(Minghui.org) I praticanti hanno protestato davanti al Consolato cinese di Sapporo lo scorso 9 febbraio, e di Nagoya il 10 febbraio, per denunciare la persecuzione della Falun Dafa da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), chiedendo alla popolazione mondiale di contribuire a porre fine alle atrocità che si protraggono da 24 anni.
I praticanti hanno protestato pacificamente davanti al Consolato cinese di Sapporo alla vigilia del Capodanno cinese, il 9 febbraio
I praticanti hanno protestato pacificamente davanti al Consolato cinese di Nagoya il giorno del Capodanno cinese, il 10 febbraio
Durante l'evento di Nagoya, i praticanti hanno inviato pensieri retti davanti al Consolato cinese la sera del 10 febbraio, esponendo striscioni con la scritta: "La Falun Dafa è buona", "Verità-Compassione-Tolleranza" e "SOS Stop alla persecuzione del Falun Gong".
Un praticante ha affermato: "Siamo qui per chiedere la fine della persecuzione del PCC e per esprimere il nostro sostegno ai praticanti imprigionati in Cina".
Gli organizzatori degli eventi hanno ribadito che continueranno a impegnarsi fino alla fine della persecuzione, perché i praticanti in Cina sono ancora in pericolo.
Visti gli instancabili sforzi dei praticanti per denunciare le atrocità del PCC, molte persone in Giappone, compresi gli ufficiali di polizia, si sono commosse e hanno espresso il loro sostegno alla Falun Dafa.
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