quella prigione che era stato maltrattato durante la precedente pena di quattro anni, sempre con l’accusa di aver praticato il Falun Gong.

Intraprendere il Falun Gong nonostante la persecuzione

Wang e Dai avevano entrambi iniziato a praticare il Faln Gong dopo che è iniziata la persecuzione. Wang si è imbattuto nel libro Zhuan Falun, il testo principale del Falun Gong, nel settembre 2000. È stato immediatamente attratto dai profondi principi di Verità Compassione Tolleranza e ha riacquistato di nuovo la speranza, nonostante il caos e la moralità in rapido declino attorno a lui. La pratica però lo ha reso anche oggetto di un’incessante persecuzione.

Il 6 marzo 2001 è stato arrestato per aver distribuito dei volantini del Falun Gong e condannato a quattro anni in carcere. Mentre era al centro di detenzione e nel carcere di Yongchuan è stato torturato brutalmente e costretto a svolgere lavori pesanti (a volte per oltre 20 ore al giorno). La polizia ha continuato a molestarlo dopo che è stato rilasciato e lo ha costretto a vivere lontano da casa.

Il 14 giugno 2011, mentre era in visita a un’altra praticante (Wang Jinxiu), è stato arrestato nuovamente e gli è stato dato un anno al campo lavoro forzato di Xishanping.

Anni dopo è stato messo in un centro per il lavaggio del cervello. Dopo il rilascio, il 18 dicembre 2017, le autorità hanno continuato a molestarlo a casa. Ha dovuto andar via da casa e trasferirsi di continuo.

Dai era una commerciante di vino e aveva iniziato a praticare il Falun Gong nel luglio 2007. Era subito guarita dai suoi numerosi problemi di salute, fra cui una cardiopatia, la bronchite, forti mal di testa, grave iperplasia ossea ed enterite. Il 3 settembre 2009 molte persone (le cui identità non sono mai state accertate) si sono introdotte nella sua enoteca e hanno cercato di arrestarla. Lei è riuscita a fuggire, ma in seguito è stata costretta a chiudere il negozio e a vivere lontana da casa.

L’ultimo arresto e la condanna

Wang e Dai in seguito si sono incontrati e hanno condiviso un appartamento in affitto. Degli agenti del dipartimento di polizia del distretto dello Yubei hanno fatto irruzione nell’abitazione il 20 settembre 2022 e li hanno arrestati. Hanno confiscato i libri del Falun Gong, i computer, le stampanti e più di 10.000 yuan (circa 1.300 euro) in contanti (incluse alcune banconote su cui erano stampati dei messaggi del Falun Gong per sensibilizzare la gente sulla persecuzione).

Sono stati portati al centro di detenzione distrettuale di Yubei. La procura di tale distretto ha emesso un ordine di arresto formale nell’ottobre 2022 e ha inoltrato i casi alla procura distrettuale di Jiangbei. Poco dopo Wang e Dai sono stati trasferiti al centro di detenzione di Jiangbei.

La procura distrettuale di Jiangbei li ha incriminati nel gennaio dello scorso anno con l’accusa di “usare un’organizzazione di culto per minare l’applicazione della legge”, un pretesto standard usato per incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong.

Il tribunale distrettuale di Jiangbei ha tenuto un’udienza il 19 maggio dello scorso anno. Vi era una massiccia presenza della polizia dentro e fuori del tribunale. Tutta la gente in aula ha dovuto mostrare i documenti di identità.

Wang e Dai però non si vedevano da nessuna parte. Alle loro famiglie e agli avvocati era stato detto che avrebbero partecipato al processo da remoto dal centro di detenzione. Il tribunale non ha dato spiegazione sul perché il formato del processo fosse stato cambiato da partecipazione di persona a quella da remoto per i due imputati. La gente in aula ha visto dal video dell’udienza virtuale che Dai è stata portata in una stanza nel centro di detenzione su una sedia a rotelle.

Wang ha spiegato come il Falun Gong gli avesse fatto recuperare la salute e insegnato a essere una brava persona. Ha puntualizzato che non aveva infranto alcuna legge nell’esercitare il suo diritto cotituzionale di libertà di credo. Il suo avvocato lo ha appoggiato e ha ulteriormente sottolineato che nessuna legge in vigore in Cina criminalizza il Falun Gong, né lo etichetta come un culto.

Dai ha anche testimoniato in sua stessa difesa e ha chiesto l’assoluzione. Il tribunale ha rimandato il caso alla procura. Non è chiaro quando la procura abbia ritrasmesso il caso, ma il tribunale li ha condannati il 18 agosto dello scorso anno, senza tenere un’altra udienza.

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